Il club campione d’Europa ha fatto registrare il 99,5% di rinnovi tra gli abbonati e deve ora gestire le numerosissime richieste ricevute
Tutti pazzi per La Rochelle: 7mila tifosi in lista d’attesa per abbonarsi
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…buon pomeriggio…solo la fredda cronaca…La rochelle 80mila ab., Treviso 90mila…..
e con questo???
ciao tifoso. be’ , mi sembra evidente…
Scusami, ma l’età comincia a lasciare il segno… Non capisco proprio….
Se intendi esaltare l’amore di una città per il rugby basterebbe anche solo rapportare i 16 mila + 7 mila in attesa, che fanno 23mila, alla popolazione (80mila) per dire che più di un abitante su quattro (compresi lattanti e residenti i casa di riposo) andrebbe allo stadio.
Ovviamente non è così, ed è evidente che questo numero “pesca” in un bacino più ampio.
Quello che non capisco è il paragone con Treviso, a meno che non intendi dire che anche una piccola cittadina può esprimere un grande club.
Se invece ti riferisci ai poco più di 4.000 spettatori che vanno a vedere la Benetton posso dire che se Treviso esprimesse il gioco ed i risultati di La Rochelle, con il bacino di appassionati che raccoglie non basterebbe forse uno stadio da 20mila posti…..
Spero di essermi spiegato.
Ripeto… scusa ma non avevo proprio capito cosa intendevi dire….
Ciao
@tifoso ignorante
Non funziona cosi’ nel mondo del professionismo: prima si riempie lo stadio e poi (di conseguenza) la squadra arriva a permettersi gli investimenti che consentono di vincere con una certa regolarita’.
A lungo andare, il viceversa non vale.
riciao tifoso e saluti anche al drammaturgo…il mio post racchiudeva le spiegazioni che entrambi avete dato e che sono entrambe valide…..e non e’ solo legato al pubblico…la realta’ e’ che nonostante i tentativi di allargare il bacino degli appassionati negli ultimi decenni, il pubblico italiano non ha mai risposto come ci si aspettava…si ok, a Roma per gli AB eravamo in 60mila forse..meteore, per poi ripiombare alle 5000 persone nel derby URC o alle 3000 forse del coloratissimo Battaglini per la finale con Padova…io non ho soluzioni, voglio solo cercare di vedere le cose sotto prospettive diverse…(non voglio mettere troppa polenta sul fuoco: strutture, dirigenza, investimenti, scuole, allenatori, cultura sportiva etc etc..pensate al ciclismo su pista, abbiamo i campioni del mondo d’inseguimento e non abbiamo un velodromo coperto…a Chiari piove dentro…) non e’ tutto bianco o nero…pensate davvero che se Tv in rosa avesse Dupont, due tre Barrett, Van der Flyer, ci metto anche il simpatico Sexton, farebbero 20mila spettatori?buona serata
@gea
A Treviso la capienza dello stadio e’ di seimila e rotti (spero di ricordarmi bene, sicuramente se mi sbaglio qualcuno mi correggera’) e nelle ultime stagioni si e’ fatto il tutto esaurito raramente, per cui non c’e’ proprio pericolo di avvicinarsi nemmeno alla media spettatori della concorrenza.
“Il Marcel Deflandre ha circa 16mila posti ed è sempre risultato tutto esaurito nella scorsa stagione, mantenendosi così al di sopra della media dei 14.841 spettatori del Top14, nuovo record fatto registrate nel 2022/2023.”
Se vogliamo pensare di poter competere con questo tipo di realta’, nel medio-lungo termine bisogna che prima della prestazione dei giocatori in campo arrivi la prestazione dei simpatizzanti attorno dal campo.
Lo stadio delle nostre due squadre professionistiche e’ raramente tutto esaurito e la capienza massima dello stadio non basta per ricevere nemmeno gli abbonati de La Rochelle.
Finche’ non si comincera’ a competere attorno al campo e’ meglio che non ci montiamo troppo la testa e voliamo basso basso.
Bellissimo scambio di post.
Come già detto, i francesi anche per me raccolgono spettatori di una zona più ampia.
Bisognerebbe vedere poi il costo unitario dei biglietti francesi e trevisani e metterli a confronto per capire se il biglietto sia rapportato allo spettacolo offerto.
…buongiorno a tutti, non mi esprimo sulle tariffe di La Rochelle, a Tolone per un posto decente (tribuna coperta sulla linea dei 22) spendi circa 500 euro, poi se sei affiliatoi ad un club di sostenotori hai le opzioni preferenziali per i match di coppa… ma al di la del costo-biglietto o abbonamento, quello che non tutti riescono ad apprezzare è il fenomeno che in Francia chiamano “l’ evenemenziale” cioè il creare attorno allo spettacolo sportivo un plus di spettacolo “altro”, e lo si vede benissimo (per andare su campo neutro) ad esempio con il Tour in rapporto al Giro ciclistico… il bacino di utenza rugbistico è senz’altro maggiore, rispetto a quello italiano, ma La Rochelle è ad appena 180 km da Bordeaux, la quale a sua volt è a 180 km da Biaritz-Bayonne-Pau, e così via verso Tolosa, Perpignan, Montpellier, Tolone e poi risalendo il Rodano Lione e Clermont, per poi richiudere il circuito su La Rochelle… e tutto questo solo per il top14, se si censiscono le società del ProD2 e dalla FedNationale si trova un richiamo locale in tutto il sud-ovest ed il sud-est francese ad un tiro di schioppo… La Rochelle ha fatto il botto degli abbonamenti, ma la media di spettatori per i diversi campionati è comunque impressionante tutto dove vai, in proporzione la zona più “povera” di spettatori é Parigi (pur con i suoi 7 milioni di abitanti)… utto questo per dire che é vero che i grandi nomi richiamano, ma anche i risultati, ma non solo quelli, é la passione ovale che é profondamente diversa… in Italia é inutile sognare un rugby “diffuso”, i terittori vocati sono pochissimi, ed il tri-veneto è uno di questi… credo che il fenomeno francese sia unico, in Europa, ormai, merito di una Lega e di una Federazione che lavorano ormai da anni in collaborazione con il Ministero dello Sport, e non in contrapposizione reciproca fra di loro.. la RWC voluta nel 2023 (magari con metodi discutibili ma “à la guerre comme à la guerre!”) precede le Olimpiadi del 2024, e crea una sinergia di visibilità e di economia pazzesca… che poi siano antipatici e supponenti (i francesi) è un dato di fatto, ma in questo campo si dovrebbero prendere ad esempio…
caro amico che soffi da nord-ovest, buongi’…spiegazione perfetta che non posso che condividere..come dicevo sopra, strutture, organizzazione, pianificazione, politica ma anche cultura sportiva (con tutto quello che ci sta dietro e davanti) Francia, fortissima in mtb non a caso, perche’ praticata gia’ a scuola…io credo, purtroppo, a parte tutte le cose che da noi mancano, che il rugby sia uno sport troppo difficile come approccio…e quindi considerato snob …vuoi mettere calciare un pallone in porta !
Grazie per le spiegazioni, tutte molto interessanti e condivisibili.
Sono solo un po’ perplesso sull’asserzione che prima occorre il pubblico e poi si comincia a parlare di professionismo.
Mi spiego: a Monigo col pienone adesso che ci sono i seggiolini dappertutto siamo poco sopra i 5.000 posti.
Premesso che quest’anno la media spettatori paganti è stata 3.800, se calcoliamo un costo medio del biglietto di 20 euro per 3.800 persone (il che non è, perché dentro ci sono donne, minori, abbonati ecc che pagano meno) significa un incasso lordo di 76.000 euro a partita. Per 11 partite fanno 836.000 euro.
Stesso calcolo con sold-out sistematico sono 1.100.000 euro.
La differenza (236.000 euro) vale il passaggio al professionismo?
La differenza la faremmo con uno stadio da almeno 15 mila posti, ma per costruirlo occorre prima avere una struttura professionistica.
Tutti i concetti esposti hanno grandi ragioni, e sicuramente, nell’ evenementiale citato da Mistral ci metterei anche uno stadio confortevole, dove se piove non ti bagni anche se sei in tribuna “coperta”, con un parcheggio adeguato, dove per farti una birra all’intervallo non devi perderti i primi 10 minuti della ripresa (e mi fermo qua perché ne avrei da dire…).
Dobbiamo quindi vincere come La Rochelle per fare 15/20.000 spettatori a partita?
Ni. A mio giudizio giocare ai massimi livelli (non dico vincere la Champions) è una condizione necessaria ma non sufficiente.
Occorre che il rugby diventi cultura, evento,….. moda!
E solo allora avremo il vero professionismo, con i soldi che non arrivano dai biglietti (calcio docet) ma da sponsor, pubblicità, diritti televisivi……
ciao tifoso…apprezzo l’impegno matematico, ma a parte concerti rock, il biglietto d’ingresso ormai non copre piu niente..il teatro che frequento io ha 300 posti circa, media 15eur a persona; mi dite che compagnia oggi come oggi costa 4500 euro? tutto bello e anche un po’ utopistico, comunque, non dimentichiamo che alla base di tutto c’e’ la nazionale, se la nazionale non gira, tutto il resto zoppica…my 0,02 cents…buona notte notte….