Come funziona il nuovo processo di Foul Play Review o “Bunker”?

World Rugby ha spiegato come funziona il processo di revisione dei falli, ora in fase sperimentale

(ph. Sebastiano Pessina)

Come funziona il nuovo processo di Foul Play Review o “Bunker”? (ph. S.Pessina)

Nel corso dell’attuale edizione di Rugby Championship, ed ora durante i Test Match delle Summer Nations Series, si stanno sperimentando alcune innovazioni per aiutare i direttori di gara a prendere le decisioni più corrette, cercando comunque di risparmiare tempo. Quella che ha fatto più notizia è stata sicuramente il cosiddetto processo di Foul Play Review, rinominato più colloquialmente “Bunker”.

Ma in cosa consiste nel dettaglio questo processo di revisione dei falli? Se in un precedente articolo ne avevamo indicata l’introduzione, ora World Rugby ha pubblicato una spiegazione completa di questa novità, in quali casi interviene, come agisce e come dovrebbe aiutare il direttore di gara senza tenere per troppo tempo il gioco fermo.

Leggi anche: Summer Nations Series: novità arbitrali! Arrivano “Bunker” e “Shot clock”

Il processo di Foul Play Review (o Bunker) spiegato da World Rugby

Conosciuto comunemente come “Bunker”, il sistema di Foul Play Review è il risultato del recente processo di Shape of the Game, che sostiene l’obiettivo primario di aiutare i direttori di gara a prendere decisioni accurate, garantendo allo stesso tempo la continuità del gioco, riducendo il tempo di interruzione.

Gli arbitri, ovviamente, rimarranno i principali responsabili delle decisioni durante le partite ma, per quanto riguarda i falli di antigioco violento, nel corso di questa sperimentazione potranno chiedere ad un arbitro dedicato, il cosiddetto Foul Play Review Officier, una revisione formale dell’episodio.

Se la squadra arbitrale, dopo due revisioni sul grande schermo, non è in grado di determinare se un episodio di antigioco giustifica un cartellino rosso, ma è come minimo da ammonizione, l’arbitro incrocerà le braccia segnalando l’avvio del processo di revisione formale da parte dell’arbitro dedicato. Nel frattempo il giocatore lascerà il campo per 10 minuti, come previsto per il cartellino giallo, e il gioco può riprendere.

Da questo momento in poi, mentre il gioco è in corso, l’arbitro addetto alla revisione del fallo ha 8 minuti per esaminare l’episodio incriminato utilizzando tutti i filmati e le innovazioni disponibili, compresi gli ingrandimenti e i filmati fatti con la tecnologia Hawk-eye, e prendere la decisione finale.

Al termine degli 8 minuti l’arbitro addetto alla revisione comunicherà l’esito al direttore di gara. Se è stato confermato il cartellino giallo il giocatore ammonito potrà rientrare in campo due minuti dopo; se invece il fallo, dopo la revisione, è stato giudicato da cartellino rosso, il direttore di gara comunicherà al giocatore che non potrà più rientrare in campo e, ovviamente, non potrà essere sostituito.

World Rugby ha infine comunicato che, dopo la sperimentazione in corso tra Rugby Championship e Summer Nations Series, esaminerà i dati della prova prima di confermare l’introduzione di questa novità anche durante la Rugby World Cup 2023.

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