A pochi giorni dall’inizio della preparazione, il coach rodigino ripercorre le fasi salienti della corsa scudetto
Ormai è passato più di un mese dalla finale di Top 10 del 28 maggio in cui il Rovigo ha vinto lo scudetto 2022/23 ai danni del Petrarca Padova.
Una soddisfazione che il club ha condiviso con la città, sempre molto passionale e vicina alle vicende della squadra rossoblù.
A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione, che partirà ufficialmente il 24 luglio, il coach della squadra Campione d’Italia Alessandro Lodi ha ripercorso le emozioni della vittoria.
Un percorso importante, terminato con successo allo stadio Lanfranchi di Parma. Un riconoscimento che colloca di diritto il Rovigo tra i favoriti della prossima Serie A Elite.
Serie A Elite, Alessandro Lodi: “Si è creato un gruppo magico, lo scudetto il sogno di una vita”
“Il gruppo che si era formato quest’anno lo ricorderanno per sempre – spiega Lodi in un’intervista rilasciata alla Voce di Rovigo – si è creato qualcosa di magico era bello al di là se avessimo vinto o perso e questo l’ho detto per la partita contro il Colorno. Siamo fatti di emozioni che tutti cerchiamo in determinati momenti di nascondere magari di cercare di non far vedere,ma quando vivi costantemente a contatto te ne accorgi e cerchi di venire incontro.”
Anche per la finalissima con Padova l’aspetto mentale e soprattutto quello motivazionale sembra aver fatto la differenza.
“Avevo fiducia nei ragazzi, sapevo che avrebbero dato tutto, che avrebbero fatto qualcosa in più per l’altro. La squadra del Petrarca era favorita. Loro avevano questa presunta arroganza di non voler calciare per i pali, ma volevano andare per la meta. Avevano questa strategia, pensando che noi a un certo punto avremmo ceduto. Ma così non è stato.”
L’atmosfera di Rovigo e la ripartenza
Uno degli elementi che più di ogni altro ha contribuito a costruire dei legami forti, sembra essere il senso di appartenenza.
“Chiunque entra al Battaglini comunque mette tanta energia tanta disponibilità e ci sono persone che non si vedono quotidianamente hanno poca visibilità, però sono fondamentali. Fanno stare bene i giocatori li aiutano per qualsiasi necessità o tutti i ragazzi da fuori che arrivano ogni anno o stranieri. Rovigo è la palla ovale e questa è una cosa magica”.
Ancora qualche giorno di riposo e poi prenderà il via la preparazione.
“Il 24 luglio si riparte. Ogni anno è diverso e credo che sia anche il bello dello sport perché comunque chi ha vinto chi ha perso comunque la stagione successiva si parte tutti alla pari.”
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