Numero di gran classe per il giovane mediano di apertura argentino
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Raggiungerà il fratello Patricio mm del Viadana?
…Sante…
Queste cose si insegnano e poi si allenano, ditemi un giocatore italiano che negli ultimi anni ha messo più di due drop a referto in una stagione….siamo anni luce indietro nella formazione dei giocatori…a partire dai club.
Gli argentini riescono a sfornare aperture di gran livello una dietro l’altra. E noi no. Sicuramente è talento, allenamento delle skills, tutto ciò che si vuole. Ma secondo me in Italia si investe poco in questo ruolo e per un Garbisi che riesce a bruciare i tempi dietro c’è il vuoto. Il punto è che non credo assolutamente che in tutta Italia non ci siano giocatori talentuosi in questo ruolo, ma sono convinto che, semplicemente, non giocano nelle società giuste e che, soprattutto a livello di Top 10 si è preferito puntare su stranieri sicuri piuttosto che cercare e far crescere chi potrebbe essere un ottimo mediano di apertura
Ricordiamoci che però questo è l’Under 20. Rizzi era molto forte in under20.
Eh, beh, ci sta che un singolo giocatore si perda un po’ per strada tra infortuni, questioni caratteriali o ambientali. Anche prima dell’infortunio al tendine d’Achille aveva fatto delle buone partite, magari non un top player, ma sicuramente un giocatore valido. La questione potrebbe anche valere per Marin e Da Re, gli altri due italiani giovani provati nel ruolo. La domanda da porsi è perché si bloccano ad un certo punto (vale anche per Sante e Teneggi) e se esistono alternative non prese in considerazione. E torno alla questione sulla quale sono un po’ fissato (lo ammetto): siamo capaci in Italia di fare scouting in tutto il territorio? Siamo sicuri che un mediano di apertura che magari gioca in una società che non fa l’under 19 Elite non sia altrettanto bravo e promettente rispetto a quelli che sono in nazionale? O semplicemente, magari perché gioca in una squadra che si fa l’under 19 regionale (se si chiama ancora così) non verrà mai notato perché gioca in palcoscenici minori? Chiedo perché non so come funziona la politica federale per quanto riguarda i giovani. Quando giocava mio figlio era la società di appartenenza che suggeriva alcuni componenti delle proprie squadre, ma siamo sicuri che avessero la competenza o la lungimiranza per capire la validità o meno di un ragazzo?
Mica tanto, a Rizzi al 6 Nazioni U20 è stato preferito Di Marco all‘’apertura.
Scusa, allora ricordavo male. Al mondiale sono quasi sicuro fosse titolare, al sei nazioni non ricordo! Grazie per la precisazione
Aggiungo che oltre ai citati e pur avendo carenza nel ruolo, spesso i selezionatori si sono persi dei giocatori per strada.
Per citarne qualcuno mai entrato nel giro u20: Menniti Ippolito, Montemauri e Carlo Canna!
Oggi ci aggiungerei il messinese Solano della Capitolina.
In generale su tutti i ruoli oggi le 2 finaliste u19 sono veramente poco rappresentate coi soli Mattioli e Galllorini.
Dal Colorno avrei provato il tallonatore Nisica e il sx Bruzzi almeno nelle amichevoli.
Mentre con Mey fuori non capisco perché adattiamo Brisighella a 15 e non abbiamo portato Tani che mi è sembrato estremo vero.
Non è stato sempre preferito.
È stato sostituito a 6 nazioni in corso da Di Marco.
Comunque neanche Paolo Garbisi era un crac in u20, anche lui qualche volta sostituito da Da Re, quest’ultimo spostato da 15 a 10.
Il migliore che ricordi è stato Buscema con una sua super prova abbiamo battuto l’Argentina nel 2014 per la prima volta. A mio avviso perso negli anni più per carattere che per motivi tecnici
Dopo ci metto il Teneggi delle scorse summer series Qui bisogna capire che diavolo hanno fatto le Zebre quest’anno. Son riuscite a perdere tutte le partite e a dar pochissimo spazio ai giovani.
Anche a me Garbisi non aveva impressionato in under20
Il fatto che delle finaliste dell’anno scorso e di quest’anno ci siano pochissimi giocatori in under 20 lo scrivevo ieri. Sul discorso Garbisi praticamente trovo conferma di quello che dico: i giocatori hanno tempi diversi di maturazione, se c’è capacità e lungimiranza da parte di dirigenti e tecnici, il talento viene fuori se c’è anche il cervello giusto e il fisico regge