Il dirigente della WRU non usa mezzi termini: “Nei club si sono fatti prendere la mano con gli stipendi”
Galles, Nigel Walker: “Senza i tagli previsti faremmo la fine del rugby inglese”
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Il weekend degli italiani all’estero tra Top 14 e Premiership
In Francia festeggiano Ceccarelli e Ioane, in Inghilterra Lynagh ammonito ma vincente
Il messaggio di Stuart Hogg: “Mi sentivo perso, avevo bisogno di aiuto”
L'ex rugbysta scozzese ha raccontato di aver attraversato un momento molto difficile
Varney contro Vincent nella domenica pomeriggio di Premiership
Monty Ioane e Pietro Ceccarelli titolari in Top 14 nel lotto degli italiani all'estero
Filippo Alongi e Joshua Furno sono vicini ai playoff di ProD2
A due giornate dalla fine della stagione regolare i due italiani sono ben piazzati con Beziers e Dax
Top 14: le ultime 10 partite saranno trasmesse da TV5 Monde
Le partite della parte finale della stagione saranno visibili dall'Italia
Galles: ennesimo infortunio per Taulupe Faletau
La sfortuna colpisce ancora il centurione, che non indossa la maglia dei Dragoni ormai da mesi
Sì, che poi faranno comunque una fine simile…nel senso che dovranno mooolto ridimensionarsi e non è che fossero già enormi.
Piccolo appunto al buon Walker: in Premiership competono club privati (quindi con bilancio autonomamente gestito, magari soggetto a revisione della Union), mentre in Galles ci sono le FRANCHIGIE. Se saltassero, sarebbe responsabilità di bilancio diretta della Union.
Che situazione allucinante: il rugby anglo gallese sta letteralmente implodendo mentre oltralpe continuando a spendere e spandere… è assurdo!
Ma poi, come mai si son trovati così impreparati gli inglesi ad una situazione simile?
Loro che (tra tanti difetti) sono di cultura astuta e lungimirante?
Ed il rugby francese ancora per quanto potrà continuare a fare la vita da nababbo?
Non sarebbe meglio se cominciassero a farsi una regolata prima che succeda qualche altro cataclisma?
Fin che i pol i va vanti in francesi…comunque, anche se può sembrare sciacallaggio, questa situazione non fa bene al rugby mondiale ma può far bene a noi come rugby italiano…
Son della stessa idea vecio
Quando si leggono certe notizie vien da pensare che nel nostro piccolo forse non siamo messi troppo male.
Noi ci siamo passati già attorno al 2011-2013, se ben ricordo… c’era stato un boom, negli anni 2005-2010, in cui tutta la Serie A si era gonfiata di professionismo ed i soldi giravano. C’è stato un atterraggio non proprio indolore ed una cura dimagrante obbligata.
Situazione molto molto triste, ma comunque figlia dello stutus quo mantenuto a tutti i costi dalle Home Unions negli anni, a discapito delle nazioni emergenti.
Per chi fa il confronto con Francia attenzione, in Francia vi è prima di tutto un seguito di pubblico enorme (parecchie partite di campionato giocate con il sold out)… e quindi di conseguenza un seguito di TV e Media molto redditizio, non sono quindi così sicuro che la situazione possa esplodere anche li.
Ma in Inghilterra il rugby non è il secondo sport nazionale?
Come hanno fatto a ridursi così nonostante gli stadi quasi pieni e i diritti TV?
probabilmente e’ il secondo sport ma….i costi per i biglietti non son “cheap” e considerando il problema “Brexit” e il postcovid la gente si fa’ 2 conti in tascha..D’altronde anche il capo della Banca d’Inghilterra disse pubblicamente che gli Inglesi devono abituarsi ad essere piu’ poveri (tradotto in parole terrra terra 😀 )
…parafrasando: “la situazione é dura, ma la sto prendendo in mano… qualcun altro invece la prenderà in altri posti, in Galles usa così!”… però degli stipendi dei dirigenti, consulenti e presidenti vari non ne parla , curioso…
si perchè vogliamo parlare dei soldi spesi in contratti per salvare Dragons e Ospreys?!?!
In WRU devono solo stare zitti, sono anni che si comportano in maniera vergognosa