Italia: l’analisi dei pre-convocati per la Rugby World Cup – I trequarti

Le scelte del c.t., possibili favoriti per la convocazioni, outsider e sorprese per quanto riguarda il reparto arretrato

Italia: l'analisi dei pre-convocati per la Rugby World Cup - I trequarti (ph. Sebastiano Pessina)

Italia: l’analisi dei pre-convocati per la Rugby World Cup – I trequarti (ph. Sebastiano Pessina)

Non sono scelte facili quelle che Kieran Crowley dovrà prendere in futuro, così come non sono state facili già quelle che lo hanno portato a scegliere i 19 trequarti che affronteranno il raduno di preparazione alla Coppa del Mondo 2023. Stando a quanto detto dal tecnico a OnRugby, dovrebbero essere 13 o 14 i backs che andranno in Francia, e la lotta – soprattutto in alcuni ruoli – appare molto serrata. Dopo l’analisi del reparto degli avanti proviamo ora a fare una disamina del quello dei trequarti.

Mediani di mischia

Come dichiarato anche da Crowley, sarà una gran bella lotta fra Varney, Fusco, Alessandro Garbisi e Page-Relo. Quattro mediani dalle caratteristiche molto diverse, tutti talentuosi ma nessuno che finora si è dimostrato nettamente superiore agli altri. Varney è stato quasi sempre la prima scelta di Crowley, difficile quindi pensare che all’appuntamento clou della sua gestione il c.t. cambi idea. Dietro di lui c’è sempre stato Fusco, ottimo come impact-player ma poco convincente nelle occasioni in cui è stato schierato dall’inizio (le trasferte in Portogallo e Scozia). Più costante invece Alessandro Garbisi, che però ha giocato soltanto 4 partite in Azzurro: l’esordio in Romania la sconfitta di Batumi da titolare, poi il test col Sudafrica di novembre da subentrato e l’ottimo ingresso a partita in corso a Edimburgo. Basterà?

E poi c’è Martin Page-Relo, la vera incognita del lotto. Le sue qualità non si discutono, altrimenti non giocherebbe a Tolosa – dove c’è un certo Dupont – e non sarebbe stato già blindato da Lione per il prossimo anno, ma il livello internazionale è un’altra cosa, e in questo contesto è ancora tutto da valutare. Nel suo caso, saranno decisivi i warm up test match, dove dovrà sfruttare ogni occasioni per conquistarsi la convocazione, ma ha a suo favore una certa duttilità, potendo giocare anche come ala e soprattutto estremo. Il c.t. è stato chiaro: ne porterà 3, e uno di questi rimarrà a casa. Considerando Varney leggermente favorito, gli altri se la giocheranno alla pari e saranno decisive le prestazioni di luglio e agosto.

Mediani di mischia (3 posti disponibili)
Favoriti: Stephen Varney
Ballottaggio: Alessandro Fusco, Alessandro Garbisi, Martin Page-Relo

Mediani d’apertura

Su Paolo Garbisi e Tommaso Allan c’è poco da discutere: ad oggi sono imprescindibili per questa Nazionale. Resta da capire se Crowley vorrà portare un terzo numero 10. Conor O’Shea quattro anni fa sacrificò McInley per portare soltanto due aperture (Allan e Canna), se la scelta dovesse essere nuovamente questa, i due nomi non sono in discussione, soprattutto nell’ottica di una probabile convocazione di Padovani, che può fare anche l’apertura.

Tanto dipenderà anche dalle condizioni di Leonardo Marin: il c.t. ha sempre creduto tantissimo in lui, lanciandolo al Sei Nazioni 2022 e dandogli poi una sistemazione inedita come primo centro, ma sulle sue condizioni fisiche c’è ancora un grande punto interrogativo e prima di luglio non si avranno novità. Per quanto riguarda Giacomo Da Re, anche lui ha spesso ricevuto attestati di stima da Crowley: come apertura è abbastanza chiuso da Allan e Garbisi, ma può avere dalla sua la capacità di giocare estremo.

Mediani d’apertura (2-3 posti disponibili)
Favoriti: Paolo Garbisi, Tommaso Allan
Outsider: Giacomo Da Re
Da valutare: Leonardo Marin

Centri

Anche in questo caso su tre nomi non ci sono dubbi: Nacho Brex, Tommaso Menoncello e Luca Morisi rappresentano l’ossatura del reparto costruito da Crowley, a cui si aggiunge la possibilità di usare nel ruolo anche Paolo Garbisi, che lo ricopre abitualmente in Francia. Detto di Marin, che potrebbe ritornare in gioco solo se si riprenderà del tutto dall’infortunio che lo ha tenuto fuori tutta la stagione, il principale outsider è Enrico Lucchin, uno dei migliori con le Zebre quest’anno, sempre costante e quasi mai soggetto a cali di rendimento: se il c.t. dovesse decidere di portare 4 centri, avrebbe ottime possibilità di entrare nel gruppo dei 33.

Centri (3-4 posti disponibili)
Favoriti: Juan Ignacio Brex, Tommaso Menoncello, Luca Morisi
Outsider: Enrico Lucchin
Da valutare: Leonardo Marin

Triangolo allargato

Monty Ioane tornerà a disposizione dopo aver saltato il Sei Nazioni, ed è difficile pensare di poterci rinunciare, così come a livello tecnico non ci possono essere dubbi su Ange Capuozzo: dovrebbe recuperare dall’infortunio per la fine di luglio, magari non sarà al 100% ma a meno di altre ricadute al Mondiale ci andrà. Le sorprese in lista sono due: Paolo Odogwu e Federico Mori. Per il primo sembrava ormai tramontata l’eventualità di vestire la maglia azzurra, mentre il secondo dopo il Sei Nazioni 2022 non era più stato chiamato. Per quanto riguarda gli altri, la costanza e la duttilità di Padovani – estremo, ala e apertura – lo rendono altrettanto favorito per la convocazione. Probabile poi un ballottaggio tra Pierre Bruno e Simone Gesi, con il primo che però è stato quasi sempre utilizzato da Crowley nell’ultimo periodo, e ha maggiore esperienza internazionale. Allo stesso modo, l’altro ballottaggio può essere tra Odogwu e Mori: entrambi possono giocare sia centro che ala, il primo dà più garanzie a livello difensivo, ma dovrà imparare in fretta a svolgere tutti i delicati compiti che fanno parte del piano di gioco dei trequarti italiani, mentre il secondo può adattarsi più in fretta, ma restano dei dubbi sulle garanzie che può dare in fase di copertura.

Triangolo allargato (5-6 posti disponibili)
Favoriti: Monty Ioane, Ange Capuozzo
Probabili: Edoardo Padovani, Pierre Bruno, Paolo Odogwu
Outsider: Simone Gesi, Federico Mori

Francesco Palma

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