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ho letto su Rugbymeet le affermazioni del presidente delle zebre…
Grazie per la segnalazione, appena letto l’articolo. Frasi di circostanza che non dicono nulla sui piani futuri, potenziali investimenti, innesti di giocatori e staff di talento, etc. (sempre che ci siano). Meno male che questa è l’ultima partita delle Zebre.
Quando ho letto Dalai dire: “Noi siamo una piccola nazionale del nord ovest del nostro Paese. Dovremo estendere, ampliare lo spiccato senso di collaborazione di alcune squadre. Per me un ragazzo che gioca a Genova, Milano, Torino, Firenze, Bologna dovrebbe pensare alle Zebre come ad uno sbocco naturale della sua ambizione” ho imprecato.
Vuoi dare un’anima alle Zebre? Vuoi che un giovane rugbista cresca col mito di giocare per le Zebre?
Prima di tutto crea il settore giovanile delle Zebre, dal minirugby all’Under18, con 200-300 ragazzi formati in casa. Di questi ne verrà fuori qualcuno di valido?
Sì, comunque Dalai è proprio fuori dal mondo, eh…
Gli investimenti, per definizione, si fanno quando ci si aspetta ragionevolmente un ritorno, altrimenti si usano altri termini.
Investire nel proprio settore giovanile (o almeno iniziare col crearlo) è alla base del successo di un club.
Le Zebre sono senza identità in campo perché non ne hanno una fuori.
Poi ci si domanda perché le Zebre e Parma sono scollegate tra loro, non basta aggiungerci il nome della città al nome della squadra ma serve ben altro.
Se hai le giovanili, oltre ai giocatori richiami le famiglie. Spesso queste famiglie sono fatte di imprenditori con aziende fiorenti e che potrebbero iniziare a fare da sponsor. Da qui nasce l’identificazione nel club, dai ragazzini e dalle loro famiglie, primi tifosi sulle tribune in ogni club d’Italia.
Domandate alla Vitadello cosa l’ha spinta ad investire milioni e milioni di euro per costruire uno stadio con tribuna a Verona…
BRAVISSIMO MAIUNAGIOIA!!!!!