Dopo l’autoesclusione dal Top 10 la società della bassa bresciana affida la ricostruzione tecnica ad uno dei suoi uomini più rappresentativi
Il Calvisano riparte da un nuovo direttore tecnico
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a me sembra ancora impossibile!
sono sconcertato.
Su un altro portale pare che una opzione possibile è anche la Serie A. Per carità, la dirigenza è quella che conosce al meglio la situazione, ma pensare di ricostruire e partire subito a mille comporta anche il rischio di bruciarsi in partenza, non capisco il perché francamente. È giusto ripartire con i propri ragazzi, come dicono loro, che ad oggi però sono al livello della serie C, contando che rimarrà qualche giocatore anche della top10, tra infortuni e problemi vari rischi di trovarti una squadra di ragazzi in serie A con tanti giocatori inadeguati. Certo che dipende dal potere di spesa, ma io farei un passo indietro deciso come hanno fatto San Donà e Capitolina e provare in un secondo momento a risalire la china, perché a mio avviso ora si farà molta fatica a convincere qualcuno ad investire in una squadra di paese che ha già ottenuto tanto e che richiedebbe sforzi economici mastodontici per il rugby nostrano. Bah..
San donà dovrebbe essere per molti un esempio virtuoso, però ai molti interessa solo il top 10 e non la salute del club.
Nel top 10 mi pare che si dividano i proventi rai…., se non sbaglio.
Comunque mi fa piacere che calvisano non chiuda i battenti, ma che aggiorni il suo essere societario al meglio delle sue possibilità.
Questo è un segno di grande capacità organizzativa.
Proventi RAI? Ma non e’ che la FIR paga per far produrre le partite?