Settore giovanile: la FIR vuole tornare alle categorie pari

Con la pandemia vennero portate dagli anni pari ai dispari, ora si torna indietro. Un sondaggio per decidere se cambiare già dalla prossima stagione

FIR: si torna alle categorie pari per il rugby giovanile? – ph. S. Pessina

La Federazione Italiana Rugby è vicina a decretare il ritorno delle categorie pari per il proprio settore giovanile. Non più dall’under 7 alla under 19, dunque, ma dalla under 6 alla under 18.

Il cambiamento potrebbe essere attivato a partire dalla stagione 2024/2025, ma la FIR sta interpellando la più ampia porzione possibile del movimento per cercare di capire se sia possibile anticipare il ritorno alle categorie pari già dal 2023/2024, ovvero dalla prossima stagione sportiva.

Si tratta di un cambiamento che arriva solamente poche stagioni dopo il precedente. Nel 2021, al ritorno in campo delle squadre dopo il lungo stop a causa della pandemia, la FIR aveva deciso di modificare la composizione delle proprie categorie, passando a quelle dispari, per consentire ai giovani che avessero fondamentalmente perso un anno di rugby giocato di completare il proprio gradino di formazione.

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A titolo esemplificativo, i giocatori nati nel 2002 sarebbero dovuti passare al rugby seniores nella stagione 2020/2021, ma con il cambio agli anni dispari venne consentito loro un ultimo anno da rientranti nel campionato under 19 della scorsa stagione.

Secondo quanto si legge nel documento inviato alle società, la FIR sostiene il ritorno alle categorie ad anni pari per vari motivi, fra cui la riduzione del tasso di dispersione per i passaggi di categoria, anticipare lo sviluppo dei giocatori esponendoli ad attività regionali e nazionali un anno prima, ridurre la penalizzazione delle atlete più giovani del rugby femminile dato dal precoce inserimento delle più grandi nelle prime squadre.

Inoltre, FIR sostiene che, visti i dati dei giocatori classe 2005, 2006 e 2007 (futuri componenti della categoria under 18), si avrebbe un incremento di circa 55 squadre su base nazionale, riducendo così il pesante chilometraggio che tante squadre sono attualmente costrette a sobbarcarsi e offrendo una maggior varietà di squadre da incontrare.

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Per le categorie inferiori, invece, i cambiamenti avrebbero un impatto minimo.

Per contro, tornare alle categorie pari già nel 2023/2024 significherebbe far fare significativi balzi ai giocatori classe 2005, che da anno più piccolo della attuale under 19 si ritroverebbero ad essere rientranti in under 18, quindi si presume con un limite numerico alla loro selezione. Lo stesso discorso si applica anche ai nati nel 2007, nel 2009 e nel 2011, tutti destinati ad un balzo di categoria immediato dopo un solo anno.

Attualmente, in ogni caso, non c’è ancora niente di nero su bianco. La FIR ha chiamato le società ad esprimere il loro parere prima di procedere ad una decisione finale. Il cambio alle categorie pari sembra destinato ad essere applicato in ogni caso, ma quando questo accadrà e l’oggetto dell’attuale discussione all’interno del movimento.

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