Supporterà il lavoro dei Centri di Formazione, delle franchigie e dei club del Top10
La FIR e Daniel James Richmond, tecnico specializzato nelle rimesse laterali, hanno raggiunto un accordo. A renderlo noto è stata la stessa Federazione Italiana Rugby presentando il profilo dell’allenatore.
FIR: Daniel Richmond nuovo allenatore specialista della touche
Classe 1979, l’inglese di Bath, che in carriera ha giocato con Northampton Saints e Bedford, facendo poi parte – una volta ritirato – anche degli staff tecnici dei due club, vanta esperienze, nel suo percorso tecnico, anche con la nazionale Argentina, dove ha lavorato con German Fernandez (oggi direttore dell’Alto livello giovanile FIR), e con la squadra femminile dei Saracens, di cui fa ancora parte dello staff.
Il suo ruolo – già avviato all’interno della federazione, come si legge nel comunicato FIR – avrà un focus sul lancio della touche supportando il lavoro dei Centri di formazione e affiancando gli allenatori del reparto degli avanti di Zebre e Benetton e degli allenatori delle formazioni del Top10.
“È un enorme privilegio lavorare all’interno del percorso di sviluppo FIR. Sono entusiasta di lavorare con lo staff e gli allenatori: tutti hanno abbracciato il programma – ha fatto sapere Daniel Richmond – e stanno lavorando molto duramente con i giocatori”.
“Lavorare all’interno del Percorso di Sviluppo comporta una grande responsabilità. I giovani giocatori stanno sviluppando il loro fisico e le loro abilità tecniche mentre imparano a conoscere se stessi. È essenziale che questi set di abilità siano costruiti da forti schemi di movimento. Un allenatore di sviluppo fa la sua parte nell’aiutare i giovani atleti ad affinare le proprie capacità nella ricerca dell’eccellenza. Ci saranno alti e bassi nella crescita, ma il giocatore saprà di avere sempre il supporto dell’allenatore. Jo Hopkins mi supporterà nel lavoro fisico”.
“Voglio ringraziare German Fernandez e Maurizio Zaffiri per la fiducia e il supporto mostratomi in questa prima fase. Vedremo i frutti del nostro lavoro tra 3 o 5 anni: gli esercizi e le ripetizioni che i giocatori eseguono oggi diventeranno le abitudini del futuro”.
“L’obiettivo del programma ha tre aree di crescita”, ha detto:
1- Condividere la mia conoscenza delle tecniche di lancio in touche per sviluppare una grande comprensione dell’abilità a tutti i livelli del gioco;
2- Fornire un programma di lancio ben definito per consentire ai giocatori di avere in futuro tecniche di lancio efficaci e una mentalità solida;
3- Sviluppare allenatori che possano condividere il programma in futuro.
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