Italia: il bollettino medico su Tommaso Menoncello

Benissimo!!! Ora che so che si può contare sul talentuosissimo Menoncello (per me titolare inamovibile a centro) ne approfitto per dire la mia sul prossimo impegno degli Azzurri. Purtroppo, il rischio disfatta (c’è anche un po’ di scaramanzia nella mia affermazione) a Edimburgo, dopo la prova di ieri, cresce notevolmente. Scrivere, di norma, mi aiuta ad analizzare con più lucidità le situazioni, ma confesso che oggi lo faccio nella speranza di riuscire a di digerire, almeno in parte, questa grandissima delusione sportiva. Premetto che mi è ben chiaro che nessuno, tantomeno il CT CK e il suo staff, hanno bisogno dei consigli di un vecchio, appesantito tifoso da divano. Sia CK sia il nostro coraggioso Capitano, sempre l’ultimo ad arrendersi insieme a Fischetti (basta osservarli all’Inno d’Italia per capire quanto scendano in campo carichi di energia positiva), hanno fatto un’analisi esaustiva della sconfitta. Capitan Lamaro ha detto una triste verità, in sintesi: ci manca l’attitudine alla vittoria. E’ stato chiaro a tutti credo, fin dai primi due errori successivi al fischio di inizio che molto probabilmente avremmo perso, rilanciando un Galles mai così in difficoltà nel corso della sua storia rugbistica. Ognuno la può pensare come vuole ma mi sembra abbastanza evidente che questa Italia è potenzialmente più forte fisicamente e tecnicamente del Galles ma, purtroppo, non lo è mentalmente. Non abbastanza, per lo meno, da dover ogni volta (in questo 6 Nazioni) rimontare nel secondo tempo un passivo di circa 20 punti, che non solo ci penalizza (nei numeri e nella lucidità) ma regala sicurezza ai nostri avversari (che furbamente ci avevano lusingato come mai avevano fatto in passato). Ora testa alla Scozia. E, il problema sarà proprio la “testa”. Come si sentiranno gli Azzurri che sono scesi in campo e sono stati sconfitti (per la prima volta) da favoriti? Sfiduciati, temo. Purtroppo, il ruolo di favoriti è una condizione che dobbiamo ancora imparare a gestire, storicamente diamo il meglio quando siamo sottovalutati e con le spalle al muro. Pertanto, quello che io farei è cambiare almeno 1/3 della squadra. Perché chi è subentrato negli ultimi minuti o addirittura non è proprio entrato in campo si sentirà, ovviamente, meno responsabile e quindi meno sfiduciato dei compagni. Inoltre, oggi più che mai bisognerebbe, io credo, prendersi qualche rischio e puntare ancor più (merito a CK che già lo fa) sui giovani. Perché avendo meno sconfitte sulle spalle dei giocatori esperti somatizzano di meno gli insuccessi. Anzi, molti giovani, conservano ancora una mentalità vincente sia per natura sia perché provengono dall’Under 20 e/o giocano nella Benetton (sulle Zebre e la loro policy, a malincuore preferisco tacere). Ci tengo a sottolinearlo, non è assolutamente una bocciatura definitiva per chi era in campo con il Galles (sarebbe assurdo solo pensarlo) ma una soluzione, a mio avviso necessaria per l’ultima partita del 6 Nazioni, che a questo punto diventa fondamentale (a livello mentale) in vista del Mondiale. Pertanto, io non avrei dubbi a dare una maglia da titolare ad esempio a Manuel Zuliani (come scritto già durante l’intervallo di Italia vs Galles), entrato benissimo al posto di Negri (a mio avviso un po’ stanco) risultando devastante sia in avanzamento (travolgendo il suo avversario sulla fascia destra) sia nei punti d’incontro (con un gran “tenuto” e tanta vigoria fisica). Certo lui non si sente sconfitto. Io butterei dentro subito anche Gesi all’ala, giovane, gran finalizzatore e non coinvolto in questa sconfitta. Poi, ricorrerei ad un Zanon più offensivo rispetto a Morisi (ma va benissimo anche lui) o ad un Lucchin per dare un po’ di riposo a Brex (che non ha una grande padronanza nel gioco alla mano). Varney è giovane e più regolare di Fusco che però assicura più imprevedibilità (quasi arriva in meta da metà campo, in fuga solitaria) e più fisico. A tal riguardo mi si consenta una battuta non politicamente corretta: ma quanta carica ha dimostrato il ragazzo quando ha ripetutamente schienato l’avversario più alto e grosso in quel parapiglia (non bello, d’accordo) a centrocampo? Io ci penserei ad iniziare con lui. Poi, forse, invertirei, i due piloni destri. Un tempo a testa con Riccioni titolare più esplosivo al largo (per concorrere ad evitare mete semplici – soft) e il 2 tempo con Ferrari più forte in chiusa per “entrare” in meta con la mischia. Chissà! Detto ciò, sempre Forza Azzurri!