URC: Zebre sconfitte a Glasgow. I Warriors vincono 50-8

Dopo un discreto inizio di partita le Zebre cedono progressivamente subendo otto mete

COMMENTI DEI LETTORI
  1. sanfrancesco 3 Marzo 2023, 22:38

    Altro giro, altra ripassata, solita domanda: tutto bene? ancora non si dimette nessuno? Quante partite consecutive dobbiamo perdere per cambiare qualcosa? Andate a zappare la terra!

    • maiunagioia 3 Marzo 2023, 22:51

      Le Zebre sono come un ente pubblico, nessuno perde il posto e nessuno si dimette. 19 partite perse su 19 disputate, un disastro senza alcun colpevole.
      Staff non all’altezza, anche per una squadra di Top10, Roselli con nessuna esperienza di club e messo ad allenare in URC per chissà che motivo.
      Giocatori inadeguati per questo livello.
      Club finanziato con svariati milioni di euro e improduttivo anche per la nazionale con pochissimi convocati.
      C’è un limite a tutto, alle Zebre invece non ci sono limiti. Finiranno la stagione peggio della scorsa che ha visto 3 allenatori diversi e una sola vittoria.
      Qui si rischia di fare cappotto.

      • Shakespeare 4 Marzo 2023, 10:42

        Il motivo per cui Roselli e’ stato messo ad allenare le Zebre sono i risultati (storici) della nazionale U20. Tra l’altro alle Zebre ci sono diversi giocatori che ha allenato nelle nazionali giovanili, per cui la cosa puo’ avere il suo senso.

        Tra l’altro tra Aironi e Zebre c’e’ stato un enorme turnover di allenatori e dirigenti nel corso delle stagioni, piu’ che in qualunque altra franchigia del campionato, ma magari cambiare allenatori e dirigenti ogni tre mesi anziche’ ogni stagione potrebbe essere la soluzione… per battere ogni record mondiale di cambio allenatori e dirigenti.
        I problemi in quella societa’ sono dappertutto, a partire dal pubblico che non c’e’…

        • Shakespeare 4 Marzo 2023, 10:43

          Magari il Petrarca avesse 5000 spettatori ad ogni partita: la soluzione sarebbe lampante.

  2. Michele14 3 Marzo 2023, 22:45

    Redazione: perché nessun articolo di presentazione dell’incontro…………………

  3. sanfrancesco 4 Marzo 2023, 00:47

    Estratto dell’articolo BBC sulla partita: “…playing for Zebre is a tought old station. As a team, they have shipped an average 37 points per game in the URC…”

    Figure di palta una dopo l’altra, ci facciamo prendere per il c…

  4. Turch 4 Marzo 2023, 02:08

    Prima di commentare i giocatori, dico che il pesce puzza dalla testa. Evidentemente la struttura societaria e` inadeguata, non si puo` continuare cosi’ anno dopo anno.
    Tecnici non all’altezza? numericamente inadeguato? Non so la risposta, ma certamente una squadra in qeste condizioni serve a poco.

    • Man 4 Marzo 2023, 03:33

      I giocatori non hanno colpe, chi continua a credere ancora in questo progetto sportivo da anni Si…. Come puoi creare attrattività per sponsor , pubblico , giocatori di livello se vinci una partita in 3 anni e l 80% le perdi male?

  5. yes nine 4 Marzo 2023, 06:05

    Risultato pesante con ancora la presenza del problema “italiano” , non solo Zebre e Twickenham insegna, di beccare una caterva di mete da maul avanzante. Incomprensibile. Tutti i commenti sono legittimi ma che tutti possano servire ho qualche dubbio soprattutto da parte di chi non vede il match ma aspetta solo il risultato finale su On Rugby. Certo che la struttura non è sufficiente e chiediamoci che campionato avrebbero giocato se 70% del roster, con uomini anche molto importanti, non fosse in infermeria da mesi e mesi….io me lo chiedo prima di metterli in croce

  6. Rugbymaniaco 4 Marzo 2023, 06:15

    Nella rosa ci sono tanti ottimi elementi, ma la squadra non esiste, non esiste un vero progetto unitario, motivante, un’idea razionale e concreta di gioco. La squadra viene allestita a caso, affidata ad un corpo tecnico ovviamente non all’altezza e ci rimettono i tanti ottimi giocatori che invece dovrebbero emergere. Ogni anno si spera ci sia un nuovo inizio… probabilmente i soldi veri sarebbero da spendere per un super staff di tecnici, tenendo solo gli stranieri che hanno mostrato professionalità…

    • Shakespeare 4 Marzo 2023, 20:48

      Veramente non ci sono TANTI ottimi elementi (almeno per il livello del campionato), solo qualcuno.
      In una societa’ professionistica, se mancano i soldi, non puoi firmare molti ingaggi al livello richiesto.

  7. tifoso ignorante 4 Marzo 2023, 08:52

    Da tifoso Benetton non me la sento di dire nulla su questa partita.
    Sicuramente la trasferta a Glasgow si presta a far emergere tutte le lacune (ricordo che là Benetton perse 37-0).
    Certo vedere Rizzoli di fronte a Kebble o Zambonin a fianco di Du Preez dà il senso al gap fisico, prima ancora che tecnico, tra le due formazioni. Aggiungici un allenatore come F.S. che (lo ha dimostrato a Treviso) sa benissimo come sfruttare i propri punti di forza e il gioco è fatto (ecco, lui è uno che rivorrei a Treviso con i giocatori e lo staff di adesso…).
    Detto questo concordo sul fatto che (utilizzando un criterio puramente manageriale) l’investimento operato sulla franchigia ha un ritorno del tutto insufficiente e occorre cambiare drasticamente.
    Dare minutaggio ed esperienza a questi livelli a Pani, Zambonin, Gesi, Rizzoli e Neculai non ripaga 3-4 mln di euro spesi.
    E soprattutto la qualità di questa esperienza, a livello formativo, è pessima perché crea giocatori perdenti, poco concreti e indifferenti all’errore.
    All’inizio dell’avventura celtica Treviso aveva programmato accaparrandosi i migliori giocatori presenti nel campionato domestico (arrivarono i vari Mc Lean, Zanni, Nitoglia, Burton, Cittadini, Vosawai ecc…) grazie all’apporto economico della famiglia Benetton e fin dall’inizio aveva fatto la sua porca figura, vincendo 9 partite in quel primo anno.
    Le Zebre devono essere rifondate partendo da quell’esempio: trovare un buon sponsor, non importa se a 10-50 o 100 km da Treviso o in Emilia, proporre dei buoni contratti a una cospicua base di buoni giocatori del campionato domestico (ce ne sono) così da creare uno zoccolo duro nel roster, dare posto ai giovani promettenti, unire quella decina (non di più) di elementi delle attuali Zebre all’altezza, prendersi da Treviso quei giocatori che non piacciono all’attuale allenatore (molto apprezzato da alcuni qua sul forum) tipo Pani, tenere 3-4 stranieri grandi e grossi per fare una mischia decente e investire su un allenatore straniero con esperienza e uno staff adeguato (Roselli torni a fare l’allenatore dei 3/4).

    • maiunagioia 4 Marzo 2023, 09:36

      In 11 anni non si è trovato uno sponsor a Parma che tenesse in piedi un progetto serio. Oggi, peggio che mai, chi potrebbe mai investire soldi nelle Zebre?!
      Ci fosse un Cariparma, un Barilla, un Overmach…ma non ci sono e il carrozzone viene pagato con i soldi della federazione.
      E pensare quanti campi e strutture potrebbe costruire la Fir ogni anno con i soldi risparmiati dalle Zebre…
      Bisogna essere onesti e ammettere che così non è possibile continuare.
      Ci sono Petrarca e pare una cordata milanese interessati a partecipare all’Urc e ci mettono soldi privati come Benetton, perché non darli credito?
      L’estrema soluzione potrebbe essere quella di far giocare solo Treviso in URC permettendoli però di avere una seconda squadra in Top10 con ascensore tra le due squadre al fine di avere una rosa di 60-70 giocatori sempre in attività e con minutaggio.

      • Shakespeare 4 Marzo 2023, 20:54

        Secondo me vedremo a fine stagione se ci sono reali alternative alle Zebre.
        Io speravo e spero molto nel Petrarca, in questa stagione allo stadio vanno tra i 300 e i 500 spettatori… dove vogliamo andare?

  8. Fabfab 4 Marzo 2023, 09:29

    Partiamo da lontano. A inizio campionato le Zebre, pur perdendo e pur subendo subito 3-4 mete, riuscivano comunque a rientrare in partita perdendo sempre di pochi punti. Un po’ come succede alla nazionale in questo 6 nazioni dove nelle 3 partite giocate è sempre partita da un -19. Poi, nel momento di fare uno step e iniziare a vincere qualche partita più abbordabile, si è spenta la luce. Quindi, oltre a parlare di fallimento, di basta Zebre, di ente pubblico dove niente funziona e nessuno ha colpa (e questo è un bel pregiudizio perché conosco enti pubblici che funzionano bene che, per parallelismo, hanno budget ridottissimi), occorre prima fare una disamina tecnica del perché la squadra è andata in calando. Se da questa disamina si scopre che ci sono problemi di conduzione, di dirigenza, di mentalità, di condizione fisica, ecc. si dovrebbe cercare di intervenire su questo. Se dipende da tutti questi fattori la Fir, che gestisce la squadra, ne prenda atto e trovi delle soluzioni. Sulla carta, in ogni caso, le Zebre sono la squadra più debole col minor budget di tutta la URC, non è che si possano pretendere chissà che risultati. Si era proposta Padova come franchigia? Quanto può investire in termini economici? E visto che tutti parlano male di Roselli siamo così sicuri che Marcato, qualora restasse lui, in URC avrebbe risultati migliori? Perché un conto è il Top 10 un altro l’URC (senza nulla togliere all’allenatore del Petrarca, sia chiaro). La questione è che è il progetto franchigie per come è costruito che secondo me non funziona bene. Lo dico da tempo, se non ci mettiamo in testa di prendere il meglio che il rugby Italiano offre, redistribuirlo in due franchigie con l’acquisto di stranieri (pochi, massimo 8-9 per squadra visto che al massimo ne possono essere inseriti 7 a partita) competenti in modo anche di non lasciare una delle due squadre dimezzata durante le finestre internazionali, riunioni congiunte tra staff delle due franchigie, top 10 e federazione per cercare di promuovere un gioco che sia assimilabile poi in nazionale perché altrimenti poi si fa una fatica doppia a snaturare quello che viene sviluppato da una parte e da quell’altra no, sarà difficile che si possa dare un futuro alle nostre squadre e ai nostri giovani. Poi che siano Zebre di Parma o Lupi di Montecristo, quello che conta è il progetto comune, a meno che non si trovi un miliardario disposto a investire decine di milioni di euro bel rugby. In Italia. Che sa tanto di film di fantascienza

    • Parvus 4 Marzo 2023, 11:09

      Se bisognerà chiudere perché non si troverà uno sponsor competitivo come quello di treviso, si dovrà chiudere. Se questo succedesse sarebbe una immane sconfitta per tutto il rugby italiano, non solo quello di parma o dell’emilia.
      Io mi auguro solo che in estremi qualche ditta dell’agroalimentare o altro settore non solo emiliana, prenda in mano le zebre e capovolga questa poco edificante situazione.

      • Fabfab 4 Marzo 2023, 11:41

        Io non credo sia solo un problema di sponsor (che comunque sarebbe la manna dal cielo) ma di progetto a lungo termine. Uno sponsor potrebbe comprare stranieri più bravi di quelli che ci sono, pagare di più i giocatori, ma non si potrebbe inventare giocatori italiani ché quelli sono. Il problema è che sono mal distribuiti. I più affidabili se li assicura la Benetton perché paga di più e sono convinto anche che a Padova o a Rovigo o a Roma alle FiammeOro, per fare un esempio, gli stipendi dei giocatori siano molto simili a quelli delle Zebre, per cui molti giocatori promettenti si accontentano di restare in Top 10 che è meno logorante ed impegnativo (anche solo per le trasferte) rispetto che andare in una franchigia. La questione (e non smetterò mai di ripeterlo) è creare un circolo virtuoso su tutto ciò che concerne il rugby in Italia. Con intenti e obiettivi comuni a tutto il movimento. E quindi con percorsi tecnici ben indirizzati, con talent scout capaci, con l’aumento delle strutture e la diffusione più capillare sul territorio. Ma basta guardare le ultime convocazioni dell’under 18. Tranne un paio di romani poi sono tutti dell’Emilia in su. Possibile, lo dico da toscano, che dopo tanti anni che Livorno, Prato e Firenze forniscono giocatori (solo per l’alto livello basta menzionare i Cannone, Lucchesi, Mori, Pani, Gesi, Neculai, Alongi e, scendendo nell’ultima under 20 abbiamo Gallorini, Lavorenti, Gesi jr) e improvvisamente gli stessi club da cui provengono questi giocatori non forniscono più ragazzi a livello nazionale? O forse è perché non sono più visibili perché nessuno li va a vedere? E se i centri di formazione non ci sono più dovrebbe essere compito della federazione andare a scovare prospetti utili. E comunque anche i centri di formazione avevano i loro limiti. C’è stato un periodo che Benevento spopolava a livello giovanile e l’unico che è arrivato all’alto livello è stato Canna. Possibile? Manca una rete fitta tra la base, i club e l’alto livello. Senza di questa si va comunque poco lontano

        • MIchele88 4 Marzo 2023, 12:15

          Ottimi concetti FaFab. Ora incomincio a dubitare che le FIR se li faccia questi discorsi. Il rugby italiano é già da almeno 5 anni che non produce più “niente” dalla Toscana in giù ( tolto il talento sporadico ) . Le Zebre non funzionano perché staff e dirigenti non le sanno inventare, dirigere e gestire. O meglio, magari sono capaci, ma gli altri di più . Non abbiamo competenze diffuse come in Galles ( loro ne usciranno dalla crisi, vedrai, stessa cosa che hanno fatto Irlanda e Scozia 10 e 15 anni fa. Io da tifoso Zebre dico che così non può continuare, il peso psicologico di tutte queste sconfitte ( sono 30 e passa in 2 anni per un Zambonin, andreani o neculai, trulla etc ) é ingestibile ed incogruente con lo sviluppo dei giocatori stessi. Se deve essere così..meglio una franchigia con squadra Benetton B e zebre in top 10. In alternativa le cose devono cambiare. ( io sono per le 2 franchigie in Urc o anche 3 se c’è ne dessero la possibilità lasciando il semiprofessionismo nel top 10 ( nulla di sbagliato..anzi. Penso che portare il professionismo in top 10 sia impraticabile, senza soldi, cultura e pubblico) ma con un piano serio e di 10/15 anni.

          • Fabfab 4 Marzo 2023, 14:37

            Secondo me chiudere una franchigia è una sconfitta per tutto il movimento. Ne risulterebbe anche un problema mentale che già ora si vede in Benetton: quando mancano i nazionali la squadra cessa di essere competitiva. Se aggiungi altri nazionali in un un’unica franchigia, vuol dire toglierne all’incirca 30 dalla squadra ad ogni raduno o impegno internazionale. Per cui, a quel punto, potresti avere altri 10 nazionabili demotivati perché si sentirebbero solo un ripiego che fa minutaggio solo quando mancano gli altri e uno stuolo di stranieri costosissimi per mantenere il livello e che non facciano parte di altre nazionali perché altrimenti perderesti anche loro nelle finestre internazionali o nei vari tornei. Con due franchigie equilibrate invece ti puoi permettere di pescare da entrambe per la nazionale e mantenere un livello di gioco apprezzabile da parte dei rimanenti, oltre ad essere uno stimolo per i giovani promettenti che avrebbero circa 80 possibilità di giocare in alto livello al posto di 45-50 di un’unica franchigia. Poi, da tifoso di entrambe le franchigie, spero che questo si possa raggiungere con le Zebre o con un’altra società che garantisca il livello. La mia paura è che qualche presidente che vorrebbe entrare in URC lo faccia solo per quei 4,5 milioni di euro che la Fir garantisce, a fronte di un investimento personale minimo (che sarebbe senz’altro più del budget attuale, ma non sufficiente. Penso che per potere essere competitivi, occorra qualcuno che metta una cifra pari a quella FIR). Un Top 10 di professionisti, a mio parere, potrebbe esistere solo con la chiusura di entrambe le franchigie, la riduzione a 6-8 squadre del massimo campionato con un tetto massimo di stranieri per squadra, l’obbligo di accademia under 20 per ogni società partecipante con relativo campionato e i circa 9 milioni che la Fir oggi garantisce alle franchigie spalmate su tutte e 6 (8) squadre. Promozioni e retrocessioni con la garanzia che chi sale sopra abbia una struttura tale che possa permettersi di giocare con le altre sia da un punto di vista tecnico che economico. Personalmente preferisco le due franchigie e un Top 10 più performante dove attingere per giocatori pronti a fare il salto

        • MIchele88 4 Marzo 2023, 16:07

          In caso di singola franchigia 8/10 giocatori potrebbero andare all’estero ed i restanti rimpolpare le fila di un top 8 piu competitivo di quello attuale. Ma almeno non si distrugge la loro dimensione psicologica… Pure io penso che le 2 franchigie siano la nostra “dimensione” attuale. Ma chiaramente gli ultimi 3 anni sono stati disastrosi per le Zebre (ed in parte Benetton in termini di aspettative vs risultati effettivi). Cosi a spanne direi di tentare un’altro anno con cambio di staff ( o perlomeno aggiunta di 3 profili internazionali come head coach, fitness e difesa/skills) ma poi una decisione va presa..Dalai deve riuscire a trovare 3/4 milioni in piu di quelli attuali per ingacciare i sopra citati membri dello staff e 4 internazionali di livello vero ed affermato magari della premiership , approffitiamo della loro crisi (mischia, 2 linea e 3/4 in primis). Di quelli attuali terrei solo Kvesic, Cronje,Fox- Matamua, Cook ed Eden a formare un drappello di 9 internazionali totali. Gli altri non sono “scarsi” ma a mio avviso si possono trovare anche italiani nel top 10. Vero quanto dici sul top 10 a 6/8 squadre ma dobbiamo trovare il respiro internazionale se non ce la cantiamo senza riscontro reale del livello…come adesso. Non so come eh. Penso sia da escludere una formazione in Challenge (gia piena) e la competizione europea b con le tier2 non mi sembra molto probante. La mia proposta sarebbe una “vera” Coppa Italia con Zebre e Benetton in modo da dare minuti e confronto ed occasioni vere alle varie Rovigo, Padova, Valorugby etc. Non penso ci sia una singila decisione corretta ma un’insieme di incastri che possano far crescere il rugby nella nostra penisola ( o almeno di piu di Galles, Georgia, Scozia e Giappone). Difficilissimo ma non impossibile…stesso mindset attuale della nostra nazionale.

  9. Parvus 4 Marzo 2023, 12:33

    Ciao fab , rispondo per ora alla prima parte del tuo post.
    Forse ho in casa delle microspie e tu senti quello che mi dico con i miei amici al telefono!!😅😅😅😅, scherzo…., ma mi fa enorme piacere che tu metta sul piatto la questione di come vengono divisi gli atleti dopo azzurri dopo l’u 20.
    Ti faccio i miei più sinceri complimenti.
    Dopo vado avanti a leggere…

    • Parvus 4 Marzo 2023, 13:50

      Riguardo gli ingaggi di cui parli, sono concorde che bisogna avere somme a disposizione completamente diverse, é per questo che nel mio post dicevo dell’importanza di avere un bipn sponsor tipo quello che ora regge treviso.

  10. Parvus 4 Marzo 2023, 14:21

    Fab ho finito tuo post, concordo su tutto, ma poiché avevi messo molta carne al fuoco, ho voluto leggere tutto con somma calma.
    Si ora la palla passa alla fir…, speriamo xhe abbiano serenità ed equilibrio nelle decisioni.

    • Fabfab 4 Marzo 2023, 14:41

      Leggi allora la seconda parte nella risposta a Michele 88 🙂

  11. Parvus 4 Marzo 2023, 15:54

    Fab concordo anche con il secondo post.
    Io sa molto tempo parlo di non attingere a stranieri di basso impatto, e altresì sostengo di tenerci i pezzi da 90 o da 100 xome fiscio, riccio, garbisi…
    Ma qua ci vuole un solido programma federale.
    A mio modesto avviso i versamenti fatti da fir verso i team del top 10, non sono andati tutti verso lo sviluppo tecnico, ma hanno soddisfatto qu he allenatore o direttore tecnico che ha portato in squadra decine di connazionali che a noi francamente non servono a niente.
    Dulcis in fundo, direi che il top dieci si deve trasformare in un top ad otto squadre.
    Sempre.un cordiale saluto.

  12. Parvus 4 Marzo 2023, 15:54

    Fab concordo anche con il secondo post.
    Io sa molto tempo parlo di non attingere a stranieri di basso impatto, e altresì sostengo di tenerci i pezzi da 90 o da 100 xome fiscio, riccio, garbisi…
    Ma qua ci vuole un solido programma federale.
    A mio modesto avviso i versamenti fatti da fir verso i team del top 10, non sono andati tutti verso lo sviluppo tecnico, ma hanno soddisfatto qu he allenatore o direttore tecnico che ha portato in squadra decine di connazionali che a noi francamente non servono a niente.
    Dulcis in fundo, direi che il top dieci si deve trasformare in un top ad otto squadre.
    Sempre.un cordiale saluto.

    • Parvus 4 Marzo 2023, 15:56

      Però vorrei anche sentire l’opinione di maik…e di flavio.

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