Sam Warburton: “Devo chiedere scusa all’Italia”

Dai dubbi sulla permanenza nel Sei Nazioni all’apprezzamento per la rinnovata competitività, l’ex terza linea ha cambiato opinione sugli Azzurri

British & irish Lions

Sam Warburton ph. Reuters

Dismessi i panni del giocatore, Sam Warburton è diventato un apprezzatto opinionista. L’ex capitano del Galles e dei British & Irish Lions si è ritirato nel 2018 all’età di 28 anni per poi intraprendere la carriera giornalistica.

Come giocatore è diventato noto a livello internazionale per la concretezza in attacco e le grandi capacità difensive. Un leader che non andava per sottile, esattamente lo stesso stile adottato in veste di ‘pundit’.

Poco più di un anno fa attaccò abbastanza duramente la squadra di Pivac per aver perso con l’Italia in casa, ma fu soprattutto durante la campagna del 2021 che le sue parole nei confronti degli Azzurri fecero abbastanza rumore.

“Non sono abbastanza bravi da competere a questo livello in questo momento – dichiarò Warburton dopo la sconfitta d’esordio con la Francia di 2 anni fa – Ci deve essere un cambiamento. Da parecchi anni l’Italia non è competitiva. Personalmente penso che ci debba essere un meccanismo di promozione e retrocessione nel Sei Nazioni.”

Parole taglienti arrivate in un momento difficile del rugby italiano, opinioni di cui Warburton si è ufficialmente scusato in diretta TV sul canale della BBC dopo il match di sabato scorso che ha visto Lamaro e compagni mettere in seria difficcoltà la squadra n.1 del ranking mondiale.

“Devo chiedere scusa agli italiani adesso. Li ho criticati pesantemente sulla loro forza, ero ancora dubbioso nonostante la vittoria con l’Australia, ma questo Sei Nazioni conferma che effettivamente stanno progredendo. Lo dimostra come hanno giocato con i 2 migliori team del mondo. Per il Galles andare in trasferta a Roma sarà molto impegnativo, abbiamo molti dubbi su quale siano le nostre migliori opzioni di formazione e credo che l’Italia li aspetterà al varco con il suo stile per un match veramente molto duro.”

Un dietro front che ha il sapore di una piccola grande rivincita in termini di credibilità per la squadra allenata da Kieran Crowley.

Leggi anche: Italia-Irlanda: le reazioni della stampa estera alla partita degli Azzurri

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