La stampa irlandese elogia gli azzurri e ammette di essersela vista brutta sul 27-20, e in Galles la preoccupazione aumenta
Italia-Irlanda: le reazioni della stampa estera alla partita degli Azzurri
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Chi l’avrebbe detto!?
Dopo tre sconfitte, cocedendo per di più sempre il punto di bonus offensivo e subendo finora più mete di tutti, ci ritroviamo ad essere noi soddisfatti, gli stranieri ci elogiano e non si soganno più di mettere in dubbio la nostra presenza al 6N.
Questi ragazzi hanno davvero capovolto il mondo a cui eravamo abituati, creando un autentico paradosso!
Che bello!!!
Ora necessario solo crescere.
Ma da quanti anni non ci sentivamo così bene…? Sto provando sensazioni decisamente nuove
Quando qualcuno diceva “Italia no buona per rugby” probabilmente avrebbe dovuto dire “io no buono per Italia”.
È bastato un allenatore che facesse giocare la squadra secondo le sue capacità e dandogli una mentalità nuova ed ecco che le prestazioni (ed alcuni risultati) si sono viste subito.
Buongiorno@Flaviuz, la lettura è leggermente più comlessa del “è bastatoun allenatore che facesse giocare la squadra secondo le sue capacità…” ecc., ecc, alla base ci devi mettere il lavoro fatto da Aboud (che sta dando i suoi frutti adesso) e l’impostazione iniziata da Conor Q’Shea, forse quando Mallet disse quella frase si riferiva ai giocatori, ma, sicuramente, si adattava, e si adatta ancora, perfettamente, al contesto tecnico/dirigenziale (in senso generale).
E l’unico vero pericolo è che passata questa generazione (le annate 97-02), il sistema non dia più quella continuità che serve per avere non solo qualità ma anche profondità.
Speriamo che Fir e club si diano una mossa per far giocare i ragazzi e ritrovare un po’ di solidità sul territorio.
Probabilmente se Kieran fosse arrivato in quegli anni magari non avrebbe avuto lo stesso successo poiché, come dici te, tecnici e dirigenti non erano all’altezza di darci dei giovani validi.
Però sono anche sicuro che avrebbe fatto meglio di Mallet perché i risultati li ha sempre avuti mentre il sudafricano ha sempre avuto l’aria da scaricabarile e sono altrettanto sicuro che Kieran non sarebbe mai uscito con frasi così infelici (anche se dal retrogusto veritiero).
Mallett l’ho sempre mal sopportato e quella frase la ricordo ancora come un’onta. I successi che ci porterà questa generazione di giocatori serviranno anche a far tacere quelli come lui.
A suo discapito, però, va detto che allora il nostro movimento era veramente in enorme crisi. L’ultima finale del Super 10 (prima del nostro ingresso in Celtic) vide in campo 14 giocatori di formazione italiana su 44, Calvisano e Capitolina avevano rinunciato a partecipare al campionato per questioni economiche e la Lega dei club si era sciolta da meno di un anno. A livello di formazione eravamo ai minimi storici e le nostre under prendevano cinquantelli da chiunque. In nazionale giocavano in media il 50% di giocatori di formazione estera (media esatta, non spannometrica) e non avevamo un’apertura di livello (Masi adattato). Solo un arrogante come Mallett poteva pronunciare quella frase, ma molti, fuori dall’Italia, erano tacitamente d’accordo con lui.
Scusate questa lunga digressione, ma ricordarsi di dove eravamo serve anche ad apprezzare ancor più dove siamo arrivati (e soprattutto dove spero e credo che arriveremo).
Grazie Aboud
Grazie Crowley
Ma soprattutto grazie ragazzi
aggiungi Hro che solo RE I non ha riconosciuto il lavoro di Aboud come ben evidenziato dagli Irlandesi.
Lui se ne è liberato come fosse un pallet qualunque.
Chissa’ come mai gli Irlandesi hanno evidenziato il lavoro degli Irlandesi…
ciao flavio. per me qua ci sono anche molte altre sfacettature, una che non si dice mai, è quella che questi atleti sono così forti perché nelle loro franchigie sono allenati bene!!! perché non è merito di kieran che ha avuto questi atleti proco prima del 6 nazioni ad averli preparati così!
qui dobbiamo riconscere la mano di roselli e suo team e quello di bortolami e suo team.
sempre nel rispetto verso le altrui idee.
Ciao Parvus! No, vecio, scusami ma qua Bortolami e Roselli non c’entrano nulla, se non in modo marginale. Roselli, ad esempio, perché ha avuto l’intuizione di far giocare Capuozzo da estremo, sicuramente ha del merito. Ma per il resto, i giocatori in nazionale danno il 1000%, mentre in franchigia siamo veramente su un livello diverso e molto più basso di rendimento…seppur la Benetton sia molto migliorata in questo, ma le Zebre sono mooolto distanti dal far rendere i propri giocatori al meglio. Questi ragazzi sono stati formati sin dall’inizio bene, si può dire che nelle franchigie stiano facendo una sorta di mantenimento, ma io i grandi meriti li darei a Crowley e al suo gruppo di lavoro, per come sanno gestire i giocatori e farli passare del grigiore alla brillantezza nel poco tempo che hanno a disposizione con loro. Riescono a farli credere in ciò che sembra impossibile.
Stesso discorso vale per le franchigie gallesi, dove gli stessi giocatori passano dalle grandi difficoltà nei club alla resurrezione i nazionale
Assolutamente no maik, questo è il frutto del lavoro delle franchigie.
Kieran ha le indubbie capacità di saper valorizzare gli atleti che vengono da Treviso, da Parma e dalle altre squadre inglesi e francesi dove stanno giocando.
Il mantenimento è un’altra cosa e lo fanno sempre le due franchigie e le squadre inglesi e francesi.
👍👍👍 sempre un caro saluto al bravissimo maik!!!
Ahh poi lo dico ai due carissimi amici flaviuz e maik, vi convincerò perché è così!!!😁😁😁😁😁
Tranquio, come diséa me nona “col tempo matura anca e nespole” 😉
Ma quando xe che se trovemo, fioi? Se siete anche sulla pagina facebook di On Rugby, fatevi riconoscere, che almeno ci scambiamo l’amicizia!
Eh magari Mike, io sono anti social…non ho Facebook o altre robe…
Al massimo ti faccio avere l’amicizia da mia morosa 😅
No no, Flavio, par carità…non rischiamo incidenti diplomatici! Ahahahahah!!
Ma Warbottone ancora parla?
https://www.irishtimes.com/sport/rugby/2023/02/26/tv-view-irelands-crawl-fails-to-put-team-off-their-stride-for-long/
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All that talk last year about South Africa replacing the hopeless Italians in the Six Nations? As Matt Williams put it, over on Virgin Media, “we wanted Italy to get better – but not that much better.”
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Tutti i discorsi dell’anno scorso sul fatto che il Sudafrica avrebbe sostituito gli irrimediabili italiani nel Sei Nazioni? Come ha detto Matt Williams, su Virgin Media, “volevamo che l’Italia migliorasse, ma non così tanto”.
Allacciamoci le cinture, perché questi ragazzi nei prossimi due anni ci porteranno in luoghi mai esplorati.
Speriamo si mantengano in salute, senza grandi infortuni, e con una guida tecnica di alto livello.
Siamo ancora sottili, dobbiamo fare crescere nel tempo la profondità del gruppo di atleti di primissima qualità.
Ho letto anche tanti commenti di tifosi contro la sceneggiata di Casey, che va a sbattere su un Cannone fermo (senza poter scomparire), e l’arbitro che da fallo nonostante dica chiaramente che “Cannone non ha cambiato direzione” – quindi il fallo dove sta?
Il fallo sta nella e, se si fosse chiamato Cannon sarebbe andato tutto bene!
Torno alla discussione Aboud-non Aboud, Accademie sì e no. Come ho già detto varie volte, i conti si faranno alla fine sperando che non siano in profondo rosso. Quello che invece ci tengo a dire è relativo al discorso che facevo in questi giorni sulla coperta corta e sull’allargamento della base. Una nazionale vincente e convincente può portare molti bambini e ragazzi a giocare a rugby e le annate 97/02, come è stato detto, più quelli che ancora non sono pronti, ma poco ci manca, più quelli che riusciranno a mettersi in mostra senza passare da nessun percorso istituzionale (faccio una breve digressione per ricordare le innumerevoli critiche e perculeggiamenti su questo forum quando appariva un asterisco, ora sembra che senza asterisco non si possa più giocare a rugby) tutto questo per dire che abbiamo almeno 8 anni per trovare forze nuove e capaci di giocare un ottimo rugby. Se la nazionale riuscirà ad essere la punta di diamante di un vasto movimento, se la Fir con le franchigie e le squadre di Top 10 remano tutte nella stessa direzione anche attraverso la redistribuzione di giocatori in eccesso, se si riescono a trovare anche un po’ di sponsor che male non fanno, possiamo anche rilassarci un po’ (intendendo noi tifosi) e goderci un’Italia competitiva
concordo fab fab, il problema è di come vengono usati i fondi delle nostre squadre del top 10, non vorrei che si andassero a spendere ingenti somme solo per accappararsi giocatori stranieri.
Ingenti somme?
alla fine però è 20 34 e questo è l’unica cosa che conta
E quindi? A 8 minuti dalla fine eravamo sotto di una meta trasformata, a volte un episodio può cambiare tutto. Ma continuate a fissarvi sul risultato…d’altronde abbiamo giocato contro il Tagikistan…no?
Matt Williams (Irish Time) dovrebbe scrivere da sobrio