La maglia dei Barbarians di Gareth Edwards venduta all’asta per 240.000 sterline

Si tratta del più alto prezzo mai pagato per una maglia da rugby

La maglia dei Barbarians di Gareth Edwards venduta all'asta per 240.000 sterline

La maglia dei Barbarians di Gareth Edwards venduta all’asta per 240.000 sterline

“La maglia indossata dal più grande di sempre, che ha segnato la meta più bella di sempre nella partita più bella di sempre.”

Così il battitore d’asta Ben Rogers Jones ha annunciato la vendita della maglia dei Barbarians indossata dal mediano di mischia gallese Gareth Edwards nel celebre incontro del 1973 contro gli All Blacks, la gara di quella meta.

Ci sono volute 240mila sterline (oltre 270mila euro) per portarsi a casa quello che è probabilmente il più pregiato pezzo di memorabilia a tema ovale che si sia mai visto, e che infatti ha battuto ogni precedente record di vendita per una maglia da rugby.

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Prima dell’asta il valore della maglia era stato indicato tra le 180mila e le 200mila sterline, già così superiore alla precedente asta record che aveva visto la maglia degli All Blacks del 1905 indossata da Dave Gallaher, uno degli Originals, la prima nazionale neozelandese a venire in tour in Europa, venduta per 180mila sterline.

L’asta ha avuto luogo a Llandough, cittadina della contea di Glamorgan, all’estremo sud del Galles. Prima di essere messa in vendita, la maglia era stata tenuta in una scatola sotto un tavolo da biliardo dai figli di Gareth Edwards, Rhys e Owen.

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Gareth Edwards oggi ha 75 anni ed è considerato uno dei più grandi giocatori di rugby della storia, in particolare del rugby pre-professionistico, mediano di mischia di una delle squadre più divertenti di sempre, il Galles degli Anni Settanta. Oltre a vestire la maglia della sua nazionale, ha vestito con eguale successo quella dei British & Irish Lions e dei Barbarians.

Fu con quest’ultima che il 27 gennaio del 1973 scese in campo contro gli All Blacks all’Arms Park di Cardiff e segnò quella che viene ricordata come la meta più bella di sempre, un concerto corale di voci che portò i Baabaas a segnare risalendo tutto il campo con una spettacolare azione alla mano.

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