Chi è Ange Capuozzo, la nuova stella dell’Italrugby

Da dove viene il giocatore che ha fatto impazzire i tifosi azzurri

Ange Capuozzo, nazionale italiana rugby - ruolo, altezza, peso e carreira

Chi è Ange Capuozzo, la nuova stella dell’Italrugby- ph. Sebastiano Pessina

Nel giro di un anno, il nome di Ange Capuozzo è diventato familiare anche a chi non segue quotidianamente il rugby e le sue vicende. L’estremo azzurro classe 1999 ha conquistato la ribalta grazie a due prestazioni mostruose all’esordio al Sei Nazioni, prima con due mete contro la Scozia, poi con la giocata che ha permesso all’Italia di battere il Galles e di tornare a vincere nel torneo di rugby più antico del mondo dopo 7 anni.

La storia di Ange Capuozzo

La storia di Ange Capuozzo comincia da lontano. Nato a Grenoble il 30 aprile 1999 ma di origini italiane per via del nonno, campano ed emigrato in Francia durante la seconda guerra mondiale, Capuozzo ha sempre fortemente voluto la maglia della nazionale italiana: l’occasione di proporsi arrivò quando l’Italia under 20 – allora guidata da Fabio Roselli, oggi allenatore delle Zebre – organizzò proprio a Grenoble un’amichevole contro la squadra di casa. Fu lì che Ange disse ai dirigenti italiani di avere sangue italiano e di voler vestire l’azzurro, come raccontato da lui stesso a OnRugby tempo fa.

Detto-fatto, Fabio Roselli lo chiama per i Mondiali under 20 del 2019 in Argentina. Prima gli cambia ruolo, spostandolo da mediano di mischia ad estremo/ala, poi lo lancia contro l’Inghilterra e lui ripaga con una prestazione che per poco non permette agli Azzurrini di sfiorare il colpaccio (che arriverà poi 3 anni dopo, a Monigo). Del resto, in quella squadra c’erano tanti giocatori che oggi conosciamo bene: da Paolo Garbisi ad Alessandro Fusco, da Federico Mori a Jacopo Trulla, oltre a Gianmarco Lucchesi che saltò quella trasferta per infortunio.

Il nome di Capuozzo comincia a girare nell’ambiente, ma i tempi non sono ancora maturi: nel frattempo in ProD2 è sempre protagonista con la maglia di Grenoble, e per poco non sfiora una clamorosa promozione in Top 14 proprio con il suo club nel 2020/2021, grazie anche alle sue 10 mete in 21 partite.

Proprio nell’autunno del 2021 arriva la prima chiamata: Alessandro Troncon lo schiera con l’Italia A, ed è chiaro che ormai sia solo questione di tempo. Nel 2022 infatti Kieran Crowley lo convoca per il Sei Nazioni.

Nelle prime due partite è convocato con il gruppo come “24esimo”, prima riserva. Un piccolo infortunio al dito gli fa saltare la sfortunata trasferta di Dublino contro l’Irlanda, quando l’Italia rimase in 13 dopo 20 minuti, ma contro la Scozia è finalmente in lista gara, in panchina con il numero 23. La partita nel secondo tempo si mette male, Crowley lo lancia e lui lo ripaga con una doppietta che rende meno amaro il punteggio finale (33-22 per la Scozia) e fa capire che questo ragazzo può dire la sua anche a livello internazionale, nonostante i soli 71 kg.

Leggi anche: la scheda biografica con altezza,peso, ruolo e carriera di Ange Capuozzo 

Contro il Galles la sua partita non è facile. Il match è tirato, punto a punto, e di palloni giocabili ne arrivano pochi. Ange Capuozzo è attivo soprattutto in difesa, con un paio di placcaggi importanti, poi dà il via alla clamorosa azione del soprasso azzurro, sul punteggio di 14-15, giocando per Ioane un pallone rischiosissimo nella propria area di meta. A 10 minuti dalla fine Josh Adams si inventa la meta del 21-15, e sembra davvero finita. A un minuto dalla fine, però, Capuozzo parte dalla propria metà campo, fa fare a Faletau e Adams la figura dei birilli, mette a sedere Hardy e serve a Padovani un pallone che è solo da schiacciare in meta: sorpasso, 21-22 e Italia che espugna Cardiff per la prima volta nella sua storia.

A quel punto, il fenomeno Capuozzo esplode. Lo Stade Toulousain lo blinda e lo porta in Top 14, vincendo la concorrenza di tante altre squadre che avevano messo gli occhi su di lui, e Crowley da quel momento non lo toglierà più. È decisivo nell’altra storica vittoria del 2022 azzurro, quella contro l’Australia, con una doppietta, poi segna la meta del momentaneo vantaggio contro il Sudafrica, e alla fine di quest’annata strepitosa vince il premio della federazione internazionale per Breakthrough Player of the Year, la rivelazione dell’anno.

Leggi anche: World Rugby Awards 2022: Ange Capuozzo premiato “Rivelazione dell’anno”

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