L’ala azzurra bruciò O’Driscoll, Rob e David Kearney prima di volare in mezzo ai pali
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Che potenziale che aveva sto giocatore (tra l’altro espresso più volte, partendo dal suo esordio con meta in Sudafrica se ricordo bene). Poi tornato da Glasgow si è visto sempre meno, un gran peccato
Bella meta che però rimase l’unica come spesso accadeva a quei tempi quando uscivamo dalle partite sempre troppo presto.
Forse in un Italia come quella odierna il Sarto di quel periodo sarebbe stato un elemento importante. Fa piacere rivedere anche il nome del mio concittadino Derbyshire, con il quale condivido anche il giorno del compleanno (anche se io ho iniziato a festeggiarlo secoli prima 🤣)
Un’Italia con l’apostrofo
Il primo Sei Nazioni di Michele Campagnaro 🙂 con le due mete al Galles! Lui e Sarto erano in forma smagliante al tempo!
Peccato per Sarto! A Glasgow stava facendo benissimo, poi l’infortunio alla spalla proprio prima del sei nazioni 2018 (dove andammo con Benvenuti ala, che aveva giocato bene, ma è più un centro)
Il rimpianto è sempre aver potuto schierare solo una forse due volte il trio Morisi Campagnaro Sarto
Il problema è sempre stato avere giocatori di qualità contati. Oggi abbiamo una scelta più ampia rispetto al passato
Concordo questa è una buona chiave di lettura. Di fatto non c’era neanche tutta questa “lotta” per entrare nei 23
Bella asfaltata alla fine. Di sicuro un giocatore gestito male…ma quanti anni aveva BOD?
Già 35, all’epoca
Un giocatore che SI E’ gestito male.. non basta avere il fisico del giocatore, con la spocchia si arriva fino a un certo punto poi o sei professionista o il talento non basta