Galles: George North sarà al Sei Nazioni nonostante il colpo in faccia e l’operazione

Il centro gallese dovrebbe recuperare in tempo per la sfida contro l’Irlanda del 4 febbraio, e soprattutto stavolta non ha avuto problemi di concussion

Galles: George North sarà al Sei Nazioni nonostante il colpo in faccia e l'operazione (ph. Sebastiano Pessina)

Galles: George North sarà al Sei Nazioni nonostante il colpo in faccia e l’operazione (ph. Sebastiano Pessina)

Una notizia importante per il Galles, in un periodo in cui di buone novelle ce ne sono poche: George North, nonostante l’infortunio allo zigomo che lo ha costretto ad un piccolo intervento chirurgico, potrà essere disponibile per il prossimo Sei Nazioni.

Il centro gallese si è infortunato nella sfida di Champions contro Leicester sabato scorso, uscendo all’intervallo, ma il tecnico degli Ospreys Toby Booth ha dato segnali incoraggianti in vista della sua ripresa: i tempi di recupero dovrebbero attestarsi sulle 3 settimane, in tempo quindi per la prima partita del Galles al Sei Nazioni 2022, il 4 febbraio contro l’Irlanda.

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North, 109 caps con la nazionale gallese, è parte integrante del piano di rinascita di Warren Gatland, tornato alla guida del Galles dopo la fallimentare gestione Pivac: “Un infortunio al viso è sempre una preoccupazione, ma va tutto bene, dovrebbe risolversi in circa 3 settimane. L’ho incontrato e ha un luccicante occhio nero” dice ridendo il tecnico Booth a RugbyPass, e poi aggiunge: “Al di là dell’infortunio, è contento e si sente bene”.

Più che per l’infortunio in sé, la preoccupazione riguarda la recidività dei colpi al viso e in testa ricevuti da George North. Nel 2017 aveva saltato buona parte della stagione per una concussion subita contro l’Inghilterra, e nel 2018 il suo Sei Nazioni finì con un’altra commozione cerebrale occorsagli contro la Scozia, e nel 2019 a causa dei tanti colpi alla testa fu costretto a fermarsi per un po’.

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Il fatto che il colpo ricevuto al viso non abbia portato conseguenze a livello di concussion almeno stavolta, rappresenta una bella notizia e un bel sospiro di sollievo, prima di tutto per la salute del giocatore, e poi per la nazionale gallese.

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