Challenge Cup, Benetton: non tutte le sconfitte sono uguali

In continuità con Connacht, i Leoni stanno lentamente progredendo nelle prestazioni lontano da Treviso

COMMENTI DEI LETTORI
  1. tifoso ignorante 10 Dicembre 2022, 08:51

    Mi domando che raccomandazioni ha Bortolami se gli si da tutto questo tempo per ottenere qualcosa, mentre Crowley è stato segato dopo una stagione negativa.

    • madmax 10 Dicembre 2022, 09:57

      Ci sono figli e figliastri. I figli hanno sempre bazzicato nell’ambiente. Di provata fiducia e fedeltà.

  2. rugbymalato 10 Dicembre 2022, 09:47

    Mah, io sinceramente ho visto una squadra titolare piena di nazionali perdere contro una seconda squadra fatta x lo più di sconosciuti….una squadra che ha dominato e perso! A me ha fatto più male questa partita di connacth

  3. berton gianni 10 Dicembre 2022, 09:57

    Dai, un po’ di sano ottimismo.
    Ci sono progressi.
    Ho piena fiducia e totale certezza che i nostri nipotini godranno di persona nel constatare questi progressi.

  4. Flaviuz 10 Dicembre 2022, 10:29

    Mi permetto umilmente di dissentire da questa scarna analisi.
    Pongo due quesiti: se lo Stade avesse avuto la formazione titolare, sarebbe finita come le trasferte antecedenti a Connacht?
    Se (probabilmente) si, non staremmo ora facendo un analisi completamente diversa e che rispecchi più la realtà?

    • ginomonza 10 Dicembre 2022, 11:14

      Buon per te che la chiami analisi!
      Non potendo usare parolacce passo e chiudo(parolacce non contro di te ovviamente)

  5. Ventu 10 Dicembre 2022, 10:54

    Provo a commentare a mente fredda. Abbiamo visto delle buone linee d’attacco da parte di TV. C’è un buon gioco coi 3/4, manca un po’ di sintonia tra di loro(come è possibile??) e manca un pochino di coordinazione col regista, che sia A.Garbisi o Umaga. In prima linea Lucchesi e Ferrari sono una bomba, Cannoncino ha bisogno di riposo, sembrava un po’ troppo frustrato dal non riuscire a giocare al 100%.
    Tutto sommato è una sconfitta molto irritante ma i cui problemi principali sono facilmente risolvibili.
    Contro Bayonne vinciamo. Forza ragazzi!

  6. johnny 10 Dicembre 2022, 10:55

    Questo articolo mi sembra un’arrampicata sugli specchi, e fa più male che bene alla squadra perché tende ad attribuire meriti laddove invece ci sono gravi deficit da spartire equamente fra squadra e staff. Se si trova del buono anche nelle sconfitte come queste ( per non parlare delle mezze vittorie, delle sconfitte onorevoli, del poteva andare peggio,,,,) la mentalità perdente diventerà come una camicia di forza condannando la Benetton e il rugby italiano ad un perpetuo ruolo di insignificanza.

  7. mikefava 10 Dicembre 2022, 16:17

    Si cerca di difendere l’indifendibile. A me spiace e tanto, perché come tanti qui dentro tengo alla Benetton e ci tengo che dimostri il suo valore sul campo. Però possiamo trovare tutte le giustificazioni del mondo, una squadra che per almeno metà compone o ha composto la nazionale italiana di rugby, può e deve fare di più. Ieri a Parigi non c’era una seconda squadra in campo, non c’erano giocatori appena rientrati, l’avversario non era irresistibile…eppure è stata una sconfitta. Poi ci si attacca ai singoli “Eh ma se ci fosse stato Duvenage…” “Eh ma se ci fosse stato Rhyno Smith…”…quante volte questi giocatori ci sono stati e non è cambiato nulla? Treviso schierava la terza linea titolare dell’Italia, la prima linea titolare dell’Italia meno Fischetti ma più Tetaz Chaparro, pilone titolare dell’Argentina, una seconda linea di peso…le battaglie si vincono davanti? Sì…ma dietro? C’è sempre qualcosa che non funziona…e “ci dobbiamo lavorare”. Per me il problema è che Bortolami è sopravvalutato e non in grado di gestire un gruppo dotato come quello che si ritrova. Crowley sarà stato non perfetto, ma tra Treviso e nazionale i risultati concreti li ha portati…eccome.

    • Fabfab 10 Dicembre 2022, 17:03

      Posso essere d’accordo con te per quanto riguarda il plan game, visto che la Benetton era superiore nelle fasi statiche, però stiamo parlando, come hai detto, di nazionali italiani e argentini e di giocatori di livello internazionale come Watson e Umaga. Se, nonostante le vittorie su Samoa e Australia non hanno ancora acquisito la consapevolezza delle proprie possibilità commettendo errori banali e di frenesia non so quanto possa essere responsabilità dell’allenatore e quanto dei giocatori. A meno che Crowley non sia un grandissimo motivatore (e tutto mi sembra fuori che questo). È stata una partita con almeno 6 episodi in cui ha sempre sbagliato la Benetton con i singoli giocatori: ultimi passaggi sbagliati, calcio alla dove va va di Riera, una pessima ricezione aerea e un tentativo di contrattacco di Albornoz dalla propria area di meta a 4 minuti dalla fine quando avrebbe potuto annullare, calciare corto dai 22 e provare a recuperare la palla.

      • Flaviuz 10 Dicembre 2022, 20:03

        Hai detto tutto, aggiungerei all’ultimo punto che la sciocchezza ci è costata il punto di bonus.
        Mike mi accodo alla mediocrità di Bortolami (sempre dal basso della mia ignoranza): è inutile, non abbiamo allenatori italiani buoni e continuo a guardare con invidia le società scozzesi, le quali (senza spendere troppo) ne hanno coi controfiocchi ed addirittura alcuni vanno ad allenare anche la nazionale (alla Crowley, fatalità).
        Spiace dirlo ma temo che per svoltare davvero, la società debba prendere allenatore e staff stranieri e lasciare l’attuale a farsi le ossa alle Zebre.
        Francese, inglese, irlandese (magari), neozelandese che sia.

        • mikefava 11 Dicembre 2022, 01:04

          Ecco, Flaviuz, io mi chiedo se Bortolami si ponga qualche domanda…del tipo: “Come mai in nazionale i miei giocatori vanno alla grande e con me no?” o “Sarò mica forse io che non so farli giocare?”…ma credo sia così pieno di sé da dare per scontato di star facendo un buon lavoro, quando è chiaro che non sia così. Con il materiale umano che ha a disposizione, non dico che dovrebbe vincerle tutte, ma quelle come l’ultima almeno…porcaputtana sì. E’ giusto puntare anche sui propri connazionali, per carità, però 5 anni da assistente non so se possano bastare…specie per prendere in mano una franchigia che milita nel campionato celtico, in cui recentemente sono entrate, stavolta stabilmente, squadre sudafricane che hanno alzato il livello…senza essere passati dalla guida di una squadra almeno di Top10 o anche squadre estere di categorie minori. Ripeto ciò che dissi tempo fa: non basta essere stato un seconda linea di valore per guidare una squadra di livello al risultato.

  8. mikefava 10 Dicembre 2022, 17:42

    Appunto, Fabfab…c’è da chiedersi: perché queste minchiate non le fanno in nazionale o in misura molto minore? Motivazioni superiori? Forse…fatto sta che non parlo nemmeno solo degli italiani, anche Gallo, per fare un esempio, sembra un altro pianeta quando gioca per l’Argentina e lo stesso Tetaz Chaparro. Quindi a me dà l’idea che non siano forti e poi diventino improvvisamente dei brocchi…mi fa pensare il discorso di Morisi post Italia-Australia, dove affermava che in Italia non c’era un metodo di allenamento efficace…non a caso uno dei pochi a riuscire in qualcosa in Italia è stato Crowley.

  9. Fabfab 10 Dicembre 2022, 18:17

    Certo. È difficile stabilire delle certezze. Il problema secondo me è soprattutto mentale e c’è da capire il perché

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