Italia-Sudafrica: le pagelle degli Azzurri

I giudizi sulle prestazioni degli Azzurri in Italia-Sudafrica, ultima gara delle Autumn Nations Series della Nazionale, finita 21-63

Le pagelle di Italia-Sudafrica – ph. Sebastiano Pessina

L’Italia ha chiuso le proprie Autumn Nations Series con una sconfitta pesante per 21-63 contro i campioni del mondo del Sudafrica.

A un buon primo tempo l’Italia ha fatto seguire un tracollo nella ripresa, consentendo agli ospiti di prendere il largo.

Il risultato di Genova non mette in ombra i precedenti successi e ha comunque lasciato intravedere aspetti positivi da portare nel prossimo futuro di questa nazionale.

Le pagelle di Italia-Sudafrica

Ange Capuozzo 7 – L’estremo azzurro si conferma un vero e proprio talismano per la squadra di Kieran Crowley. Anche se con qualche errorino in più rispetto al consueto, Capuozzo spicca per la propria pericolosità e più di una volta ci mette una pezza. Finisce come giocatore con più palloni portati per l’Italia (10) e 4 difensori battuti. E segna sempre lui.

Pierre Bruno 5,5 – Sbaglia completamente i tempi della salita sulla prima meta sudafricana, facendosi catturare dalla voglia di andare a prendere l’avversario. Dalla sua parte spadroneggia Kurt-Lee Arendse, mentre Bruno pecca in fase difensiva e, per contro, non ha molte occasioni di mettere in mostra la parte migliore del suo repertorio. Mezzo voto in più come in bocca al lupo alla futura vita matrimoniale dopo la dichiarazione a fine partita.

Juan Ignacio Brex 5,5 – Nel primo tempo è l’ancora di salvezza a cui si appiglia la difesa dell’Italia. Falcia Springboks a destra e a sinistra, poi lentamente affonda insieme alla squadra.

Luca Morisi 5 – Realizza una prestazione simile a quella del compagno in mezzo al campo, un po’ più opaca dal punto di vista offensivo. I sudafricani muovono il pallone da una parte all’altra del campo e lui si arrabatta come può, soffrendo sempre di più col passare dei minuti. Cruciale l’errore, condiviso con Ioane, sul calcio di rinvio dove segna Cheslin Kolbe.

Monty Ioane 5 – Va a cercarsi il lavoro, ma poche volte riesce a essere pericoloso in fase offensiva, gli Springboks sanno che è uno dei giocatori più pericolosi. Nella prima parte del match cade un po’ nella frenesia che caratterizza i primi minuti dell’Italia

Tommaso Allan 5 – Scelte tattiche non sempre felici, con molta volontà di sorprendere l’avversario anche partendo dalla propria zona rossa. L’utilizzo del piede è troppo spesso una restituzione dell’ovale all’avversario invece che un tentativo di ribaltare la pressione e l’Italia ne soffre.

Stephen Varney 5 – Riesce a mantenere un buon ritmo di distribuzione dell’ovale in attacco. Peccato che dalla mezz’ora in poi l’Italia di pallone ne veda molto poco.

Leggi anche: Italia, Crowley: “Da queste partite c’è tanto da imparare. Il turnover? Rifarei le stesse scelte”Italia, Crowley: “Da queste partite c’è tanto da imparare. Il turnover? Rifarei le stesse scelte”

Lorenzo Cannone 6 – Ancora una volta uno dei migliori interpreti. Ottimo al breakdown con due turnover forzati, assaggia la consistenza del pacchetto sudafricano faticando più che nelle altre partite a mettere la squadra sul piede avanzante.

Michele Lamaro 5,5 – Splendido gesto tecnico sulla meta di Capuozzo, accarezzando il pallone come può su un passaggio non perfetto e con la pressione addosso. Poi ci mette le spalle placcando, ma viene inghiottito dalla marea sudafricana con tutto il pacchetto di mischia.

Sebastian Negri 4,5 – Dovrebbe mettere il fisico a reggere l’impatto dei sudafricani, i quali però hanno invece intenzione di fargli correre la maratona in giro per il campo. Manca un po’ d’atletismo per una partita giocata su questi ritmi forsennati.

Federico Ruzza 5 – La partita più incolore di un bel novembre internazionale. La regia della rimessa laterale è ancora molto buona, ma è poco presente nel gioco offensivo e commette qualche errore.

Niccolò Cannone 6 – Si esalta nella battaglia a ritmi vertiginosi, chiudendo con 16 placcaggi e 7 palloni portati.

Pietro Ceccarelli 4,5 – Soffre in mischia chiusa e questo si riflette in un contributo modesto nel resto delle situazioni di gioco.

Giacomo Nicotera 4 – Nella prima parte dell’incontro commette diversi errori sia al lancio sia a livello disciplinare. Non un bel pomeriggio per lui.

Danilo Fischetti 4,5 – Del trio di prima linea è come di consueto il più vivace in giro per il campo, ma in chiusa viene messo sotto da Frans Malherbe (non è il primo e non sarà l’ultimo a pagare dazio al 3 sudafricano).

Gianmarco Lucchesi 5,5 – Dà tutto quello che ha in una situazione dove la nave sta chiaramente affondando. 10 placcaggi in 40 minuti.

Ivan Nemer 4,5 – Soffre in tutte le situazione di gioco, prima tra tutte la mischia ordinata. Travolto dalla controparte sudafricana.

Simone Ferrari 6 – Per poco non segna una meta che non avrebbe fatto altro che sottolineare una prestazione positiva partendo dalla panchina, uno dei pochi giocatori entrati e capaci di farsi notare in positivo per l’Italia.

David Sisi sv – Solo 13 minuti mentre il Sudafrica dilaga.

Manuel Zuliani 4,5 – Era legittimo attendersi di più in una partita potenzialmente perfetta per le sue caratteristiche di distributore di legnate a tutto campo , invece rimane anonimo.

Alessandro Garbisi 5 – Ne esce senza particolari macchie, anche se la sua partita non può definirsi positiva.

Edoardo Padovani sv – Niente di grave dopo il colpo alla testa che lo costringe a uscire, ed è l’importante.

Tommaso Menoncello 5 – Ci mette qualche robusta carica delle sue, toccando ben 6 palloni in 30 minuti. Commette però anche qualche errore.

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