Lo svela una ricerca della Rugby Players Association, finalizzata a ridurre il carico degli infortuni
Il numero di partite ideali per un giocatore di rugby? Non più di 30 in una stagione
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Ma non erano 20 quelle che voleva mettere la federazione inglese come limite?
No, mi pare che prima il limite fosse 32, poi abbassato a 30 un paio di anni fa. Che poi comunque già con la nazionale se uno è titolare quasi inamovibile (comunque fisso nei 23) se ne vanno almeno 9-10 all’anno.
Alla fine più che le partite vale il minutaggio (che era quello che faceva la RFU) e il ruolo (30 partite da ala non è proprio la stessa cosa che seconda linea…)
Se poi fossero Francia sud Africa della settimana scorsa, l’ideale sarebbe una l’anno.
Minutaggio, compresi gli allenamenti, sembrerebbe più preciso
Ci sono alcuni giochi da tavolo di strategia o di altro genere, dive, all’inizio devi predisporre un setup con un massimo di punti da distribuire tra varie azioni o caratteristiche possibili. Magari le azioni sono 8 e tu hai 10 punti da distribuire tra tutte e 8. E quindi ne metterai di più dove ti senti forte (o debole) e alcune avranno 0 punti. Se le 30 giornate massime per giocatore venissero regolamentate con obbligo, club e nazionali si dovrebbero trovare d’accordo a inizio anno, in base al calendario, a distribuire le presenze dei giocatori. Quindi in alcune partite verrebbero risparmiati, in altre, invece, regolarmente utilizzati. Che poi è un po’ quello che fanno con Sexton in Irlanda. Questo comporterebbe molti vantaggi: i giocatori non sarebbero spremuti, molti altri farebbero minutaggio ed esperienza. E così facendo forse i risultati delle partite sarebbero meno scontati