Il coach dei veneti non va per il sottile dicendosi deluso da alcuni comportamenti dei suoi giocatori
Benetton Rugby, Marco Bortolami: “Siamo in calo, ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità”
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Challenge Cup: la formazione del Benetton Rugby per la sfida al Gloucester
Negri, Lamaro e Halafihi in terza linea, Menoncello e Brex al centro e una panchina "pesante"
Marco Bortolami: “Giocare contro Gloucester per me sarà speciale. Siamo pronti per la partita”
A parlare è il tecnico dei veneti che in passato è stato giocatore degli inglesi
Gloucester-Benetton, il DG Pavanello:” Sono gli avanti a dover dimostrare di essere superiori”
Il dirigente dei biancoverdi ha sottolineato quale sarà la chiave del match
Benetton Rugby, Michele Lamaro: “Vogliamo attaccare Gloucester. In attacco dovremo essere cinici”
Il capitano carica i suoi in vista della semifinale di sabato contro gli inglesi
Benetton, Albornoz: “A Gloucester per cancellare la delusione dell’anno scorso e far gioire i tifosi”
Il numero 10 non è soddisfatto dal risultato con Ulster nonostante i due bonus, arrivati anche grazie a lui
Cominciando da lui per primo.
negli ultimi tre scontri diretti con Edimburgo Bulls e Glasgow presi 134 punti e segnati 30.
Mai in partita nelle due trasferte scozzesi, se la sono giocata la settimana scorsa con i sudafricani per 60 minuti per poi farsi ridicolizzare…
Si prospetta il bis della stagione scorsa… anche se dessero persa a tavolino la trasferta sudafricana a Glasgow, la vedo dura far meglio di loro…
non sono mai stato pro Gavazzi, ma il minuto di silenzio a ricordo penso che fosse stato doveroso da parte della franchigia italiana. All’estero ricordano anche il giardiniere , e noi scordiamo un presidente della nostra federazione in carica fino all’anno scorso…le partite si perdono anche in questo modo oltre che sul campo…partita di ieri nessun commento visto che ha giocato solo una squadra
Il minuto di silenzio non lo decide una squadra, la squadra lo può chiedere ma è l’organizzazione a poi metterlo in pratica.
Non so se Benetton lo ha chiesto, ma in ogni caso figura pessima da parte dell’URC.
Parole che ci stanno dal suo punto di vista.
1)Piano di gioco inesistente o non pervenuto. Non abbiato retto in nessun set piece , senza idee in attacco e questa volta anche difesa, forma atletica imbarazzante. Manca una programmazzione, turn over che non servono a nessuno, sbagliata gestione della rosa. Qualche cosa di buono si era visto ma a sto punto mi chiedo quanto fosse bagaglio nostro e quanto avvio sottotono dei nostri avversari.
2) capitolo giocatori. C’erano giocatori veri in campo e con esperienza internazionale (Steyn, Negri, Chaparro, Duvenage, Zani, Zanon, R Smith, Gallo, Wegner, Lazzaroni, Pasquali, Watson) e giovani che dovrebbero avere il sangue agli occhi ad ogni allacciata di scarpe( Da re, Garbisi, Riera, Izekor). TUTTI sono sembrati da basso Top 10 senza un minimo di foga agonistica. La squadra per fare bene c’era. Manca la voglia, cattiveria, mentalità. Uno spettacolo INDECENTE per una partita di rugby, per l’URC, per il rugby italiano. Se questo deve essere l’andazzo a Treviso..beh ci siamo capiti con gli stracritici delle Zebre, che ancora queste figure non le hanno fatte in questa stagione.
3) Dirigenza veramente impalpabile. Dici che hai 60 giocatori ma molti non sono al livello (cosa li hai presi a fare? lo dici anche? meglio i permit a sto punto che almeno hanno della voglia di emergere). Ti lamenti dei nazionali (14 non 100.000) quando hai dovuto giocare UNA partita senza di loro, oh my che cosa impossibile da gestire, siamo delle vittime e ribadiamolo ad ogni occasione.
Dai va la..zitti in ritiro e a lavorare. Si puo lottare e perdere, arrivare di nuovo 3 ultimi ma cosi no , altre 2 partite di questo calibro e mi aspetto dei licenziamenti. Non avete la testa libera e sentite la pressione, fatti vostri, ve la siete andata a cercare. TUTTI, staff, dirigenza e giocatori.
1) Le analisi finiscono sempre per ripetere le stesse cose: bisogna fare meno errori, bisogna “gestire” meglio le situazioni ecc.ecc. Ma questo è un modo innaturale, freddo, astratto, e in fin dei conti rinunciatario di pensare uno sport di squadra. Prima deve venire il gusto per il gioco, per il gioco d’assieme, la voglia di costruire e anche – vivaddio! – di rischiare qualcosa. Senza questo presupposto, questa attitudine mentale, manca l’entusiasmo e si gioca invece con la zavorra di riserve mentali. Si fanno le cose a metà. L’attenzione, la gestione vengono dopo, dopo che questa base hai costruito. In attacco di gioco vero, manovrato, un minimo arioso, nel Benetton da anni non se ne vede quasi nulla. 2) Una rosa di 60-70 giocatori è un’assurdità per una squadra che durante la stagione giocherà tra Urc e Challenge al massimo 23-24 partite. Il club o la franchigia diventa un burocratico ufficio di collocamento o un centro per l’impiego, non una “squadra”. Nonostante gli impegni della nazionale e gli infortuni la buona parte di questi giocatori finirà per intristirsi in tribuna ed ad ammuffire nei campi di allenamento con qualche ora di minutaggio in tutta la stagione. Se poi manca pure una rotazione moderata ma continua dei giocatori, tutto ciò è pure matematicamente assicurato. ‘E’ la storia della botte piena e della moglie ubriaca…
È doveroso attendere un 24 ore prima di commentare la catastrofe sportiva di ieri, per non dire particolari stupidaggini.
Ma le dichiarazione del capo allenatore solleticano subito una battuta : se unica ( unica) opzione anche quest’ anno è Duvenage che calcia ( male) da dietro la mischia , è da chiedere resoconto di ciò a chi se non al capo allenatore ?
Onestamente non saprei a chi altro.
Il cammino per il Valhalla prosegue lineare.
…il Valhalla é il paradiso per gli eroi, forse meglio scegliere un girone dantesco…
“Siamo in calo”…non è che per tre partite fatte benino, eh, non straordinarie, allora eravamo in crescita…è ora di farsi un esame di coscienza e di prendersi qualche responsabilità, caro Bortolami.
Ciao maik e ciao a tutti, se tocchiamo l’allenatore per me sbagliamo, in campo ci vanno i giocatori.
Mi fermo qua.
Meglio che mi fermo qua.
Le spiegazioni del tipo “in campo ci vanno i giocatori” – nel rugby ma anche nel calcio, per esempio, o in altri sport di squadra – non mi hanno mai convinto e a dirla tutta secondo me non hanno alcun fondamento. Non fosse altro perché i giocatori di un certo livello non hanno alcun interesse, a cominciare da quello puramente e bassamente finanziario, a non impegnarsi e a non “mettercela tutta”. Perché dovrebbero farlo? Mi si dica una ragione plausibile. La storia degli sport di squadra dimostra ogni giorno – per così dire – che per una ragione o per l’altra – tecnica o psicologica – le squadre possono trasformarsi da un momento all’altro e passare dall’essere molli e depresse in campo all’essere coese e intraprendenti. Qualcosa scatta, a livello di gioco, che poi si trasmette a livello psicologico.
Ah quindi tu allenatore, che li vedi in campo tutti i giorni, non hai alcuna responsabilità? Scusame Parvus, ma qua non concordo per nulla con te.
Se quello di ieri era “il coltello tra i denti” allora io sono astemio.
Arrivare alla settima di campionato con a tallonatore un Zani fuori forma e con un Arroyo debuttante a sti livelli è da dilettanti. Ci sono giocatori non di primo pelo che non sono a livello e si vede.
Ma sempre somo solo i giocatori che vanno in campo.
Bortolami fa quello che può.
Sono i giocatori che dopo vanno in campo.
Parvus per come la vedo io qui la responsabilità ce l’hanno tutti e forse anche noi tifosi…mi spiego.
La società nelle persone di Zatta e Pava insieme alla Fir hanno concordato sul fatto di avere una rosa molto numerosa ma i numeri sono numeri la qualità è altra cosa e questo lo si sapeva da ben prima dell’ inizio.
Gestione dei turnover secondo il mio modesto parere a volte troppo netta.
Sempre nella gestione, come fai a presentarti a Glasgow con Zani in quella forma ed un debuttante in panca? Els non è infortunato da 2 settimane!!! Mi dirai eh ma hanno preso Siua…troppo tardi dico io.
Dov’è finito il multifase??
Masi tutto bene? McRae sulla difesa non ha nulla da dire? Infine fossi in Ongaro sbatterei i pugni con certi uomini li davanti dai!
Ci sono dei giocatori tra avanti e trequarti che non rendono e i nomi non serve che li faccia qui…le partite se si gurdano ce lo dicono.
E poi l’atteggiamento generale, dalle dichiarazioni pre e post partita a volte davvero stucchevoli agl’atteggiamenti in campo. Ieri il linguaggio del corpo era da perdenti perchè ci può anche stare perdere in Scozia ma essere così molli senza orgoglio…senza “garra” io personalmente non riesco ad accettarlo.
Probabilmente anche noi come tifosi dovremo smettere di pensare che Treviso sia quella che non è per 3 partite vinte. Utima cosa, gli stranieri devono fare la differenza e non essere un riempitivo per la rosa
Carissimo fal,si si posso anche condividere tutto quello che tu dici, ma se ti va molo in campo come un caco, no se porta a casa a partia….
No va in campo bortolami ma i zogadori…., daiii…..
Come quando l’italia perdeva e tutti adosso al commissario tecnico di turno.
Senza capire che non abbiamo mai avuto buoni giocatori, tolti i mostri come.i fratelli cuttita, giovanelli, franchino, ecc….
È anche chiaro, caro Parvus, che la media dei giocatori Benetton sia composta da giocatori di livello medio-basso…ma secondo me l’atteggiamento di Bortolami, tipico del rugby italiano, è pensare di essere meglio di ciò che si è. Salvo poi prenderla sui denti.
Si licenziano persone come Bradley e Crowley convinti che si possa fare meglio poi arrivano ste mazzate e vabe autocritica mai, in FIR cascano sempre in piedi.
Certo. In campo ci vanno i giocatori. I giocatori hanno un capo allenatore, uno staff, una dirigenza e un presidente che li seguoino e impartiscono loro le direttive. Quindi, ognuno deve prendersi le proprie responsabilita`. E gestire, purtroppo in corsa, questa situazione che, comunque, tende periodicamente a ripetersi. Con il rischio, neanche troppo velato, che a fine stagione lascino i migliori (Rhino Smith, Ruzza, Albornoz e pochissimi alttri) per altri lidi dove le loro capacita’ siano meglio sfruttate. Ha poco da recriminare Zatta sul fatto che lo stadio di Monigo non si riempie: avesse una squadra che lotta su ogni pallone di ogni partita e che riesce a portare a casa qualche risultato positivo, avrebbe sempre lo stadio pieno. Ma con le batoste che prende, in casa e fuori, si fa fatica a credere che il tifoso resti legato alla squadra ed alla societa’. In ogni caso, se si vuole continuare su
Belle batoste con le scozzesi, poche giustificazioni. Alla fine dei conti sono 3 vittorie e 4 sconfitte, Treviso di solito non parte mai così bene ad inizio stagione.
Rimango fiducioso sul futuro.
…provare con il coltello fra i denti ed un elettrostimolatore da qualche altra parte?…
Purtroppo prestazione di basso livello. Questa volta le critiche ci stanno tutte, contro i Bulls per me si era esagerato nel criticare la squadra.
Speriamo che il mese di pausa possa servire.