L’allenatore ha rescisso il suo contratto con la FIR. Per lui una nuova avventura: da head coach nella Major League Rugby
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Ahh ottimo! mi pare una perdita piuttosto pesante.
Ciao, Aries. Non ho capito se sta diaspora avviene perché noi stiamo crescendo e “produciamo” più atleti e tecnici appetibili a campionati e movimenti più importanti o danarosi, oppure se è perché l’ambiente si sta deteriorando e c’è il fuggi fuggi, oppure per entrambi i motivi.
Come fare a dire di no agli US e Dallas è molto più vicino all’Argentina
La rescissione consensuale di contratti in essere mi pare un must da noi…
Rispecchia la credibilità generale del nostro paese
Lo e’ quasi dovunque, nel rugby. Hai mai sentito societa’ italiane che pagano le penali alle societa’ Argentine, Sudafricane o isolane quando ingaggiano giocatori gia’ sotto contratto?
Che io ricordi, l’unico Italiano che ha dovuto pagare per la risoluzione e’ Castrogiovanni quando ha lasciato il Leicester per andare in Francia.
Mmm, non saprei. Nel Top14 si paga per liberare qualcuno dal contratto (mi viene in mente Kolbe), e comunque parliamo sempre di contratti di professionisti che non dovrebbe essere cosi semplice “stracciare”. Certo, se la cosa conviene ad entrambi (es. da un lato non giochi e per la società sei ai margini) allora è una mossa niente affatto stupida, che, sono d’accordo, si vede molto meno negli altri sport di squadra.
Appunto…. nel Top14 (e per i giocatori top).
L’Italia non e’ lontanamente a quel livello: un solo club del Top14 ha un budget superiore a quello della FIR.
Ciao Toto, non lo so! Io da parte mia ho cominciato a lavorarmi mio figlio per vedere se lo convinco ad andare a farsi qualche anno in Francia in futuro, non a giocare a rugby, ormai pare definitivamente convertito al volley, giusto per cambiare aria… Credo che questo paese in generale offrirà sempre meno, chi se ne scappa non è certo da biasimare!
Beh, io ho passato l’età, ma tuo figlio e tutti i giovani, che a me sembrano tutti belli alti, intelligenti, ridenti, le ragazze mediamente emancipatissime, se può/possono farsi un periodo all’estero, non possono che ricavarne un arricchimento interiore e, magari, anche monetario. Per il nostro Paese, non so; tolto, il teatrino della politica, dove a persone anche capaci e oneste sono mischiati clowns (con tutto il rispetto per la professione circense, che richiede impegno, dedizione e professionalità elevatissima) mi sovviene un vecchio (come me, del resto) cartone di Hanna & Barbera, dove (vado a memoria, perciò potrei sbagliarne qualcuno) Yoghi, Bubu, Svicolone, Braccobaldo e tutta la compagnia, giravano il mondo in cerca del posto ideale, per scoprire che era casa propria, solo che dovevano lavorare duro per renderlo, il “posto ideale”. e poi,alla mia età, Quo vado? Io che ho visto l’Urss, il rugby dei bei tempi pane e salame, l’Italia sempre sconfitta dalla Francia A, ecc? Ma la Francia, che farebbe, oggi, senza il CFA? Dobbiamo avere, secondo me, l’orgoglio di appartenere a una Nazione giovane che, nel bene e nel male, sbagliando e crescendo, ce l’ha sempre fatta con le sue sole forza. Scusate il panegirico.
Guarda Toto, se non la pensassi come te, mi sarei levato quando ne ho avuto l’occasione, a dir la verità più di una, con tutte le straniere che avevo intortato… Compresa la diplomatica israeliana 185cm di origine russa, che ancora mi mangio le mani e i piedi, potevo essere su un divano a fare la muffa adesso! Oppure potevo essere nella Francia del sud… Cambia poco, alla fine sono troppo attaccato alla mia terra, anche perché ci lavoro con la terra e non sono mai riuscito a vedermi in un altro posto se non qui a imprecare dalla mattina alla sera!
Però rimane un interrogativo, perché dopo catt, conor, e franco va via anche cavalieri??
Sarò un inguaribile ottimista ma a me piace pensare che finalmente anche nel nostro entourage comincia a girare gente la cui professionalità è riconosciuta a livello internazionale, sintomo di un movimento a cui sempre più persone guardano con interesse.
Del resto quando Eddie Jones è passato dal Giappone all’Inghilterra non credo i giapponesi abbiano cominciato a dire che avevano Saturno contro.
Ben lieto di questo ricambio, sono anche abbastanza sicuro che il movimento comincia ad avere una certa maturità e sono altrettanto sicuro che chi arriverà saprà fare bene quanto chi se ne va’…
Speriamo, altto non si può fare.