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Concetti di per sé triti e ritriti.
Vabbè almeno sembra più “sobrio” rispetto ad altri anni.
Sinceramenre ho fiducia in Bortolami, ci vuole tempo e dedizione poco da fare.
@F.A.L., in che senso “più sobrio”?
Gli altri anni, Zatta, ti sembrava più….ubriaco???
Zatta l’anno dei playoff ci è andato troppo pesante con il prosecco 😂
Sono d’accordo, ma questi dirigenti cosa dovrebbero dire per evitare concetti triti e ritriti? Se rifiutassero le interviste per evitare di ribadire concetti triti e ritriti verrebbero criticati ancora di piu’.
P. S a guardare la foto di Zatta con il giubbotto e la sciarpa oggi 8 agosto ho cominciato a sudare il triplo. 😂
Sui proclami ,dopo, le scottature dell’ anno scorso sono tutti un po’ più sobri ..e logici , esempio la chiusura : ..se ce lo siamo meritati passeremo il turno !!!!
Evviva.
Dato che ultimamente sembra parlare con costrutto, potrebbe andare in ufficio marketing e dirne 4 al responsabile.
Prezzi degli abbonamenti che se un giorno hai le emorroidi fai patta comprando i biglietti di volta in volta.
Dio ce ne scampi….dalle emo 🤣
Almeno una volta, specialmente in inverno, c’era l’effetto crioterapia delle gradinate in cemento, ora con i seggiolini in plastica, dopo ottanta minuti e qualche litro di birra rischi di tornartene a casa con un grappolo di sangiovese
😂😂😂😂 Appunto
Se nazionale e franchigie hanno calendario non incrociato ce lo hanno pure le altre non cambia niente, incolpare la nazionale per i risultati non è corretto.
Incolpare? Che la passata stagione sia stata difficile anche per dinamiche che la Benetton non può controllare è sotto gli occhi di tutti come altrettanto che si poteva fare di più.
A parte 3/4? squadre il resto hanno tutte rose più competitive
Ero rimasto che circa mezzo budget lo passa la federazione in ottica nazionale,e hai scritto la stessa cosa a stesse condizioni le altre federazioni hanno rose più competitive🙂
Dipende se le altre nazionali hanno i giocatori piu’ o meno concentrati nella stessa franchigia rispetto alla situazione in Italia.
Mi sembra che la scorsa stagione, tra tutte le squadre delle varie unions del Sei Nazioni, ci fosse il record di concentrazione dei giocatori della nazionale nel Benetton. Ovvio che in questo modo chi da’ piu’ giocatori alla nazionale soffre di piu’ della concorrenza, ma sono cose che possono capitare.
Mi sembra che si stanno muovendo nel modo corretto,chi esplode va in campionati En Fr,il problema è differenza fra strutture cultura numero di emergenti, vorrei franchigie competitive e metà convocati esterni a URC,il Benetton accentra ma non è Leinster..
Per arrivarci bisogna cominciare a chiudere il buco abissale che c’e’ tra il pubblico italiano e quello della concorrenza. Comincia tutto da li’.
Ecco appunto
Sembrano i soliti presupposti, un po’ calmierati dopo le figure opache estive dei suoi ed altri .off topic : Più passa il tempo più mi sto convincendo che a tanti non interessa crescere e competere più in alto ma mantenere lo status quo ( guadagnare bene , mantenere privilegi , finché dura ed impegnarsi a farlo durare ). Vuoi progressi ? Incomincia a puntare ad avere lo stadio pieno sempre ! aumenta la capienza , ah poi hai 7000 tifosi che chiedono risultati? Aumenta qualità ed investimenti e non pararti dietro mancanze di management ( marketing, programmazione etc). Stessa cosa Benetton, zebre, Italia maggiore , top 10. Penso che a tutti vada bene alla fine ( innocenti compreso) vedere il bicchiere sempre mezzo pieno . Non è un caso se dove otteniamo risultati migliori ( under e femminile) è dove gli obbiettivi e i modi nei quali raggiungerli sono più allineati . Noi vogliamo professionismo e risultati senza il traino culturale dello sport /rugby , e questo non è possibile. A Tbilisi era stato organizzato tutto come una finale mondiale, noi non avevamo neanche un addetto stampa di un giornale maggiore allo stadio . Una tristezza culturale peggiore di quella sportiva della sconfitta.
Stanno mungendo il 6n e il fatto che onrugby blog più letto in Italia non abbia posto quesiti sul passivo trasformato in attivo dai proventi una tantum fondo CVC dimostra che c’è un grosso bias a differenziare tra costi benefici risultati.
E se la situazione è oggettivamente dovuta al covid si chiamano le cose per quello che sono senza sbandierare utili fregiarsi di contratti che sono dovuti a altre amministrazioni e tagliano i proventi futuri.
Concordo michele 88.
@Michele88
Si’, ma nel mondo dello sport professionistico deve essere il pubblico il primo a muoversi, il resto segue (nel mondo professionistico), non precede. Per lo meno nella concorrenza in Europa le cose vanno cosi’: il pubblico e’ presente anche quando la stagione e’ deficitaria, e questo e’ il presupposto per migliorare a lungo termine.
In Italia il pubblico latita anche quando si compete con i migliori (che non e’ per niente facile, ma ogni tanto capita), figurarsi quando ci sono stagioni brutte (cosa non cosi’ rara, purtroppo). Cosi’ non si va da nessuna parte a lungo termine.
Suvvia Amerì, non dovremmo star neanche a parlarne del passaggio del turno…
“Non dobbiamo focalizzarci su chi affronteremo, quanto su noi stessi”…gavì roto i cojoni co sti discorsi. Si è visto quanto paghi pensarla così…che alla fine ci si compiace su ciò che NON si sa fare e si continua così in circolo. Inutile nascondere il fatto che gli avversari non sono tutti uguali e le partite vanno affrontate in modo diverso a seconda di chi si ha davanti. Ma d’altronde se son tutte squadre fisiche, non cambia molto. L’importante è sapere chi si è e cosa si può dare…il problema è quello.