Il trequarti dell’under 20 andrà in Francia
Clermont annuncia l’arrivo di François Carlo Mey
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Penso che noi ce lo possiamo scordare.
Giocherà se ci riesce per la Francia e/o SA
Non condivido questo pessimismo onestamente. Un giocatore che ha fatto tutte le giovanili da noi spero rimanga legato e scelga la nostra nazionale. Ma lui ha anche parenti francesi? Altrimenti dovrebbe aspettare 5 anni
non mi risulta che abbia parenti francesi. e se vuole giocare per il Sudafrica beh, auguri con la concorrenza. non capisco per niente questi toni lapidari del tipo “ce lo possiamo scordare”.
Io ho letto una sua intervista e mi sembrava proprio orientato al SA visto che la sua famiglia e SAna e lui si sente bene laggiù
Riusciresti a linkarla?
Credo si riferisca all’intervista rilasciata a Battaggia sul blog della Gazzetta
https://metadellaltromondo.gazzetta.it/2022/05/09/lincredibile-viaggio-di-mey-da-colorno-al-top-14-e-una-grande-scelta-che-sogna-di-poter-fare/
Questo il passaggio incriminato “Che rapporto mantiene con il Sudafrica?
“Vorrei essere di più lì, buona parte della mia famiglia sta laggiù e non ci vado ormai da sei anni. E’ il posto numero uno, è quello che porto nel cuore. C’è sempre un pezzo di Sudafrica in me e vorrei essere il più possibile lì”.
Magari le potrebbe anche capitare di scegliere tra le due maglie, quella dell’Italia e quella del Sudafrica.
“Sarà molto difficile che capiti, ma se dovesse capitare sarebbe davvero bello. Per ora comunque non ci penso”.”
Concordo pienamente @trulliaj
Suo padre RIIAN MEY e’ un allenatore del RUGBY COLORNO suo fratello e’ un giocatore del RUGBY COLORNO. Lui nazionale under 18 e under 20. Ti assicuro che l’Italia gli interessa
Si è visto subito che è talentuoso.Non poteva essere bloccato da una delle due nostre franchige?
Lo ha chiamato direttamente il Clermont
La cosa più importante è che sl suo posto non arrivi un mestierante mezza calzetta dall’argentina….
Ormai in Francia si stanno prendendo tutti i nostri giovani!
Scusate ma la FIR che fa per cautelarsi? Dopo tutti i soldi spesi per la formazione, ci mancasse che gli altri se li prendono a gratis
Cautelarsi da cosa? hanno levato la francescato e dimezzato i centri di formazione.. ma hanno creato i poli che non riguardano la formazione d elite.. dopo aver detto che si spendeva troppo in formazione rispetto a quel che si è raccolto.. mi aspetto che trampò tiri fuori la stessa cosa sulle franchigie.. il sistema che sta cercando di mettere in piedi è un ritorno al campionato nazionale e se vuoi fare il professionista vai all estero..
Sante, Mey e mi pare pure Odiase, 3 u20 che vanno all’estero, non s’era mai visto, neppure un sistema di formazione come quello che c’era…… se ha ragione Cammy siamo ben ben MAL presi
Comunque visti i 3/4 che escono dalle squadre s.a.f. conquistare la maglia dei bokke non è affatto facile, magari una chiamata in azzurro potrebbe invece non tardare
Hanno creato le due accademie legate alle due franchigie. Se le due franchigie si fossero fatte avanti per tempo…
Non credo che avere contratti capestro e poteri di veto da parte della FIR sia una grande idea. Mi sembra che quando questi mezzi sono stati messi in moto da parte della FIR negli anni scorsi per vari giocatori di vari eta’ si siano raggiunti chissa’ quali risultati.
@mike
Non esageriamo. Anche Mirco Bergamasco, per esempio, a suo tempo e’ andato in Francia come espoir, e Trussardi era un giocatore degli espoir di Clermont che “noi” gli abbiamo “scippato”… ma da qui a gridare al “furto” ce ne passa… semplicemente, avendo pubblico, hanno attenzione mediatica, sponsor e possono permettersi di scegliere dove e come vogliono un po’ in tutto il mondo. Se la cosa non ci piace, basta che iniziamo ad andare allo stadio per invertire la tendenza.
il punto è questo, stiamo sfornando dei bei-ottimi giocatori che come sante, o come mey vanno direttamente dall’under 20 fuori italia, e non sono stati cappati nemmeno con la emergenti…, ma va behh… attenderemo il prossimo anno per capparre uno come mey……, ma il punto è questo, se loro vanno via, dopo però non possiamo vedere che quei posti vengono occupati da qualche mestierante argentino scartato dal sistema dell’alto livello bianco-celeste, se no stiamo facendo la cosa più sbagliata!!!!!!
scusate ma è proprio così!!!!
formiamo under 20 che passano direttamente in francia, e noi acquistiamo mediocri stranieri, o presunti stranieri con secondo passaporto italiano….????? ma siamo fuori?????
io seguivo i tinelli di munari, ma ora cosa dice vittorio??? prima parlava che rispetto a quanto speso nelle accademie, non venivano fuori tanti giocatori e ora???? cosa dice???? è giusto che sti bocie ci vengano scippati o per meglio dire vadano via????
per me no!
Anche i laureati italiani se ne vanno via, e non e’ che le aziende italiane facciano chissa’ cosa per trattenerli, anzi…
E se fosse semplicemente conseguenza del buon livello dei nostri giovani? Mi spiego meglio…ormai mi sembra che tutte le squadre, anche quelle più forti e strutturate (francesi o inglesi che siano) , quando vedono qulche talento in giro, non lesinano acquisti….pertanto se siamo riusciti a sfornare o abbiamo avuto la fortuna di dare i natali a qualche talento naturale, non ci vedo nulla di strano che arrivino proposte dall’estero…
…se i nostri giocatori fossero dei mediocri…sicuramente non li vorrebbe nessuno….e i risultati della nostra under 20 hanno acceso molti riflettori…..per evitare il problema c’è una sola soluzione….tornare a perdere tutte le partite….ma non mi pare una soluzione sensata…..
🙂
Riian ha di fatto scelto di vivere in Italia (Parma) ma le scelte sono sempre legate alle opportunità. Sicuramente darà al ragazzo la giusta indicazione. Ma metti da parte tifo e bandiera e pensa che Carlo sia tuo figlio e, oltre l’Azzurro, gli apra una porta concreta (essere convocati è un conto giocare stabilmente è altro) verso le Blues o, ancora meglio, verso il SA, quanto metteresti a indicare la via ? Qui c’è poco da vincolare
possibile che diversi giovani più promettenti ( vedi Capuozzo) se li prendano gli altri?
Benetton e zebre dormono? mah . fir ,si dorme?
Capuozzo a Grenoble c’è nato … ed ha pure faticato il giusto per farsi notare , udite udite: Il progetto altezza ce l’avevano anche in Francia 😉 …. ed ha pure chiesto lui di essere chiamato dalla nazionale italiana …. (da: metadell’altromondo – gazzetta)
I giovani piu’ promettenti tipo Parisse e Castrogiovanni? Ops…
forse mi sono spiegato male.
allora riprendo il filo.
se facciamo bravi giovani atleti perché li vendiamo-li lasciamo andar via e non li facciamo entrare nelle due franchigie??? e acquistiamo stranieri che a volte hanno anche il passaporto italiano, e che non sono così bravi come i nostri giovanotti???
ingrassiamo ancora di più le già super obese squadre francesi o inglesi e noi ci prendiamo giocatori che vengono scartati dalle altre federazioni??
é questa la filosofia di questa federazione??? acquistare mediocri giocatori con il doppio passaporto???
a chi produce il benificio???
Forse…ma non ho elementi certi per supportare la mia ipotesi…le due franchigie ci provano a portarli in squadra, ma semplicemente gli atleti scelgono altre destinazioni….faccio un paragone calcistico…se un giovane promettente delle giovanili di una delle prime squadre in Italia riceve una proposta dal Real Madrid o dal Liverpool, magari ci pensa su due volte prima di firmare con il Milan o la Juventus….e poi il Milan o la Juventus è costretta a prendere i giocatori a fine carriera o comunque seconde scelte altrove…è una questione di maggior appeal…e una squadra francese o inglese sicuramente ne ha di più delle nostre franchigie… Se Treviso e Parma iniziassero a centrare con continuità almeno i playoff…forse qualcosa cambierebbe…ma al momento la scelta, per chi riceve offerte…mi sembra scontata
magari un pezzo di partita con il portogallo si potrebbe fargliela fare
Sti discorsi sul bloccare i ragazzi dal seguire le opportunità all’estero per me sono senza senso.
Guardate i budget delle squadre di proD2 (di cui c’è stato un articolo qualche settimana fà), top14 o premiership. Con le prospettive che da giocare in Francia o in Inghilterra i ragazzi fanno benissimo a sfruttare quelle occasioni quando si presentano.
Quello che noi possiamo fare (e mi sembra sia l’obbiettivo della FIR) è aumentare il bacino d’entrata e renderlo più sostenibile con l’appoggio dei club, così che per ogni prospetto emigrato all’estero ci sia un nuovo posto disponibile per un altro giovane italiano.
L’altra opzione è aumentare il budget delle squadre italiane, ma…. auguri.
Al massimo ci vorrebbe qualche sorta di compensazione, ma non so se questi trasferimenti sono a parametro zero. O chissà come cambieranno le cose, in tema di contratti, con le nuove accademie.
Il Clermont a occhio e croce ha un budget che e’ superiore a quello di tutto il rugby italiano messo assieme…
Non c’è solo il rugby e la maglia, immagino che ci sia anche un progetto di vita proposto ai ragazzi e alle famiglie.
Studio e sport, qualità dello studio e qualità dell’esperienza sportiva e di vita, per dei ragazzi talentosi e dotati delle giuste caratteristiche caratteriali e mentali, sono una manna dal cielo. Che in Italia faticherebbero a trovare.
Puoi fare quante accademie vuoi, ma i nostri ragazzi sanno benissimo che difficilmente potranno vivere di rugby, bisogna proporre dei “pacchetti” più appetitosi per farli rimanere qui.
Ho sentito anche di Odiase in Inghilterra, è vero?
fanno bene ad andare a giocare a livello più alto se possono, bloccarli non serve a niente. Di giocatori scontenti per aver forse perso l’opportunità della vita non serve a niente ed è umanamente deprecabile. Quello che è giusto fare è continuare ad alzare il livello della formazione cosicché aumenta il livello medio/generale e diventa sempre più probabile formare talenti che prima o poi contribuiranno ad aumentare il livello delle squadre italiane e della nazionale
Le opportunità ,vere , di restare le devono offrire le figure nostrane in primis fir e franchigie.
questo è il loro compito fondamentale se si vuole far crescere il movimento in italia.
se una comunità sforna alte professionalità ( medici ingegneri ,….. atleti) per poi farle godere agli stranieri, beh siamo al demenziale masochismo puro.
è ovvio che se queste risorse non trovano qui niente di allettante si guardino intorno, è banalmente conseguenziale. ma è proprio questo quello che non deve o dovrebbe succedere. gli altri, vedi francesi o albionici, i pezzi pregiati se li tengono stretti . non se ne va fuori,prima il disastroso “ventennio ” poi questo molto deludente subentro. mah
I medici e gli ingegneri italiani sono gia’ in tutto il mondo. Il punto e’ che dopo l’universita’ bisogna anche fare un’esperienza professionale di un certo tipo, per migliorare come professionisti.
forse non si è colto senso e spirito della mia riflessione.
le professionalità dovrebbero restare qui , se poi vanno via vuol dire che c’è un problema gravissimo nella società
in questo contesto l’esperienza la dovevano fare in Italia,vedi franchigie. o cosa ci sono stanno fare? o non valgono niente? o la federazione e il nostro movimento non sa gestire e accogliere quelle rare opportunità di buoni giocatori che emergono?
qualcosa di grave non torna . si potrebbe discutere su quel ” qualcosa” per definirne contorni e origine
@feltre59
Capiamoci: il Clermont da solo ha un budget paragonabile a quello di tutto il movimento rugbystico italiano messo assieme (FIR, franchigie, Top10, serie A, B, C, femminile, giovanili, old… tutto).
Non sono tanto le franchigie che “non valgono niente” per usare le tue parole, ma e’ un po’ tutto il rugby in Italia che e’ inferiore, e questo dipende (in buona parte) dal fatto che in Italia non c’e’ un pubblico decente (come numeri) e il poco pubblico che c’e’ e’ in calando negli ultimi anni. Il resto e’ tutta una conseguenza.
Inveire non serve a nulla: bisogna andare allo stadio e coinvolgere piu’ gente il possibile.
È paradossale fare le accademie inserite nelle due franchigie, o costruire una buona under 20, e poi vedere uno come sante andar via, ma allora perché facciamo tutto questo??? Sono stati acquistati l’altra’anno un numero incredibile di stranieri mediocri che sono stati inseriti nel nostro top 10….!!!! Siamo praticamente al ridicolo. Perdiamo giovani di alta qualità ripo odiase e importiamo scartelle!!!
Vorrei tanto sentire uno di quei tinelli di Munari….
A parte che un giocatore può decidere autonomamente sul suo futuro, ma poi per un giovane che va, ne abbiamo altrettanti che rimangono come Menoncello, Marin, Drago, Gesi
Ovviamente la bastian contrarite si è di nuovo impossessata del forum: dopo anni in cui ho sentito chiunque incitare tizio o caio affinché si trovasse una squadra straniera dove andare a migliorare il proprio livello, ora che moltissimi tizio e caio vi prendono in parola, per di più ingaggiati dalle squadre dei campionati più prestigiosi, ovviamente non vi va bene e la federazione sbaglia. Te pareva.
Certo, se avessimo 4 franchigie piene di schei e un campionato a livello del top14 in grado di dare spazio a tutti, sarebbe meglio, ma si fa di necessità virtù: l’importante è che il movimento ricominci a crescere, a produrre talenti e a generare interesse, solo allora, forse, potrà invertirsi la rotta delle migrazioni…
ti ringrazio per avermi concesso di leggere un pensiero assennato
🙂 🙂 🙂
Le franchigie piene de schei sarebbero una conseguenza di stadi pieni di spettatori, che mai come ora latitano in Italia.
Evidentemente gli spettatori non hanno voglia di andare allo stadio, ma si aspettano che le franchigie possano competere con le squadre dei campionati piu’ prestigiosi d’Europa. Ma come?
Le mie come le tue sono riflessioni, non sono affetto da bastianite acuta, forse tu, non io.
Riprendo se possibile il discorso e spero di non venir più travisato.
Facciamo entrare più o meno 20…, atleti mediocri come l’anno scorso e mandiamo via-vendiamo-oppure non sappiamo come gestire i nostri migliori giovani.
Mi sembra se non erro che le franchigie servissero per lo sviluppo degli atleti italiani, e non recinto per molti atleti stranieri che non potranno mai essere inseriti nella nazionale italiana.
Così facendo acquisteremo giocatori più o meno spremuti, che non approderanno mai in nazionale e formeremo gratis et amore dei atleti per i francesi o gli inglesi.
Se.nel mio ragionamento trovi bastianite, vuol dire che non mi hai ben capito.
Un cordiale saluto.
Per carità, ognuno ha il suo punto di vista, ci mancherebbe.
A me sembra che le franchigie, pur senza ottenere risultati sul campo soddisfacenti, stiano già facendo quello per cui son nate: svezzare i talenti migliori che, salvo alcune luminose eccezioni, passano prima a PR o TV e poi emigrano dove possono monetizzare (non solo economicamente) i loro ottimi talenti.
Succede a tutte le realtà rugbistiche involute: Argentina, Georgia, Fiji, ecc… Che può fare la federazione? migliorare il campionato, certamente. E’ una cosa che può fare da sola? Non del tutto, dato che, in ultimo, serve comunque l’interesse del pubblico. E’ una cosa che si può fare nell’arco di una stagione? No, assolutamente.
Concludendo: alla luce delle considerazioni appena fatte, è censurabile il fatto che i migliori prospetti non vengano trattenuti dalla federazione? Direi di no, e che anzi sarebbe peggio il contrario.
D’altra parte, la miglior Italia che io ricordi era piena di gente che giocava in francia e Inghilterra (Castro, Bergamasco, Parisse, Masi, ecc. ecc.): il limite di allora fu che mancò la progettualità per generare nuovi talenti. Oggi abbiamo fatto il passo che realisticamente doveva compiersi una quindicina di anni fa… vediamo se ci riesce di fare il resto.
Prima di tutto bisogna vedere se veramente la Francia (o il Sudafrica, o qualche altra nazionale di tier 1…) portera’ in nazionale UNO di questi ragazzi (sbaglio o l’ultimo e’ stato Lanta? piu’ di recente sarebbe forse potuto capitare con Tommy Allan in Scozia, ma non e’ capitato), poi bisogna anche dire che l’Italia fin dai tempi di Marco Caco ha preso giovani talenti formati all’estero per farli esordire in nazionale, per cui se una volta tanto capitasse a noi di fare la parte dei “donatori” non vedo perche’ ci dovremmo inalberare piu’ di tanto.
Sembra ci siano due trend: le squadre inglesi scelgono i giocatori italiani Con chi gioca in Italia già quotati e con privata esperienza a livello professionistico, mentre le francesi giovani da inserire nelle loro squadre espone e fare crescere. Chissà sì pescano così allegramente anche dalle squadre scozzesi gallesi e irlandesi, i se invece i loro giocatori sono blindati con contratti nelle accademie. Perché invece Leinster, per esempio, non sceglie alcun giocatore dall’Italia?
A suo tempo Carlone Del Fava e’ stato il capitano dell’Ulster.
Ci sono giocatori (anche di prima fascia) Scozzesi e Gallesi in quasi tutte le squadre della Premiership e Finn Russell gioca in Francia. Altro che contratti blindati: in Scozia e Galles devono fare le loro scelte con i budget che hanno e alcuni li possono trattenere, altri no.
Tra l’altro, Thomas Castagnede a suo tempo ha giocato in Inghilterra, Wilkinson ha giocato in Francia, come anche Johnny Sexton, finche’ in Irlanda non hanno deciso di investire e rimetterlo sotto contratto, per provare ad allungargli la carriera… anche Dan Carter ha giocato in Francia, e poi anche in Giappone… e’ il professionismo e non vedo perche’ i professionisti italiani del rugby dovrebbero decidere di rimanere fuori dal giro.
Atley ti ga ragion ti.
Notte.
scusate un commento tardivo.
a mio modesto parere il focus della questione ,che ingenera una incomprensione di fondo , Non è se un giocatore italico debba o no andare all’estero , ci mancherebbe altro ma se un giovane atleta promettente debba subito essere inserito nel movimento nostrano. le osservazioni,assolutamente razionali, di chi avverte un “vuoto” nei punti di riferimento nazionali ,fir e franchigie, è logico e condivisibile. nient’altro