Una lunga e costruttiva chiacchierata con la terza linea delle Zebre e della Nazionale, sull’uscita di “Fuori dalla mischia” e sulla fine della sua avventura con la franchigia parmense
Maxime Mbandà: “Ho scritto un libro per mio figlio. Avrei voluto finire la carriera alle Zebre”
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Sembra ci siano cose che non si possono dire, ma il pubblico ed i sostenitori ne sono estranei. Non seguo le Zebre ma in Nazionale mi era molto piaciuto. Come uomo ancora di più.
Ero quasi convinto fosse una scelta di vita quella di Maxime e invece no… spero che da Colorno possa tornare a dire la sua anche a livello internazionale.
Vedo che si fatica un po’ a capire che, una volta scesi in Top10, i giocatori la nazionale non la vedranno più.
Mah… In ogni caso Maxime è un grande! In bocca al lupo per la nuova avventura!
Parlando esclusivamente del Giocatore Maxime a me personalmente non ha mai convinto. Il salto di qualità definitivo non c’è mai stato in effetti.
Comunque sia gli auguro tutto il meglio.
Purtroppo il livello di skills è rimasto quello che è, nonostante il mostruoso work-rate.
Be, se posso, per il livello medio italico, non mi pare sia un brutto giocatore. E spesso quel work-rate fa tanto di più di skills buone ma poca voglia. Io un giocatore come lui ci penserei 10 volte prima di non convocarlo o lasciarlo andare, ma son opinioni ovviamente.
Sarà, ma Mbandà mi da proprio l’idea di quel compagno che vorresti sempre con te sul campo, e quell’amico che è bello avere fuori. Il fatto che la decisione di lasciare le Zebre non sia sua mi lascia un po’ amareggiato, ma in bocca al lupo per il futuro “Cavalier Mbandà”.
Grande Maxime, avresti meritato ben altro!
Mi sorprende il fatto che la partenza non sia voluta da lui. Ha 28 anni, ok qualche infortunio importante negli ultimi anni, ma ha ancora diversi anni davanti, potenzialmente di buon livello. Cmq è un giocatore che in campo il suo lo da sempre, e fuori dal campo è un volto ormai noto che può sempre fare comodo.
Scelta da parte della dirigenza che mi lascia un po’ sorpreso, soprattutto vista la voglia di Mbanda di restare alle zebre
Ecco, questa cosa un po’ mi lascia amareggiato. Mbandà era uno di quelli che è perfetto per fare da esempio a chi arriva, anche se magari non è il giocatore perfetto. E’ quello che lavora sempre come un matto, che supplisce con grinta e lavoro ai propri limiti, che non puoi non ammirare, e qualche anno davanti ce l’aveva ancora.
Come già detto, umanamente mi spiace molto per lui e ancora di più ora, avendo appreso che la scelta di scendere in Top10 non è stata sua ma della dirigenza delle Zebre. Capisco che, per come ha giocato negli ultimi tempi, non potesse avere mercato, però avrebbe meritato una possibilità per potersi rifare. Purtroppo vedo che molti ancora faticano a comprenderlo, ma quando si va in Top10, poi non si risale più. E all’età di Mbanda, con un passato non troppo distante da internazionale per l’Italia, è un vero peccato. Infatti, anche la nazionale diventa un obiettivo praticamente irraggiungibile, quantomeno la maggiore…per il resto, una convocazione per l’Italia A è sempre qualcosa ma, diciamoci la verità, non è proprio la stessa cosa, non ha lo stesso peso, la stessa importanza e lo stesso prestigio. In bocca al lupo, Maxime, sei un grande uomo!
Spiace che lasci le Zebre a malincuore, ma purtroppo sono cose che nella vita possono capitare. In bocca al lupo per la nuova avventura a Colorno!
Cosa può capitare? Uscire per una stagione dal giro della nazionale ed essere lasciati a piedi?
Più che altro, nel giro di una stagione, uscito dal giro della nazionale e lasciato a piedi dalle Zebre. “Sono cose che possono capitare”, certo…è facile dirlo, quando non riguarda noi stessi e non ha alcun impatto sulla nostra vita.
bellissime le parole su gesi!!!!
Qualcosa d’inconcepibile se non c’è un problema fisico dietro a questa scelta da parte del club.. almeno speriamo di non vedere una new entry dall’estero x dare esperienza.. sarebbe come buttare i soldi nel cesso..