Il forte trequarti degli Harlequins ha espresso chiaramente la sua preferenza per il futuro, e aspetta una chiamata da Eddie Jones
Louis Lynagh sceglie l’Inghilterra, fine delle speranze per Italia e Australia?
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Scelta legittima.
Per me resta fondamentale che un giocatore ci tenga a vestire la maglia azzurra e non la veda come un “ripiego”.
Capuozzo ha fortemente voluto essere un azzurro, gli altri possono tranquillamente restare dove sono
Anche x un doveroso rispetto di chi ha “sputato sangue” per conquistarsi la propria chance.
Condivido pienamente.
Varney, Capuozzo che siano considerati come esempio per i requisiti minimi per esser considerati come “Doppio Passaporto”.
Lynagh come metro di esclusione, senza dargli torto ovviamente.
Comunque meglio un Ioane che
si è sentito Italiano dentro, e che sicuramente può far parte di quell’ossatura che può far crescere i nostri ragazzi, che un qualsiasi altro “ripiegato” che ne occuperebbe il posto.
Lynagh non è proprio un buon “metro di esclusione”, essendo nato a Treviso da madre italiana.
Nel caso specifico, rispetto assolutamente la sua decisione, quando in aggiunta alla formazione rugbistica inglese ha dichiarato chiaramente: “Sono cresciuto in Inghilterra, tutti i miei amici vivono in Inghilterra.” (= la mia vita si è sviluppata qui)
Aggiungiamo che un’Australia in crisi patocca (ma nazionale comunque ben più attraente dell’Italia) sarebbe stata una sirena ben attraente.
Mi vien da pensare che tra mamma e nascita in Italia e crescita / sviluppo in Inghilterra, il ragazzo “senta poco” le origini aussie, tra l’altro per essere eleggibile per i Wallabies mi pare che dovrebbe andare pure a giocare in una squadra giù … ovviamente se l’ Australia non fosse un po’ in crisi e con tante ombre legate alle sorti del Super Rugby magari non la penserebbe così. Ed a ingaggio penso prenda di più a stare in Inghilterra, sbaglio?
Concordo Bangkok
Assolutamente d’accordo
Quello che dici, bangkok, è più che sacrosanto. E aggiungo che tutti, tutti, quelli che hanno scelto l’Italia lo hanno fatto in base ad un certo senso di appartenenza e partendo da una volontà. Certo, per qualcuno di loro non ci sarebbe stata possibilità di andare in nazionale con il paese di nascita…ma, come vedete, Lynagh è nato TREVISO (non a Bristol, a Buenos Aires o Grenoble, per dire), ha la madre italiana, eppure non si sente italiano. Tutto sommato, qui da noi sono una specie di reucci, passatemi il termine, nel senso che ce li portiamo in palma di mano, mentre altrove sarebbero uno dei tanti. Sicuramente si sentono valorizzati più che in qualsiasi altro contesto. Però ci tengo a sottolineare come tutti i giocatori con origine italiana sentano una connessione di base con il nostro paese, ciò serve per il senso di appartenenza, evidente che in alcuni giocatori potenzialmente eleggibili per famiglia, questo non ci sia. Come dici tu, abbiamo bisogno di ragazzi che vogliano giocare per l’Italia, che si sentano orgogliosi di rappresentare la nostra nazionale e con la giusta carica. Non ce ne facciamo nulla di gente come Lynagh, con tutto il rispetto.
Infatti mike, a noi servono i Capuozzo e i Varney, gente che si sente la maglia cucita addosso, che piagne durante l’inno, (io personalmente non credo che piangerei, ma non sono nato all’estero), si presenta alla partita dell’ under per dire: se volete ci sono anch’io… Ecco, quella cosa quando l’ho letta mi ha fatto capire tante cose! Per quello Capuozzo mi piace tanto. Varney, malgrado il periodaccio è un altro di quelli. Poi ci sono quelli tipo Steyn, cittadinanza ad honorem, che non c’entrano una mazza, ma sono diventati più italiani di me! Steyn, un caposaldo. Poi ci sono gli Ioane… quelli che basta giocare, dove non importa, va bene anche il Venezuela, danno sempre il 110% perché sono dei competitivi patologici, anzi, più è dura, meglio è! Ecco, secondo me se un giocatore rientra in una di queste tre categorie benvenga, altrimenti anche no….
Ma certo, aries, certo! Ioane è un esempio per tutti: sarebbe un giocatore di sicuro richiamo per tante squadre fuori dall’Italia, eppure è rimasto in Benetton, ha scelto di giocare per la nazionale italiana con grande impegno e costanza. Steyn non sta vivendo un periodo di grande forma, ma è ormai è un pezzo di storia del rugby italiano. E Halafihi lo diventerà. Ma comunque anche i ragazzi con origini italiane, io li vedo tutti volenterosi di dimostrare qualcosa con la maglia azzurra e felici di rappresentare il nostro paese, per quanto non nati qui…da Varney a Capuozzo, da Brex a Negri, da Nemer a Sisi, a Polledri, a Braley.
…scelta legittima e obiettivamente logica, soprattutto nella spiegazione che ne da l’interessato: ” la cosa più importante rimane quella di portare tutto quello che ho imparato con gli Harlequins e i camp di allenamento con l’Inghilterra in Nazionale”… ed alla fin fine tra padre australiano e nascita italiana, ha avuto ragione la mamma, e poi dicono che i mammoni sono italiani… 🙂 😉
…interessante che nello stesso momento, in altra nazione e con motivazioni diverse ma sempre e comunque legate al professionismo vero, compaia questo articolo:
https://www.rugbyrama.fr/rugby/xv-de-france/2021/paul-willemse-la-federation-sud-africaine-ne-m-a-jamais-contacte-pour-jouer-en-selection-nationale_sto8874048/story.shtml
… si vabbè non è che Willemse sta giocando con la maglia dei tiratori di biglie del Canton Bernot!!
Je no capisc un casson 🙂
la mamma è italiana, trevigiana per precisione!
…avevo capito fosse inglese, sorry!…
Alla fine manco sarebbe equiparato,ma se devo pregare qualcuno per giocare in Nazionale…grazie lo stesso
Com’è che diceva il buon Berton Gianni? 😂
Intendi “viva le t***e”? 🙂
chi non mi ama, non mi merita😎
La finiamo di parlare di Lynagh? Ha fatto la sua scelta, in bocca al lupo e figli maschi. Pensiamo a noi.
buona fortuna a Loui(s)! e poco male, secondo me se in questo momento c’è una parte del campo in cui stiamo a posto è il triangolo allargato
Strano, non me lo sarei mai aspettato… scegliere l’Inghilterra invece dell’Italia, ma come si fa?
Ironia a parte, decisione scontata per un ragazzo che ha grandi ambizioni, e che tra l’altro vive ed è rugbysticamente cresciuto in Inghilterra. L’Australia è troppo lontana e non permette agli overseas di far parte dei Wallabies, almeno finora.
A questo punto l’unica speranzina sta in Jones, ma alla fine credo che lo convocherà. E soprattutto a noi farebbe sì comodo uno così ma sarebbe proprio così indispensabile?
Appunto, bisogna vedere se l’Inghilterra sceglierà lui…comunque, abbiamo vinto la partita contro il Galles al Sei Nazioni, pur non avendo tutti i migliori a disposizione. Dunque, certo, Lynagh farebbe comodo ma alla fine è il gruppo a fare la differenza. Specie se il giocatore non ne vuole sapere di vestire l’azzurro. Nel 2015 vincemmo contro la Scozia con due esordienti in formazione, Enrico Bacchin e Michele Visentin, poi mai più rivisti, tra l’altro. Eppure funzionò.