Stephen Aboud lascerà la FIR il prossimo giugno

Lo ha annunciato il presidente federale Innocenti in un’intervista al Gazzettino

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Stephen Aboud – ph. Sebastiano Pessina

Il Responsabile Tecnico per la formazione dei tecnici e dei giocatori d’alto livello Stephen Aboud lascerà la Federazione Italiana Rugby al termine del suo contratto nel prossimo mese di giugno.

Lo ha reso noto il presidente federale Marzio Innocenti in un’intervista rilasciata a Il Gazzettino: “[Aboud] ha ritenuto di non aderire al progetto, non l’ho convinto abbastanza pur avendo un giudizio positivo sul suo operato. A giugno scadrà il contratto e le sue mansioni verranno assorbite dalla nuova figura del responsabile della transizione under 20 che dovrà occuparsi dell’inserimento dei migliori talenti a livello seniores”.

Stephen Aboud, irlandese, era arrivato in Italia nel 2016, insieme a Conor O’Shea. Prima di lavorare per la federazione italiana, era stato direttore tecnico di quella irlandese, occupandosi in particolare dello sviluppo di giocatori e tecnici.

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Sull’onda di quell’esperienza, era stato incaricato dalla FIR proprio della formazione dei tecnici e dello sviluppo dei giovani. Si deve soprattutto al suo lavoro il fine tuning del sistema delle Accademie, che sotto la sua supervisione hanno incominciato a produrre talenti con maggiore efficacia e continuità rispetto al passato.

Quando a febbraio l’Italia under 20 ha battuto per la prima volta nella storia l’Inghilterra per 6-0, Aboud aveva postato sul suo account LinkedIn un orgoglioso messaggio: diceva “Cinque anni dopo…” e riportava in calce il video degli highlights della partita.

Adesso che il sistema di sviluppo dei giovani giocatori italiani viene profondamente modificato, Aboud ha preferito non farne parte. A Il Gazzettino, Innocenti ripete quale sia il progetto, che però, giunti ad aprile deve ancora vedere la luce: “Tutto quello di buono che il sistema della accademia ha fatto non verrà smantellato ma al contrario rilanciato all’interno di un progetto più ampio e radicato nel territorio che coinvolgerà i club in sinergia con la Fir nella gestione di 10 poli di formazione.”

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“Ci saranno poi due centri di formazione permanente a Milano e a Roma per dare risposte ai talenti del Nordovest e del Centrosud dove c’è quantità ma una qualità insufficiente. Rimarranno invece due accademie ma associate direttamente alle franchigie professionistiche. Un sistema che ci consentirà di lavorare con 300-400 ragazzi, raddoppiando il numero attuale e ridando entusiasmo alle società.”

Insomma, una direzione sostanzialmente contraria a quella che Aboud aveva intrapreso ormai 6 anni fa, tagliando il numero dei Centri di Formazione affinché si potesse lavorare sull’eccellenza, piuttosto che sulla quantità.

All’interno dell’intervista il presidente Innocenti ha infine annunciato che la FIR prenderà una decisione sul futuro delle Zebre dopo il 2023 entro l’estate e provato a spiegare gli oltre 7 milioni e mezzo di euro di passivo presentati in bilancio: “La pandemia ha prodotto un calo delle entrate. In due anni ci sono stati circa 3 milioni in meno complessivi di incassi rispetto alle previsioni. La perdita dello sponsor di maglia ha gravato per un 1,4 milioni. In questa situazione abbiamo ritenuto vitale non rinviare un investimento di 4,6 milioni sul rugby di base. Ma cercheremo di fare risparmi. Già quest’anno prevediamo di rientrare di 2,5 milioni e di chiudere in pareggio il prossimo preventivo. Inoltre la sponsorizzazione con Bitpanda la porteremo fino ai Mondiali.”

“I 30 milioni lordi entrati dalla cessione di quote del 6 Nazioni e di Urc verranno liquidati in 5 anni e quindi non abbiamo una disponibilità immediata. Ma questi soldi li utilizzeremo per lo sviluppo del rugby.”

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