Italia, Halafihi l’esordiente: “Ci tenevo ad imparare l’inno”

Il numero 8 azzurro racconta il primo cap in Francia e il diverso approccio di Crowley

COMMENTI DEI LETTORI
  1. kinky 18 Febbraio 2022, 09:20

    Lo avevo già scritto ma lo ribadisco. Ci sono e ci sono stati equiparati che danno e hanno dato l’anima per club e nazionale più di qualche italiano nato in Italia! Ecco lui è un esempio lampante!

    • LiukMarc 18 Febbraio 2022, 10:21

      Vero. La lista è lunga, e se pensiamo che Geldenhuys e Budd han fatto pure da (ottimi) capitani, non li ringrazieremo mai abbastanza.

  2. Parvus 18 Febbraio 2022, 09:31

    le dichiarazioni lasciano sempre il tempo che trovano, ma il lavoro in campo é un’altra cosa e lui ed ioane sono due esempi per tutti.
    non andiamo in cerca del figlio di lynagh, o di altri giocatori che hanno qualche famigliarità con discendenze italiane, ma non vogliono venire in italia, cerchiamo di valorizzare bene quello che abbiamo e i giocatori che “vogliono ” essere italiani a tutti i costi, quelli che hanno altri obiettivi, lasciamoli in pace, che facciano la loro strada, pensiamo a come crescere con quello che abbiamo. che eddy si tenga tutti alla sua corte….. e anche di più. orgoglioso di essere italiano.

  3. Davide 18 Febbraio 2022, 09:44

    Per quanto in linea teorica non mi piacciano le equiparazioni, quando queste riguardano giocatori che, in base al loro atteggiamento (anche imparandoo, o provandoci, la lingua è l’inno), dimostrano impegno e dedizione ne sono bene felice.
    Come detto da kinky: in Ione e Halafihi vedo questo atteggiamento che, purtroppo, manca (ma spero che si stia voltando pagina) ad alcuni giovani italiani di nascita

  4. mikefava 18 Febbraio 2022, 09:48

    E’ un bel giocatore, Halafihi. Quello che mi sorprende di più, però, sono le sue parole su Crowley…non capisco come un allenatore possa non parlare con i propri giocatori, ma lo faccia solo quando ha il pepe al c…

    • SilverShadow 18 Febbraio 2022, 10:31

      Ma che cavolo vuol dire… Crowley ha allenato per 5 anni il Benetton e ogni singolo giocatore intervistato diceva che pur essendo di poche parole trasmetteva molto. Halafihi lo menziona nell’intervista proprio perché era sorpreso che avesse cambiato approccio. Ci sono molti motivi per cui lo potrebbe aver fatto, primo fra tutti il fatto che sia con i giocatori per due settimane invece che per 11 mesi l’anno e quindi devi dare loro la massima quantità di informazione nel minor tempo possibile.

  5. cammy 18 Febbraio 2022, 13:08

    Avercene altri 4 di halafihi.. ma io mi aspetto di più come ball carrier.. mi da l impressione che voglia sempre sfuggire da possibili contatti palla in mano..

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