Il CEO del Sei Nazioni: “L’Italia ha il nostro supporto. Sa cosa fare e non danneggia il torneo”

Ben Morel ha parlato della nazionale azzurra: “Hanno tanti giovani e li stanno portando dall’under 20 alla nazionale maggiore”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. lear 27 Gennaio 2022, 11:11

    Devono dircelo gli stranieri (Ben Morel CEO del 6N) che abbiamo un parco giocatori U20 talentuosi, frutto del lavoro delle accademie e del nostro sistema di formazione giovanile, ed invece la FIR e la nuova gestione federale, che fa ? Chiude le accademie, manco se loro (FIR) ne sapessero di rugby più di degli inglesi……..cose da pazzi!!!

    • lear 27 Gennaio 2022, 11:12

      ……aggiungo, è grazie ai nostri giovani che abbiamo ancora un pò di credibilità altre le alpi………

    • LiukMarc 27 Gennaio 2022, 11:34

      Posto che Morel qualcosa deve dire (è il CEO di un Torneo dove l’Italia è comunque azionista, per quanto valga meno degli altri), che a livello di U20 ci sia talento in Italia è indubbio (anche se questo non sempre si traduce in risultati. Prestazioni si, ma che sanno più di occasioni mancate). I vari Minozzi, Riccioni, Licata, Menoncello (se vogliamo Varney e Polledri) alla fine son passati da li.
      Che le Accademie e i Cfp fossero il modo migliore – o unico – per raggiungerlo, non saprei. Di sicuro sono stati un modo molto (troppo, secondo la nuova Fir) costoso, a fronte dei risultati, e che è stata forse un’imposizione ad un tessuto di club che però (e qui casca l’asino secondo me) devono svegliarsi e avere attrezzature, programmazione, incentivi e strumenti per crescere i giovani. Di Valsu, Mogliano e compagnia ce ne sono troppo pochi, ma io credo potrebbero sostituire i Cfp tranquillamente.
      Vedremo. Anche io, come te e credo tutti, spero che questo cambio di rotta (annunciato ma un po’ “confusionario” alla fine) non porti danni.
      Dall’altra parte, però, il talento dell’U20 va fatto giocare, e per questo ad essere imprescindibile sono i club, non le Accademie.
      Concludo, secondo me più grazie ai nostri giovani sarebbe il caso di citare le nostre ragazze, che oltre alla credibilità portano risultati che i colleghi maschi (di tutte le età) si sognano.

      • lear 27 Gennaio 2022, 12:26

        scusa LiukMarc, ti pongo solo due quesiti:
        1. sai di quant’è il budget della Federazione Inglese o Francese, giusto per citarne qualcuna?
        2. i ragazzi U20 se non hanno una formazione di alto livello, mi dici dove dovrebbero giocare, in Top10 o in serie B ?
        3. chiudo l’argomento perchè la tua risposta ha fatto capire dove vuoi arrivare e da quale pulpito arriva la predica, e trovi pure il modo di criticare Ben Morel, forse tu di rugby ne sai più di lui…….scusa
        Quindi è inutile che replichi cortesemente, tu ti tieni il tuo orticello e io le mie idee.
        Grazie

        • LiukMarc 27 Gennaio 2022, 14:11

          Guarda, mi spiace tu abbia letto critiche o prediche che non intedevo (nè credo di aver alcun diritto di) fare.
          Rispondo cortesemente visto che hai comunque “interpretato” diverse cose dette da me a modo tuo.
          Non capisco bene le prime due domande – o meglio, il nesso con quanto dico – scusami. Le federazioni inglese e francese hanno budget multipli della nostra, ma questo non vuol dire che la nostra avrebbe potuto (e dovuto) usare meglio i soldi (comunque tanti) che ha ricevuto. Se poi intendi nel senso che loro hanno più peso della nostra, be direi che i soldi sono solo un lato della medaglia. Non credo che in oltre 20 anni abbiamo fatto chissà che per stare al “tavolo dei grandi”. E i soldi vengono anche dai risultati.
          I ragazzi U20 devono giocare, certo, e avere una formazione di alto livello. Ma non sono sicuro in che modo le Accademie siano necessariamente “formazione di alto livello”. Perchè tale formazione non la possono ricevere coi club (come succede in tanti altri posti)? Certo, vanno fatti crescere i club, su questo non ci piove. Che poi non dico che una sia meglio dell’altra, solo che è normale che una Federazione abbia idee diverse da un’altra e faccia come vuole
          Non capisco cosa tu intenda come “da che pulpito arriva la predica” (che predica, ripeto, non vuole essere, solo un punto di vista. Mi spiace se lo hai visto in modo diverso, ma in un blog si cerca – almeno io – di fare “conversazione”), e non ho affatto criticato Ben Morel. Poi la storia dell’orticello me la spiegherai prima o poi che anche questa non ho capito da dove tu l’abbia dedotta. Buona continuazione e grazie a te

          • lear 28 Gennaio 2022, 08:31

            ….no comment

  2. Ventu 27 Gennaio 2022, 13:34

    La vera domanda è: “abbiamo fatto bene a chiudere le accademie?”

    • LiukMarc 27 Gennaio 2022, 14:15

      Secondo me, se guardiamo l’Accademia (quella U20), chiuderla per aprirne due (quindi aumentare i posti) legate alle due franchigie/club di URC può essere un vantaggio (ed era anche una cosa chiesta dai club stessi da anni, non nuova). Sui Centri di formazione sparsi sul territorio credo sia più difficile avere una risposta (e servirebbero anni) perchè per me hanno una funziona anche di tappare buchi dove di club ce ne sono pochi.
      Io spero solo che le azioni intraprese siano state attentamente valutate (cosa che visti modi e tempisitche non sembrava granchè) e non siano state fatte solo per dire “lui faceva cosi, allora cancelliamo”.

      • Toto 27 Gennaio 2022, 14:50

        D’accordo con te. Solo che per la decentralizzazione, chiamiamola così, del sistema di formazione siamo ancora agi inizi. Vediamo come prosegue. Preferisco valutarlo dopo aver visto se/come/quanto/quanto velocemente si muove.

      • Ventu 27 Gennaio 2022, 18:58

        Io non ho la risposta, sono però colpito da come sia stata la sua prima decisione come presidente

  3. sanfrancesco 27 Gennaio 2022, 15:05

    personalmente sarei favorevole alla retrocessione in rugby europe, non sarebbe cosi male per il movimento rugby italia farsi una annata a vincerle tutte, e neanche vedere scendere la scozia di turno una volta ogni tanto…

    • Hrothepert 27 Gennaio 2022, 16:17

      @sanfrancesco, non per voler pontificare (cosa della quale non ho intenzione di fare e di cui nemmeno sarei in grado, ma giusto per fare chiarezza) forse non ti è chiaro del fatto che questo è un torneo privato, di cui le federazioni sono azioniste e nel quale non sono previste retrocessioni; alla scadenza del contratto, che lega il board del 6Ns e la FIR, si potrebbe anche ipotizzare, molto per assurdo, una nostra sostituzione con un’altra squadra, o un ritorno al 5Ns, ma, se ti aspetti di vedere una delle Home Unions fuori dal suo torneo, scusa se mi permetto, non hai proprio idea di cosa si tratta.

    • Redazione 27 Gennaio 2022, 16:57

      In passato abbiamo provato a spiegare cosa accadrebbe con il sistema di promozione/retrocessione al Torneo e più o meno indirettamente anche alla federazione (qualunque dovesse essere) che verrebbe retrocessa (lo trova nella seconda parte di questo articolo: https://www.onrugby.it/2020/05/18/cosa-ci-fa-litalia-ancora-nel-sei-nazioni/). Per sintetizzare (e ci premetta il termine banalizzare) al massimo in ottica Italia: “una annata a vincerle tutte” nel Rugby Europe Championship significherebbe che il bilancio FIR passerebbe dai (circa) 45 milioni di euro a forse 7/8, nella più ottimistica delle previsioni.”Non sarebbe cosi male per il movimento rugby “…sarebbe, molto più semplicemente, la fine (e lo stesso varrebbe per qualsiasi altra Union; il Sei Nazioni è il motore di ogni movimento rugbistico, dal vertice alla base).

      • sanfrancesco 27 Gennaio 2022, 17:13

        interessante
        gli inglesi dicono ‘to be between a rock and a hard place’, che e’ piu’ o meno la situazione del rugby italiano

        • Bimbubam 28 Gennaio 2022, 00:08

          In italiano direi “tra l’incudine e il martello”

      • massimiliano 27 Gennaio 2022, 20:10

        Redazione, che venisse, non che verrebbe. Eh.

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