Benetton, Bortolami: “orgoglioso della squadra per 80′”

L’analisi a caldo dell’head coach trevigiano

Marco Bortolami nel post Lione-Benetton

Marco Bortolami nel post Lione-Benetton ph. Massimiliano Carnabuci

Nell’immediato post partita di Lione, dopo la sfida valida per la 4^ giornata di Challenge Cup vinta 25-10 dai transalpini, Marco Bortolami ha analizzato brevemente, a caldo, l’incontro dello Stade de Gerland, tra aspetti positivi e cose che hanno funzionato meno.

“Sono orgoglioso della gara della squadra per tutti gli 80′. Ci sono stati momenti diversi nel corso della nostra partita, ma la differenza tra primo e secondo tempo sta nel fatto che la direzione della partita è andata in un solo senso e in troppe occasioni non lo ho molto capito”, ha esordito l’ex Gloucester.

“La squadra è stata sempre propositiva. Ogni tanto abbiamo fatto errori, ma con questa determinazione abbiamo dimostrato di poter tenere testa a Lione”, ha proseguito sottolineando come sia stato possibile restare dentro il match con costrutto per la totalità dell’incontro.

Cosa è mancato per portare a casa punti?

“L’Ultimo passaggio talvolta è stato un passaggio forse pass di troppo. Ma solo trovandoci in queste situazioni avremo la possibilità di essere migliori in futuro. Il lato positivo sta nell’aver cercato e creato diversi line break con il nostro attacco: il prossimo step sarà finalizzare meglio e di più”, ha spiegato Bortolami.

“Difensivamente sapevamo che loro attaccavano molto per linee dirette, per cui non dovevamo lasciare nessuno spiraglio con tanti giocatori sulla linea e raddoppiare il placcaggio. Questo ti fa spendere energie ma non c’è stato un black out. Credo che sul calo nel finale e sul risultato abbiano pesato maggiormente gli episodi ed alcune decisioni”.

Ed alcuni dettagli non banali per provare a vincere in trasferta a questo livello. “Sicuramente sulle prime due mete loro con la palla che ha rimbalzato in maniera strana avremmo dovuto coprire meglio la zona dopo la ruck, soprattutto nel primo caso potevamo essere più accorti”, ha continuato Bortolami, con una chiosa poi dedicata alla forza ed alla coesione del gruppo.

“Sono contento dell’impatto di tutto il gruppo. Sappiamo che stiamo lavorando assieme in una unica direzione. Non importa chi gioca dal 1′ e chi entra poi, ma ogni ragazzo che gioca dà tutto per sé stesso e per gli altri e non molla mai”.

Leggi anche: Il fuorigioco nel rugby

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