Le 26 provincie sono sul piede di guerra con l’associazione giocatori, che intanto continua a dire no all’offerta della società statunitense
Nuova Zelanda: situazione complicata a livello economico, l’offerta per un “pezzo” di federazione resta
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Cari i miei giocatori, è onorevole il vostro attaccamento ai vecchi valori, ma oggi nel rugby purtroppo contano soprattutto i “nuovi” valori, quelli di cartamoneta. E le province lo hanno ben capito visto che di questo passo saranno costrette a chiudere per bancarotta. Ma la cosa che più incuriosisce davanti a questo braccio di ferro è il fatto che gli stessi giocatori appena ne hanno l’opportunità (e se non hanno più la possibilità o l’intenzione di vestire la maglia degli ABs) scappano all’estero, verso Giappone o Europa, proprio per guadagnare di più. Una contraddizione che rischia di far gran male al rugby neozelandese.
D’accordo