Si parte a gennaio. McKenzie, Marx, Ball, du Toit, le Roux, Folau: questi sono solo alcuni dei campioni che giocheranno in Oriente
Giappone: lanciata la nuova Rugby League One, con una valanga di stelle internazionali
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
The Rugby Championship Under 20 2024: i risultati della 2° giornata
Nuova Zelanda davanti a tutti in classifica, Sud Africa a secco di vittorie
Super Rugby Pacific: continua il duello ravvicinato tra Hurricanes e Blues
Una solo punto separa le due neozelandesi, al comando del campionato: tutti i risultati e gli highlights dell'11esimo turno
Super Rugby: il debutto di Leigh Halfpenny con i Crusaders
L'estremo gallese ha giocato 43' nella sconfitta con i Reds
Super Rugby: ancora Tim Ryan, la nuova stellina del rugby australiano
Dopo la tripletta all'esordio da titolare dello scorso weekend, l'ala dei Reds si conferma con una doppietta sui Crusaders
Leigh Halfpenny più forte degli infortuni, pronto al debutto in Super Rugby Pacific
L'estremo gallese è stato inserito nel XV titolare dei Crusaders che sfidano i Reds
Sudafrica: Siya Kolisi potrebbe rimanere capitano degli Springboks
Il giocatore e il suo club starebbero pensando ad un accordo. Mentre Erasmus vuole più giovani all'interno del suo roster
Ecco un modo (forse l’unico modo possibile) per far crescere un movimento, con i soldi, e tanti soldi.
non per forza i soli soldi fanno crescere un movimento. Il Calcio USA negli anni 70 con i Pelè e i Beckembauer fallì miseramente, come hanno fallito la Cina e i Paesi Arabi con i loro miliardi buttati nel calcio.
Gli USA nel calcio ti hanno dimostrato che puoi tirare su un movimento partendo dai giovani (loro partono avvantaggiati avendo il sistema NCAA), programmazione, salary cup, limite a stranieri e marketing oltre ai soldi (che però hanno investito in centri sportivi, tecnici stranieri e stadi). La major league di calcio in USA è uno dei campionati più visti, sia sugli spalti che in TV, e il paradosso è che da quel campionato arrivano in europa giovani promesse americane o canadesi, vedi i Pulisic, i Davies e i Busio.
Quindi vediamo, io sono convinto che la bolla Giappone nel rugby possa fallire, alla fine hanno avuto risultati, ma semplicemente con una nazionale infarcita di stranieri.
…non per forza i soli soldi, certo, però aiutano… come disse la Lady di ferro un giorno, a proposito di chi le rimproverava scarsa attenzione a stato sociale e solidarietà pubblica: “…se il samaritano avesse avuto solo buone intenzioni, poteva fare ben poco… fortunatamente aveva anche i soldi…” 😉
Il calcio USA di sicuro sì, penso avesse ambizioni di diventare una nazione forte anche in questo sport.
Cina e Paesi Arabi… penso di no (almeno i secondi): non hanno mai neanche sognato di innalzare il livello della propria Nazionale, quanto di creare al proprio interno un campionato attraente per generarvi attorno un business sufficientemente cospicuo.
Che sfilza di nomi ! Impressionante…
Quanto ai giocatori domestici, non so se avranno benefici o meno da avere simili compagni di squadra (anni fa lessi un articolo sul rugby in Giappone e uno dei problemi era che i giovani dei campionati studenteschi finiti gli studi o erano pronti al salto nelle squadre professionistiche della Top League con compagni di squadra stranieri del genere o praticamente non avevano squadre di livello più basso dove poter continuare a praticare rugby)…comunque la velocità, la tecnica individuale e l’organizzazione di squadra mostrate ai mondiali proprio da parte dei giocatori “veramente” nipponici mi fanno ancora brillare gli occhi… ci vorrebbe qui in Italia più gente con quel ritmo e quelle mani ( e pazienza per il metro e la bilancia …)
P.S. Sono contento per il contratto a Folau
…ma quindi, nella Japan Rugby League si gioca a rugby union?
Sì l’altra è la All Japan Rugby League League… 🙂
Non saprei. Sì, i nomi sono tanti ma una buona fetta di questi sono giocatori in pre-pensionamento che non sono più adatti al rugby internazionale oppure atleti desiderosi di monetizzare la carriera con qualche anno sabbatico senza dannarsi troppo l’anima. Sarà un campionato che crescerà attorno a queste star, con ritmi e intensità propri non certo paragonabili a quelli di T14, Premiership, SR o URC. Sarà un bene far crescere i giovani rugbysti giapponesi in quest’isola dorata lontana dal vero rugby d’elite?
se ci fosse uno solo di questi pre-pensionati a Treviso o a Parma ne gioverebbe tutta la URC… il rugby italiano ha fatto i suoi progressi quando Stranski, Botha, Lynagh, Kirwan e compagnia bella giocavano nella nostra Serie A1, che non aveva bisogno di autoproclamarsi pro e nemmeno top, semplicemente lo era… la mia generazione ha potuto allenarsi (e non debuttare in prima squadra ma magari giocare un dignitosissimo campionato riserve) perché in squadra c’erano questi fenomeni… ora stiamo convocando in nazionale un DuPreez che è a Reggio da sei anni e non se lo sono mai calcolato nemmeno alle zebre…
…calcolato… mhhh!… 🙂
Scusa, Mckenzie per pensionato? Smith ? C’era Barret fino a qualche settimana fa…Più che altro direi che c’è un po’ di tutto. Vecchie glorie e gente nel pieno dell’attività. Se fossi uno dei tanti spettatori mi divertirei un sacco, altro che
E aggiungo, pensa un vero pensionato tipo Laidlaw quanto farebbe comodo, per dire, alle zebre….
Beh, a dire il vero per le Zebre sono passati dei pre-pensionati deluxe come Mils Mulaina e Brandon Leonard, ma mi pare che non abbiano lasciato un segno indelebile…
Beh Leonard credo sua stato tra i migliori stranieri passati da Parma
Infatti nel mio commento ho scritto che ci sono sia pre-pensionati sia giocatori in cerca di grana…
Cosa vuoi che sia,il re del Seven ha scelto Parma rosicate Jap,il Fijiano ti dà una mano.
Si la loro nazionale é imbottita di equiparati . Che sono ancora più forti dei locali, quindi giocano. Ma i giapponesi hanno alzato di molto le loro capacità rugbystiche (o almeno in modo superiore a quello dei nostri .. visione, skills, mentalitá, idee chiare su cosa fare. ) e stanno producendo giocatori di ottima fattura. Tra top 10 e franchigie mi sa che abbiamo più stranieri noi e di ben altro livello.. che non mi sembra stiano alzando di molto l’asticella dei nostri. quindi i critici del modello giapponese trovano il tempo che trovano …tutte le tier 1 e mezzo storiche trovano un modello manageriale e tecnico che funziona per loro (Argentina e Scozia oramai tier1 , Giappone , fiji ) noi sembriamo più vicino a Usa, Canada, Georgia come modello …sono anni che non produciamo risultati rilevanti.