La cosa riguarda il possibile cambio di “casacca” di giocatori che hanno già all’attivo dei caps
World Rugby cambia la regola sull’eleggibilità nel rugby internazionale
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Ronan O’Gara ha svelato le sue ambizioni future
L'allenatore irlandese si è messo al centro di un dibattito mondiale
Ellis Genge: “I diamanti grezzi sono nelle aree svantaggiate”
Il pilone dei Bristol Bears critico sul sistema di identificazione dei talenti nel rugby inglese
I dubbi di Rob Baxter sul mondiale per club
Il Director Of Rugby di Exeter ha evidenziato delle perplessità sul nuovo torneo fra Emisfero Nord e Sud
Jacob Umaga: “Vorrei indossare la maglia delle Samoa”
Il trequarti del Benetton vuole seguire le orme di suo padre in Nazionale
Louis Rees-Zammit: “Mai fatto nulla di così duro come il ritiro pre-Mondiale col Galles”
Il gallese non rimpiange i massacranti ritiri con Warren Gatland: "Il football americano mi si addice di più, ecco perché"
World Rugby: in fase sperimentale una palla più piccola per il gioco femminile
Lo studio è partito dal Women's Six Nations Festival U18, da poco concluso in Galles
Tipo baravalle e lozowski ne potrebbero usufruire?(l inglese ha 5 caps)
Hebrst ne è fuori quindi?
@redazione si può fare un articolo sui possibili convocati con questa nuova regola?
Credo proprio di si per quanto riguarda Baravalle e Lozowski, mentre per Herbst penso che ci si possa affidare alla vecchia regola quindi anche lui equiparabile come Faiva e Tavuyara!
Mi Sa che ha giocato per l under 20 SA che in quel momento bloccava
Se ci fosse la possibilità andrebbero presi almeno una decina di giocatori.
Devoto e alldrit e chiunque di buon livello possa essere convocato da qui a febbraio.
Certo alldrit titolare con la Francia decide di giocare x noi come no nei sogni
Che poi in ogni caso devono essere intercorsi 3 anni dall’ultima convocazione
Devoto ha giocato con l’Inghilterra l’anno scorso
Ma perché, Alldritt ha anche origini italiane? Io sapevo che fosse metà francese e metà scozzese. Ma comunque mi sembra che questa regola comunque non possa valere se la persona non è inizialmente italiana. Se lo è e non viene convocata dall’altra nazionale per 3 anni e ha almeno un cap, allora può.
Anzi, ho riguardato: Alldritt ha madre francese e padre nato in Kenya da genitori irlandesi e poi vissuto in Scozia. Magari può convocarlo il Kenya, ma non credo l’Italia 😂😂
la madre dovrebbe essere metà guascona metà italiana
Vabbè, Silver, potrebbe giocare con chiunque Alldritt, in pratica. Ma prima che non venga convocato dalla Francia per tre anni, ne devono passare minimo altri dieci…di che parliamo, dai
Herbst ha, purtroppo, giocato U20 SA, quindi è fuori
Potremmo chiedere anche a Dallaglio
Eh e campese no?
Avete poco da fare gli spiritosi….se ricordate solo questi nomi significa che siete datati!!😂😂
…e con il mio Campese non si scherza! ho una foto con lui che ancora mi emoziona quando la guardo! Io ragazzino e lui che mi abbraccia sorridente con una Sprite in mano!
Quindi Cedaro potrà giocare per l’Argentina
Quindi Parisse potrebbe giocare per l’Argentina e farsi il suo ultimo caps, magari vincendo la partita
L’ultima partita giocata con l’italia quand’è stata, agosto 2019 con la Russia? Effettivamente a fine stagione potrebbe
AHAHAHAHAHAHAHAH! Grande!!!
…a stò punto, avendo sposato una francese, richiedere la tripla cittadinanza e giocarsi l’ultima partita alla RWC 2023 con la Francia, magari vincendo la coppa… fantascienza a parte, sarebbe un finale perfetto!… 😉
Hanno mai cambiato l’eleggibilita’ a 5 anni?
Questa nuova regola, secondo me, è una baggianata ed una presa in giro.
Capisco l’intento di agire a rovescio: anziché vietare alle Nazionali tier-1 di spolpare le isolane e basta, si consente a queste ultime di riappropriarsi di alcuni giocatori “mercenari” una volta non più utilizzati dalle prime, in modo che possano arricchirsi di giocatori d’esperienza internazionale formata.
Nella realtà: le tier-1 possono continuare bellamente come prima ad equiparare chi gli fa comodo fra i giocatori formati altrove (tipicamente, gli isolani), ma se poi non si accorgono di non essersi ritrovati fra le mani un Billy Vunipola, oppure sì ma ormai è troppo vecchio, possono scartarlo e la sua nazionale può riciclare il rifiuto garantito per schierarlo dove sarebbe dovuto essere dall’inizio. E dire grazie a World Rugby, magari.
Non dubito che le tier-1 non abbiano ostruito ed abbiano avvallato questa nuova norma, ben preferibile al blocco dell’eleggibilità o anche solo ai 5 anni di residenza.
Io resto fermo sul fatto che un giocatore, indossata una casacca di nazionale U-12, debba essere da quel momento in avanti bloccato, perché già dice dove è stato formato.
Sinceramente, messa come è messa, mi sembra improbabile che possa succedere che qualcuno venga riconvocato dalla sua nazione d’origine…si devono verificare troppe contingenze.
Be molti isolani ex All Blacks con pochi caps (penso ad un Piutau o Fekitoa) potrebbero invece.
Dai che tra tre anni possiamo convocare Lynagh 🤣🤣🤣🤣
Beh, Lynagh non è cappato ed è, credo, cittadino italiano….
Msa certo, lui sarebbe già pienamente eleggibile, è nato in Italia e ha la madre italiana. Però la mia era una battuta per dire che comunque non ci ha scelto e magari tra tre anni se ne pentirà (anche se non credo)
Ma ci sono pure tagliandi, furto e incendio e atti vandalici compresi? No perché sembra una di quelle formule da concessionaria, se dopo 3 anni non la vuoi più la rendi…
Dimenticavo la grandine…
Ma forse @mikefava intendeva Lynagh padre! 😄 Scherzo
Cmq, seriamente, la nuova regola mi sa di mercimonio che non so a chi porterà veramente vantaggio ma so a chi non servirà …al rugby azzurro
Sicuramente non a noi… i pacifici con giocatori esperti e disciplinati ci mangiano in un sol boccone
Guarda, yes nine, penso che abbia realmente più possibilità di giocare per l’Italia Lynagh padre, che Louis…e ho detto tutto! Non per qualcosa, ma il giocatore deve anche voler giocare per quella data nazionale e lui mi sembra voler giocare per l’Inghilterra, poi tra tre anni, quando nel frattempo avrà collezionato un cap, allora ne riparliamo, ahahahah…
Si, ma Infatti
resto fermo dell’idea che, probabilmente sbagliata per tanti di voi, che la nazionale andrebbe scelta una volta sola. posso comprendere solamente quei giocatori isolani che decisero di difendere un altra nazione per stabilizzare loro e le rispettive famiglie.
così è troppo facile per un giovane di belle speranze scegliere il meglio “tanto fra tre anni faranno carte false per avermi di la mal che vada”…
Vedo gente che spara cavolate. Alldritt…dovrebbero passare tre anni di assenza dal rugby internazionale, idem Devoto, idem Parisse, idem Creevy.
L’unico papabile-ma già smentito- è Lozowski.
Ma poi con che coraggio Alldritt giocherebbe per l’Italia. Ce uno gioca per il suo paese, non è una banderuola soprattutto se è un giocatore cardine come lo è Alldritt
è possibile che l’Italia ne benefici, e tanto, nel momento nel quale si scoprissero nonni italiani per qualsiasi giocatore fuori dal giro della nazionale… Cipriani, ma anche un qualsiasi giocatore il cui cognome non nasconda chiaramente origini italiane… per esempio Chris Ashton potrebbe giocare se scoprisse un ascendente italiano… in Francia ci sarebbe l’imbarazzo della scelta
Perché no non credo uno come cipriani per un po’ sarebbe male?
Magari uno come ashton
Più si crea concorrenza nei ruoli e meglio è.
Sulla Francia hai ragione…Enzo Selponi per esempio
Comunque per noi possono cambiare le regole finché vogliono ma non trarremo mai giovamento poichè non abbiamo la “macchina oliata” anzi non abbiamo proprio la macchina. Sono certissimo che Enzo Forletta, in tempi non sospetti quando giocava ancora nel Perpignan (2018!!) + stato segnalato, sia a dirigenti FIR di alto bordo, ma soprattutto a dirigenti (posizione autorevole) di una franchigia. Sono altrettanto certissimo che Forletta, allora, avrebbe risposto positivamente ad una chiamata azzurra ( c’erano O’Shea e Ciccio). Bene, Forletta ha 1 cap con la Francia in questi ultimi test. Di cosa stiamo parlando? Di Lozowsky, Lynagh, Odogwu, di cosa? Ci passiamo il tempo e facciamo il nostro fantarugby.
“…così facendo abbiamo aggiornato il nostro modus operandi all’interno del panorama professionistico, senza compromettere l’integrità dello scenario internazionale.” Ma i campioni del politichese non erano in Italia?!
Comunque, parlando di giocatori che diventano eleggibili per altre nazionali, mi ha fatto specie vedere James Lowe e Jamison Gibson-Park esultare dopo i turnover o le mete dell’Irlanda contro la Nuova Zelanda, specie Lowe sembrava proprio godere come un riccio nel vedere la sua attuale nazionale prevalere sulla sua vera nazionale…non un bella immagine, secondo me. Ma il rugby è anche questo.
Probabilmente un po’ di risentimento, soprattutto per Lowe. Ha giocato anni nel SuperRugby ad altissimo livello e non è mai stato preso in considerazione.
quando fai davvero parte di una squadra, i momenti in cui anni di lavoro diventano significano risultati positivi se davvero sei partecipe di tutto, sei un professionista, fai come han fatto Lowe e GibsonPark, se hai delle remore sei fuori dal progetto .
Comunque ste regole e regolette sono davvero un esempio di politichese che sembra d’essere in italia.. io stringerei i limiti, anche se magari significa più problemi per l’Italietta
Ricordo la telecamera francese che crudelmente si fermava sul viso di un centro di origine sud Africana (un bel cafone) per verificare che cantasse la Marsigliese… chi ricorda il nome?
A chi non piace la nuova regola ricordo che è fatta per aiutare le squadre isolane, non gli occidentali…
…non so fino a che punto, un fijano o tongano o samoano di interesse viene cappato una-tantum da NZ (e chi di loro dirà di no?) e per tre anni entra nella riserva di caccia della felce… dopo due anni e mezzo te lo ricappanno (e ancora una volta nessuno di loro dirà di no, si tratta pur sempre degli Abs ) e per altri tre anni è bloccato… e dopo sei anni ciao ciao carriera internazionale e mantenimento del primato isolano australe in mano ai tuttineri… aiutare gli isolani del pacifico credo sia l’ultima delle preoccupazioni di WR, il fine è tenere in piedi il circo barnum dell’alto livello livello attuale…
Se tale isolano gioca in Europa però no, non te lo ricappano. E comunque hanno un tale ricambio e bacino potenziale che perchè dovrebbero richiamare un Naholo o Fekitoa…
Gli Italiani diventano nazionalisti solo in cucina,mettere il cheddar sulla pizza è come ricevere una coltellata.Per tenere in vita l’alto livello nel rugby andrebbe bene tutto,tranne seguire gli esempi di chi ce l’ha fatta e aspettare i tempi.Gli stadi si svuotano,gli sponsor scappano,i risultati deprimono,e noi ci preoccupiamo che qualche ex nazionale venga a raddrizzare la baracca.Gli articoli su accademie,utilizzo dei fondi cvc,regole su pm e dp,contratti fir-franchigie,fiamme oro,situazione economica delle zebre li vediamo poco,si fa finta che sia sostenibile la situazione,e fantastichiamo su una nuova regola che non ci riguarda..
esatto!!
redazione dicci cosa capita alle Under, i ragazzi U18 che han stracciato l’Irlanda cosa faranno ora? il lavoro di Aboud continua? l’hanno mandato via? stanno utilizzando i soldi solo per attirare in Italia gli Argentini di origine (più o meno lontana) italiana stremati dall’inflazione al 60%
👍
Mi associo!
sul web ho trovato questa recente intervista a Moscardi. Mica era capitano per niente…
https://www.avantionline.it/moscardi-per-la-crescita-e-imprescindibile-labitudine-a-giocare-ad-alto-livello/
Pensa se lo intervistavano dopo l’Uruguay,avanti che non riescono ad avanzare,sostegni a vista,uno straniero appena rientrato da un anno che salva la baracca in 20 minuti.Altro che dominio,partita in bilico fino alla fine:contro la 17sima potenza del ranking.
La qualità dei tongani è impressionante
https://www.theguardian.com/sport/2021/nov/24/world-rugby-amends-rule-and-allows-players-to-switch-national-teams?CMP=Share_iOSApp_Other
Aiutare i paesi del pacifico è la classica foglia di fico per giustificare una scelta che aiuterà moltissimo sia le squadre di prima fascia ma sopratttutto quelle di seconda. Quando la Spagna e la Germania saranno competitive, grazie a innesti di giocatori di qualità (con nonni francesi, inglesi o argentini) nel giro di pochi anni avremo quasi venti squadre almeno di ottimo livello mondiale, molte delle nuove in paesi ricchi e popolosi. Cosi si frantuma defnitivamente il concetto di patria (lo dico in senso non retorico, ma emotivo) andando incontro alle esigenze dello spettacolo. Lowe esulta perche per lui, giocare per Leinster o Irlanda non fa molta differenza, sono due squadre di professionisti e lui esulta per la vittoria, punto e basta. Che ne sa Faiva di Garibaldi, Cavour, Mazzini, dei sacrifici per unire un paese sotto la stessa bandiera? E forse non lo dovrebbe neanche sapere, oggi il pubblico pagante vuole divertirsi e se sono Ioane e Faiva a salvare la baracca dell’Italia, va bene così. A me non piace, il tricolore sul petto mi commuove ancora, ma i tempi stanno cambiando.
Questa scelta è anche il modo per salvare l’Italia all’interno del Sei Nazioni. Dove trovano i Georgiani neozelandesi o inglesi con nonni nati a Tiblisi? L’Italia ha “esportato” venti milioni di persone negli ultimi due secoli, i geni italiani sono dappertutto. Se non dovessimo farcela neanche questa volta ad alzare il livello, allora saremmo veramente degli incapaci cronici.
Tutto l’entusiasmo che leggo qui non mi dà alcuna speranza. Le nazioni si dissolvono, al via le migrazioni di massa, ricicli e raccatti vari. Il senso della competizione fra nazioni si smarrisce, politiche di club applicate alle federazioni e viceversa, costituzione di superfranchige che con la nazionale di origine non c’entrano nulla. È l’inizio della fine.