L’Inghilterra batte il Sudafrica nella replica della finale mondiale 2019

Decide un calcio a 30 secondi dal termine di Marcus Smith dopo un secondo tempo dominato dagli Springboks

Inghilterra-Sudafrica, Freddie Steward e Trevor Nyakane – ph. Adrian DENNIS / AFP

L’Inghilterra grida di gioia per la vittoria in extremis per 27-26 sui campioni del mondo del Sudafrica nella riedizione della finale della Rugby World Cup 2019.

Una partita straordinaria che gli albionici hanno conquistato grazie a un calcio in mezzo ai pali di Marcus Smith a trenta secondi dal termine per una punizione causata da un improvvido fallo di Frans Steyn, croce e delizia dei suoi visto che aveva precedentemente sparato tra i pali il calcio del sorpasso Springboks dopo una partita intera ad inseguire gli avversari.

Il primo tempo è soprattutto di matrice inglese: dopo pochi minuti una bella giocata al largo trova Manu Tuilagi lanciato a meta per il primo vantaggio, anche se il 12 dei padroni di casa deve immediatamente uscire per un guaio muscolare proprio su quell’allungo. Lo sostituisce Max Malins, con Joe Marchant che scala a centro.

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Se Pollard mette sul tabellino i suoi al piede, l’Inghilterra continua a premere sull’acceleratore e trova di nuovo la via della meta con l’estremo Freddie Steward, bravo a sfondare di potenza fra Cobus Reinach e Makazole Mapimpi.

Il Sudafrica ricuce pian piano lo svantaggio fino al 17-12 dell’intervallo grazie a un predominio delle fonti del gioco e del punto d’incontro che progressivamente diventa sempre più importante.

Gli Springboks dominano completamente il secondo tempo: rimesse laterali, drive, mischie chiuse, gioco aereo. L’Inghilterra rimane attacca alla partita con le unghie e con i denti, ma al 63′ Elton Jantjies opera il sorpasso per il 18-17 a favore degli ospiti, che sembrano in rampa di lancio.

Due minuti più tardi, però, una grave incomprensione difensiva fra Elton Jantjies e Damian De Allende in prima fase provoca un break inglese che non può essere ricucito: Raffi Quirke vola sotto i pali alla sua seconda presenza internazionale e l’Inghilterra segna 7 punti e torna al comando della partitacon quello che è l’unico pallone della ripresa fino a quel momento.

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Il Sudafrica si rimette al lavoro, costringe gli avversari al cartellino giallo per l’accumulo di calci di punizione (il totale sfiora i 20 falli alla fine dell’incontro) e segna all’angolino sinistro con Mapimpi dopo un ennesimo drive decisamente avanzante. Jantjies sbaglia la trasformazione che porterebbe avanti i suoi, ma gli viene in aiuto François Steyn, che da posizione centrale spedisce fra i pali da 40 metri.

A sette minuti dalla fine il Sudafrica è avanti 26-24 sull’Inghilterra, ma su un pallone aereo Siya Kolisi placca in volo l’estremo avversario Steward, vedendosi così comminare un fiscale cartellino giallo. L’Inghilterra invece ritrova il proprio quindicesimo, ma la difesa Springboks è strepitosa e ruba ben due rimesse laterali grazie a un Eben Etzebeth in formato leggenda: suo anche un clamoroso break offensivo che finirà in un nulla di fatto sanguinoso, con il senno di poi.

La disperata difesa dei campioni del mondo non basta a tenere gli inglesi lontano dalla propria metà campo e proprio nell’ultima occasione disponibile arriva il calcio di punizione che consente a Marcus Smith di conquistare una partita di livello altissimo, nonostante il Sudafrica sia apparso la squadra nettamente dominante per tutto il secondo tempo.

Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Joe Marchant, 13 Henry Slade, 12 Manu Tuilagi, 11 Jonny May, 10 Marcus Smith, 9 Ben Youngs, 8 Tom Curry, 7 Sam Underhill, 6 Courtney Lawes (c), 5 Jonny Hill, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie Blamire, 1 Bevan Rodd
A disposizione: 16 Nic Dolly, 17 Joe Marler, 18 Will Stuart, 19 Charlie Ewels, 20 Sam Simmonds, 21 Alex Dombrandt, 22 Raffi Quirke, 23 Max Malins

Marcatori Inghilterra
Mete: Tuilagi (6), Steward (17), Quirke (65)
Trasformazioni: Smith (6, 17, 65)
Calci di punizione: Smith (24, 80)

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Jesse Kriel, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Cobus Reinach, 8 Duane Vermeulen, 7 Kwagga Smith, 6 Siya Kolisi (c), 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Trevor Nyakane, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nché
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 Franco Mostert, 20 Jasper Wiese, 21 Herschel Jantjies, 22 Elton Jantjies, 23 Frans Steyn

Marcatori Sudafrica
Mete: Mapimpi (69)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Pollard (14, 22, 26, 30, 55), E. Jantjies (63), Steyn (73)

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