Benetton Rugby: Hame Faiva è vicino al rientro

Il tallonatore potrebbe essere convocato anche in azzurro. Per i veneti c’è anche un’altra buona notizia dall’infermeria

COMMENTI DEI LETTORI
  1. LiukMarc 11 Ottobre 2021, 09:48

    Ottime notizie

  2. Parvus 11 Ottobre 2021, 10:03

    stanno analizzando la sconfitta contro il munster???
    mi pare sia contro ulster….
    poi posso anche sbagliare….

  3. Parvus 11 Ottobre 2021, 10:05

    bene, ottime notizie.

  4. Mich 11 Ottobre 2021, 10:11

    Ogni volta mi propongo di astenermi dal commentare circa le equiparazioni, ma ogni volta fallisco.
    Non sono d’accordo.

    • kinky 11 Ottobre 2021, 10:50

      Ce l’hai contro il mondo ovale intero o sei sfavorevole solo per la nostra nazionale?

      • Mich 11 Ottobre 2021, 13:39

        Tutto lo sport Kinky. Una squadra nazionale, per come la vedo io, deve essere espressione del movimento nazionale, non costituire una mega franchigia. Se voglio partecipare alla corse per gli accaparramenti dei giocatori seguo i club e le franchigie; quando guardo la nazionale voglio vedere una nazione.

        • kinky 11 Ottobre 2021, 15:33

          Ahh ok allora sono d’accordo anch’io al 100%! Il problema è che c’è la regola delle equiparazioni e finche non la tolgono purtroppo dobbiamo sfruttala anche noi! Forse forse (ma proprio forse) gli unici equiparati che accetterei sono quello che crescono in quella nazione fin dalle giovanili ma tipo fin dall’U15! Come i Vunipola o Umaga!

    • narodnik 11 Ottobre 2021, 12:00

      Questo come Ioane non hanno uguali in Italia,piu’ che altro Crowley dovra’ scegliere un altro capitano.

      • Mich 11 Ottobre 2021, 13:43

        Bene, significa che questi siamo. Lo sforzo deve essere fatto per attirare e far crescere i nostri. Se non ci riusciamo, pazienza. Ci sono nazioni come USA, Russia e Cina che spadroneggiano in tantissimi sport e nel calcio non sono riusciti a mettere insieme 11 giocatori utili a far qualcosa di importante; c’è il rischio che capiti lo stesso da noi per il rugby. Amen.

        • narodnik 11 Ottobre 2021, 19:23

          Piu’ che rischio puoi parlare di certezza se intendi vincere 6n o mondiale.E’ vero che equiparano spesso elementi che non fanno la differenza ma Faiva prima dell’infortunio era uno dei migliori giocatori del pro14.

    • mikefava 11 Ottobre 2021, 13:01

      Mich, puoi non essere d’accordo ma gli equiparati ci sono in tutte le nazionali, praticamente…anche gente che a volte non penseresti. Però in parte sono d’accordo con te, perché i casi come il Giappone sfiorano il ridicolo, più di metà squadra non realmente giapponese o comunque non nata in Giappone, spesso con alcuna connessione con il paese, a parte il fatto di giocare per un club locale. Io sarei per mettere un tetto, come era il calcio prima della sentenza Bosman. Cioè, una nazionale può avere degli equiparati ma non più di cinque, ad esempio. La troverei una soluzione corretta, per non snaturare il valore di ogni singola nazione… altrimenti perde un po’ tutto di senso se la nazionale italiana fosse composta da tutti neozelandesi (lo dico come esempio estremo)…

      • mikefava 11 Ottobre 2021, 13:04

        L’ultima frase è “perderebbe tutto di senso”

      • Mich 11 Ottobre 2021, 13:46

        Ripeto che il fatto che lo fanno tutti non lo rende giusto, ma solo coerente con quanto attualmente consentito dal regolamento. Hai citato il Giappone, ma pensa anche ai “furti” operati ai danni delle piccole isolane. La tua posizione, in ogni caso, già è più coerente, ma dovremmo tornare sul numero: 5 sono troppi.

        • mikefava 11 Ottobre 2021, 14:55
          • Mich 11 Ottobre 2021, 15:06

            Per me nessuno, bisogna puntare allo 0, ma visto che attualmente il regolamento lo prevede e non possiamo scardinare intere squadre da un TM all’altro, si dovrebbe almeno iniziare da qualcosa. L’analisi sul numero è complessa da portare avanti qui, tra me e te alla cieca. Che incidenza hanno gli equiparati in ogni Tier 1? E nelle Tier 2? A quanto il prossimo 6N? A quanto il prossimo RC? Quante e quali squadre giungerebbero alla prossima WR avantaggiate o svantaggiate dal provvedimento? Quanti club e federazioni hanno costriuito i prossimi anni sugli attuali equiparati e sulle prospettive equiparabili? Quanti giocatori e/o club hanno firmato un contratto con la prospettiva di poter poi equiparare quel giocatore alla federazione di quel club? Sono solo i primissimi tra i molteplici elementi da considerare.

  5. mikefava 11 Ottobre 2021, 13:07

    Tutti questi indisponibili non erano poi così indisponibili 😂 no vabbè, bene così, evidentemente molti erano già sulla via del ritorno!

  6. madmax 11 Ottobre 2021, 14:28

    La coperta è sempre corta e ogni aiuto di qualità è benvenuto…. Detto ciò io pensavo ingenuamente che diventassero cittadini italiani, invece, come Cooper in Australia, cittadino ancora NeoZelandese, i nostri nazionali si presentano al check in con i loro passaporti inglesi, neozelandesi, sud africani, australiani… la cosa mi fa sempre sorridere, con un po’ di amaro in bocca.

    • Mich 11 Ottobre 2021, 14:31

      Bisogna distinguere l’evento sportivo da quello civile. Non capisco cosa intendi.

      • madmax 11 Ottobre 2021, 14:49

        Se giochi per l’Italia, dovresti almeno essere cittadino italiano. Puoi anche parlare quattro parole, ma almeno porti il nostro passaporto.

        • Ovale 11 Ottobre 2021, 14:51

          E se parli benissimo italiano sei qui da anni e non riesci ad avere il passaporto?…per fortuna che lo sport in certi casi mette davanti altri criteri, come la formazione.

          • Mich 11 Ottobre 2021, 15:16

            Concordo. E la formazione può tranquillamente essere un buon parametro. Era quello a cui pensavo quando ho chiesto precisazioni. A me interessa poco il passaporto.

    • Ovale 11 Ottobre 2021, 14:49

      L’esempio di Cooper è un po’ troppo particolare, non lo userei a paramentro: Quade Cooper è in Australia da quando è ragazzino, ma non riesce ad avere la cittadinanza per tutta una serie di motivi. Si potrebbe fare anche l’esempio di Tuilagi, che è cresciuto in UK ma ha avuto enormi problemi a livello di documenti.

    • mikefava 11 Ottobre 2021, 15:04

      La cosa che a me fa sempre più specie è che spesso non parlino italiano, nel caso dell’Italia…e il paradosso è che alcuni come Braam Steyn o Dean Budd parlano italiano, pur non avendo alcuna origine italiana, e magari figli di italiani (come potrebbe essere il caso di Stephen Varney o Sebastian Negri), anche solo per metà, non parlano italiano affatto. Allora ok che non hai la nazionalità, non sei nato né cresciuto in Italia, ma almeno impara due acche della nostra lingua, giusto per sostenere un’intervista o quantomeno dimostrare che in fondo non giochi per l’Italia solo perché con l’Inghilterra, il Galles o la Scozia non avresti avuto possibilità…

      • Mich 11 Ottobre 2021, 15:13

        Beh, equipararsi per una nazione abbandonando la propria potrebbe essere una scelta sottesa esattamente dalle motivazioni che citi. Essere un giocatore mediocre per una nazione potrebbe significare essere un giocatore eccellente per un’altra, dipende dagli standard, e spesso capita esattamente questo. Diametralmente opposto è il caso in cui si è in presenza di fenomeni che però, militando per una nazionale mediocre, scelgono di tentare la fortuna altrove facendosi adottare. Francamente non gradisco nessuna delle due ipotesi.

        • Ovale 11 Ottobre 2021, 15:37

          Si ecco imparare almeno un po’ di Italiano non sarebbe male…soprattutto se giochi per le nazionali italiane sin dall’u20

          • Ovale 11 Ottobre 2021, 15:40

            Che poi è un problema che nel mondo anglofono si pongono molto meno di noi, visto che iI rugby di alto livello per il 70% è praticato in paesi ex-commonwealth.

          • mikefava 11 Ottobre 2021, 17:45

            Sì ma dico…Duvenage, Negri, Sisi, Herbst, tanto per fare degli esempi, andranno a mangiare fuori qualche volta? Andranno a fare la spesa? O qualsiasi cosa si faccia in Italia? E allora, cribbio, fa ridere che non imparino l’italiano…

          • aries 11 Ottobre 2021, 19:10

            Ho un cliente olandese, quindici anni in Italia, un miracolato dell’istituto Europeo di Fiesole, un decino al mese esentasse, in 5 anni unica frase in “italiano”: -see you, andare in ufizio- insomma, c’è chi sta peggio!

  7. Ovale 11 Ottobre 2021, 15:02

    L’equiparazione ha un suo senso e personalmente non la demonizzerei, perchè è uno strumento che può aiutare lo sviluppo del rugby, soprattutto per i paesi in cui è uno sport abbastanza diffuso ma non si riesce ad affermare completamente.
    Ad esempio può avere un senso per ruoli specifici in cui c’è carenza di giocatori che possono giocare ad alto livello (pensiamo alle seconde linee in Italia).
    Certo ormai è diventato un po’ un mercato globale e forse sarebbe il caso di aggiornare le regole, ad esempio allungando i tempi per l’equiparazione (cosa che in parte si sta facendo), o come diceva qualcuno anche qui, mettendo un tetto al numero di equiparati convocabili per una partita.

    • Mich 11 Ottobre 2021, 15:21

      Esattamente Ovale, potrei immaginarne un sapiente utilizzo per traghettare una nazione all’interno di una sport poco praticato o poco noto. Quello a cui si assiste oggi è una maledetta ricerca incondizionata del cognome esotico, dando per scontato che sia migliore dei nostri. Certo, in molti casi è così, ma questo viene visto come una pezza per strappare qualche punticino in più piuttosto che come traino a nuove leve, perchè da quel che mi risulta i grandi stranieri del passato e del presente, per quanto sportivi di talento, da soli e senza sviluppo a lungo termine di un movimento solido, non è che abbiano mai condotto a qualche risultato diverso.

  8. Parvus 11 Ottobre 2021, 15:05

    mike fava ciao,
    anche io come mich sono un pò perplesso per i naturalizzati, però come dici te, ormai lo fanno tutti…
    direi non tutti, gli argentini mi pare di no…, poi posso anche sbagliare.
    vorrei vedere l’australia, il giappone e la nuova zelanda senza gli isolani dove sarebbero in classifica.
    io dico l’argentina ….., però anche il sud africa…, mi pare non abbia naturalizzati…
    nessuna polemica, mi raccomando.

    • Mich 11 Ottobre 2021, 15:28

      Ciao Parvus, anch’io vorrei vedere le grandi corazzate da sole dove sarebbero. E non lo dico con tono polemico ma con preoccupazione e disorientamento. Che senso ha dire, ad esempio, che il Giappone ha battuto l’Italia? Quale Giappone? E non mi si venga a dire che il Giappone è un caso estremo perchè il rugby giapponese non fa nulla di diverso che interpretare il regolamento. Equiparare porta a questo, al “sig. Smith”, trequarti centro, nato e rugbisticamente cresciuto in Inghilterra finchè non si è visto davanti a lui almeno dieci centri più dotati.

    • mikefava 11 Ottobre 2021, 17:41

      Ehilà Parvus, in effetti l’Argentina è uno dei pochissimi casi a non avere alcuna equiparazione, sono tutti giocatori nati, cresciuti in Argentina e interpreti del rugby argentino. Ovvio che la storia ci insegni come tutta l’America sia in realtà una mescolanza di etnie, però si può dire che quantomeno l’Argentina faccia tutto in casa propria. Sul Sudafrica ho qualche dubbio ma di sicuro non ne avrebbero alcun bisogno e, se hanno degli equiparati, sono sicuramente pochi. La Nuova Zelanda è un caso particolare, perché è vero che molti sono samoani, tongani o figiani di origine, però un po’ come gli Stati Uniti, è un paese che raccoglie varie etnie al suo interno. Stessa cosa per l’Australia. Il Giappone invece è un caso estremo agli antipodi rispetto all’Argentina, poiché è un paese dalle regole severe per l’immigrazione e anche molto tradizionalista per certi versi, però accetta uno scempio come una nazionale di rugby composta per lo più da neozelandesi, sudafricani, australiani e oceanici in genere, che di giapponese hanno probabilmente solo l’automobile. Senza questi giocatori, col piffero sarebbe una Tier 1.

    • Bimbubam 11 Ottobre 2021, 22:07

      Ero convinto che il Sudafrica avesse più di qualche giocatore nato in Zimbabwe ed equiparato, ma ho controllato e all’ultima coppa del mondo l’unico equiparato era Mtawarira (dallo Zimbabwe) che ha rappresentato l’under 18 dello Zimbabwe ma è eleggibile dal 2008

      • mikefava 12 Ottobre 2021, 22:52

        Bimbumbam, infatti, ero piuttosto convinto che il Sudafrica non avesse equiparati…è notevole, al giorno d’oggi. Comunque per chi ha due genitori di nazionalità differenti, di cui uno italiano, il discorso è diverso, secondo me…uno ha il diritto di scegliere tanto una nazionale quanto l’altra, pur essendo cresciuto magari in uno dei due paesi. Certo, è ovvio che Stephen Varney sia più gallese che italiano, però ha una connessione diretta con l’Italia, mentre che so, Jorginho (il calciatore), che gioca per l’Italia avendo solo un trisnonno italiano è già molto più tirata per i capelli…però è pur vero che lui è sempre stato molto legato al nostro paese, a 15 si trasferì a Verona e da noi diventò un calciatore professionista, in pratica: bisognerebbe sempre vedere caso per caso.

  9. aries 11 Ottobre 2021, 17:49

    Grande ritorno! Contentissimo!

  10. Toto 11 Ottobre 2021, 19:52

    Ottima notizia!!!

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