Lunghissimo stop inflitto al mediano di mischia, colpevole di aver pronunciato una terribile frase razzista nei confronti di un avversario
Squalifica da record in francia: 35 settimane a Ludovic Radosavljevic
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“Je vais te brûler, mangeur de banan”, intraducibile per contenuti, ma riportata in ogni caso in francese basta il traduttore di Google, pertanto la frase è bella che tradotta. La censura, quindi, non serve ed è perbenista.
Servono piuttosto le 35 settimane di squalifica, che sono anche poche per una minaccia di morte aggravata dallo sfondo razzista e da futili motivi, perchè “Ti brucierò mangiatore di banane” è una minaccia di morte aggravata dallo sfondo razzista e da futili motivi.
Sono anni che in ogni dove, in ambito sportivo e non, il razzismo viene condannato, combattuto, addirittura schernito, ma non cambia nulla. Forse sarebbe ora di dare segnali più forti e di intervenire sui trasgressori non solo tramite giustizia sportiva, ma anche tramite le stesse società.
Questo politicamente corretto non mi piace è ovvio che finita la partita non brucerà nessuno. Le offese scappano, se hai la pelle nera l’offesa sarà su quello, se sei bianco se la prenderanno con tua madre, se si del nord, se sei del sud, se hai i capelli rossi, alto, basso ecc è per questo che esiste il terzo tempo
Si ok, ci può anche stare, però poi sta gente di merda te la ritrovi pure alla fermata dell’autobus, non mi è mai capitato di vedere infamare il rosso o il nano o il bianco, ma gli africani si…
Io spero vivamente che lei stia scherzando. Il terzo tempo non è una giustificazione per minacciare di morte in maniera razzista una persona. Ripeto, ma stiamo scherzando?
Va beh… Me ne hanno rivolte anche di peggiori in campo di minacce, però tra restituzioni sul prato con interessi o mazzate fuori, in qualche modo si risolveva sempre… Il problema secondo me è proprio la connotazione etnica, che francamente ha un po’ stancato!
Aries concordo con te, come spesso accade. Stiamo contemporaneamente scrivendo tutti lo stesso concetto, e la cosa mi solleva.
Agghiacciante questo commento
faccio un commento volutamente provocatorio:
ma se un giocatore di colore dice ad uno bianco: “ti rompo una gamba bianco di m*rd*” è intesa come minaccia a sfondo razzista?
Se un napoletano dice ad un milanese: “magari ti strozzi con la polenta vichingo del c*zz*”?
Se il milanese offeso rispondesse: “lavati col fuoco terrone infame”?
vorrei sapere dove sta il confine tra insulto e minaccia legalmente perseguibile, inoltre vorrei capire quando si possono contestare le connotazioni razziste in un intervento vocale o scritto qualsiasi, perchè io non ce l’ho per niente chiaro
Mah di recente I neri non hanno segregato, schiavizzato e colonizzato i bianchi, potrebbe essere quella la linea separatrice.
Concordo. Come dicevo nel mio commento a Superignazzio di pochi minuti fa, è il voler rimarcare certe connotazioni razziali ormai stantie che fa la differenza. Non offende il fatto che i neri siano mangiabanane (in quanto ovviamente non vero), offende il fatto che qualcuno ancora lo pensi.
Mangia banane è riferito nel paragonarli a scimmie.
Non ne sarei così sicuro. Prova a farti un giro in Sudafrica poi ne riparliamo
Parlo da uno che ha detestato il famoso inginochiarsi agli europei di calcio, e che detesta il politicamente corretto e la deriva garantista e coccolosa che ormai la società sedicente perbene ha imboccato. La mia domanda è semplice: si gioca a rugby, che senso ha tirare fuori certe uscite? Qui non si parla di minaccia legalmente perseguibile, nessuno lo vuole condannare al di fuori del contesto sportivo; si tratta di essere corretti in campo. Ci sta l’agonismo, ma da ex praticante di sport da combattimento posso dire di non aver mai offeso nessuno in 43 anni, all’interno di contesti sportivi. Si può fare sport senza offendere nessuno; anzi direi che si deve fare sport senza offendere nessuno. Poi un “vaffa” e uno “strxzo” ci possono pure stare, e a fine partita tutti a bere birra e dimentichiamoci il campo, ma è il rimarcare alcune connotazioni razziali superate da secoli che fa denotare quanto sui campi ci sia ancora ingoranza; e purtroppo un insulto razzista non è che la punta dell’iceberg di questa ingoranza che, per come la vedo io, va debellata con vigore. Io sono napoletano, e se un milanese mi dice, come dici tu, “lavati col fuoco”, ancora oggi, nel 2021, francamente gli rido in faccia. Ma ho 43 anni, ne ho superata di merxa; cosa passiamo ai ragazzini piuttosto?
La penso esattamente come te!
Non lo so quale sia il confine, comunque se gli dava del pezzo di merda, (universale, parità di genere, niente base etnica) come facciamo tutti, otteneva la stessa soddisfazione personale e l’arbitro manco ci faceva caso
Ciao, Aries, oltre a condividere quanto postato da Mich, vorrei sottolineare come tu abbia introdotto anche un ambito, quello di genere, che finora, in questo thread non era stato toccato. Perché purtroppo è uno dei razzismi che sta emergendo e, convinzione mia, attraverso i tristi fatti di cronaca degli ultimi giorni, sta portando alla luce anche i limiti della nostra cultura del rapporto tra generi.
Carissimo Toto, il mondo cambia e si evolve, per certi aspetti, magari, come non vorremmo… però c’è gente che è rimasta indietro 1000 anni su dei concetti piuttosto banali! Per quanto mi riguarda ho fondato il mio modo di vivere sull’etica della reciprocità e una cosa molto divertente, quanto assurda, che ho notato, è che pur essendo miscredente e blasfemo, alla fine dei conti sono il più cristiano di tutti quelli che conosco e questo è veramente preoccupante! 😱😂
Poi facciamo il minuto di silenzio prima delle partite…che serve eh.
…non cambia la sostanza, ma solo per precisare: la condanna è stata ridotta e formalizzata in “26 settimane con giornate di competizione”…
Chiedete ad un ragazzo di colore come si senta trattato in Italia. E poi chiedete la stessa cosa ad un qualsiasi immigrato bianco. Questo è un paese in cui un politico fece commenti su una ministra di colore molto simili a questo caso, caduti nella malcelata ilarità complessiva. Siamo razzisti, non facciamoci illusioni.
Spero tu stia scherzando, perché poteva benissimo offenderlo senza per forza volerlo umiliare con un insulto a sfondo razziale, perché l’insulto razzista proprio quello vuole ottenere: l’umiliazione oltre l’offesa.
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E premesso che non è obbligatorio offendere gli avversari, se proprio ce l’aveva sulle p@lle poteva dirgli “t’ammazzo, brutto testa di c@zz0”, frase brutta ma in un certo senso neutra, e magari l’arbitro neanche lo cacciava (sempre per rimanere nel contesto della gara, dell’agonismo e dell’adrenalina che ti fa fare/dire cose sopra le righe).
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Oltre che un razzista è anche un fesso.
E’ una risposta a “mauno”….
Mai conosciuto o sentito dire di un razzista intelligente.