FIR, il punto di Marzio Innocenti dopo 5 mesi di presidenza

Il presidente ha toccato i temi principali dei suoi primi cinque mesi in carica, fra nomine, Accademia e Garbisi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. narodnik 10 Luglio 2021, 18:26

    Conferenza lunghissima,con la prima parte elogiativa sulle nomine che si puo’ tranquillamente saltare,soprattutto per quanto riguarda il sud ha ammesso la verita’:il programma non c’e’ e’ lui che telefona o va di persona dai club,quanto possa servire non si sa ma almeno ha parlato chiaro.Decisamente interessante il finale con le domande dei giornalisti,anche se ne esce sempre con agilita’ magari sviando il discorso,e’ un buon affabulatore e dal modo di parlare sembra proprio abbia fatto corsi di pnl,ma al tono di speranza e forza di volonta’ manca una idea precisa di come fare le cose.Su Garbisi ha detto l’unica cosa che era interessante sapere:prospetti di quel livello cercheranno di essere blindati con contratti migliori,per il resto buona fortuna.

  2. Toto 10 Luglio 2021, 18:48

    Questo Presidente, a me semplice appassionato non introdotto, sembra che parli, comunichi, dimostri disponibilità a rendere conto, ad assumersi la responsabilità della riuscita dei progetti, non solo verso il movimento e chi fa parte del “sistema” (manager societari, ecc.), ma anche al semplice pubblico, per così dire. Ci si è sempre lamentati, su questo forum, della mancanza di trasparenza e di comunicazione delle precedenti gestioni. Bene, sembra che finalmente ci sia una svolta. Certo, nel concreto un’inversione di tendenza, per quanto riguarda la trasparenza, sarà nei bilanci, se saranno più chiari dei precedenti, e nella visibilità/accessibilità che gli sarà data. Per il resto, 100 giorni credo non siano niente. Aveva detto che avrebbe avuto bisogno di tempo per prendere dimestichezza col funzionamento della struttura e delle funzioni istituzionali, ecc., per esperienza (in altro ambito), so quanto possa essere vero. Quindi io tengo il metaforico fucile (della critica) pronto, lubrificato e carico, ma aspetto a giudicare il suo operato.

    • narodnik 10 Luglio 2021, 18:55

      La cordialita’,il fatto di non usare frasi al negativo,dare da una parte ragione ma dall’altra difendere il proprio operato,anche nel caso di Smith,il modo di muoversi,sono tecniche di comunicazione efficaci.Sicuramente rispetto al predecessore che faceva le pause per respirare c’e’ un abisso anche dal lato visivo,e propone un futuro migliore senza millantare risultati che non ci sono stati.Il finale sulle donne e’ il top nessuno puo’ ttacare discorsi del genere.La conferenza e’ andata in crescendo si e’ trovato meglio messo in difficolta’ piuttosto che nella introduzione di Cimbrico.

  3. Marte_ 10 Luglio 2021, 18:51

    Guardo le ultime Under 20 e ho molta paura che smantellare il sistema formativo delle accademie ci faccia ritornare indietro.
    Il tutto per scarsa pazienza e ideologia

    • davo 10 Luglio 2021, 19:33

      Ho pensato la stessa cosa, adesso che con U20 (e anche U18) si vedono dei risultati si smantella tutto per ripartire da 0. Ma fare degli “aggiustamenti” non era meglio?
      Che Zebre e Benetton avevano bisogno della loro academy va bene (come d’altronde fanno in Scozia per fare un paragone). Ma smantellare tutto di punto in bianco nemmeno va bene.

      • aries 10 Luglio 2021, 21:50

        Speriamo che abbiano ponderato bene le scelte fatte, se per le accademie legate alle franchigie penso che siamo tutti d’accordo, i dubbi mi vengono sui centri di formazione, non vorrei che delegare tutto ai club crei una situazione di campanilismo dilettantistico di bassa lega, se tutti remano nella stessa direzione ha ragione lui, se va male, succede un gran casino… Non ho visto la conferenza stampa, perciò mi riferisco alle poche righe di sintesi riportate, magari se domani ho tempo me l’ascolto.

    • Matt Bry 10 Luglio 2021, 22:26

      È da un bel po’ che abbiamo in U20 e U18 ottimo risultati, il problema è dopo. Ho avuto la fortuna di conoscere in Italia il sistema professionistico. Qui in Italia un ragazzo ha circa 100 posti per diventare davvero professionista. Tra Benetton, Zebre e permit son circa quelli i posti disponibili per diventare un vero giocatore di rugby. I centri di formazione possono anche andar bene ma dopo aver creato un movimento professionistico all’altezza, che funzioni, competitivo, seguito, che generi ricchezza ed introiti e quindi supporti i centri di formazione e accademie. Se finito centro di formazione lasci i ragazzini nel deserto della serieA e Top allora siamo punto e a capo. Giovani e magari potenziali fenomeni che a 20-22 preferiscono studiare e iscriversi università e prendere giustamente altre strade… Ne ho visti tantissimi! Abbiamo bisogno di un movimento professionistico, poi tutti il resto si aggiunge e si può discutere. Questo è il mio parere.

    • santabona 11 Luglio 2021, 07:52

      Perchè non provi a guardare i risultati delle nostre squadre Nazionali negli ultimi 10/15 anni e non le ultime 4 partite. Magari ti aiuta a capire meglio cosa vuol dire un sistema fallimentare.

      • Matt Bry 11 Luglio 2021, 15:56

        Io ho fatto parte di quelle nazionali U18 circa 17 anni fa… Puoi anche accrescere le competenze tecnico-atletiche di un 17enne ma se finito il percorso federale ti trovi a giocare in serieA o in Eccellenza per quattro lire dopo il primo infortunio grave torni in ditta dal padre o all’università a studiare e lo dico perché ne ho visti davvero davvero tanti di potenziali crack. C’era un ragazzo di nome Simone che ha fatto tre anni di fila a fare metaman in Eccellenza, un’ira di Dio! Fa il chirurgo al Pini…. Ecco cosa intendo con professionismo. All’epoca poi c’era solo Treviso figurati eravamo centinai di migliaia che si contendevano 45 posti da professionista… Così perdi per strada una marea di potenziali fenomeni! In Championship o in pro D2 ci sono giocatori con stipendi più alti delle nostre franchige…. Cosi non si compete si muore nell’era (purtroppo) dello sport professionistico indipendentemente da centri di formazione o no. Infatti fuori dalle giovanili e quando si diventa grandi, si fa il record di sconfitte consecutive….

        • Matt Bry 11 Luglio 2021, 16:07

          Poi se mi chiedi: chiudere centri di formazione è la soluzione. No non serve a una c… Se non si ha un progetto Tecnico ed economico concreto, fattibile e solido per far crescere all’unisono tutto il movimento rugbistico Italia è ovvio che se chiudono i centri per dare lo stipendio e poltrone in più a loro amici allora di che parliamo. Il problema sta nel cosa faranno dopo con quei soldi.

    • Acerline 11 Luglio 2021, 08:07

      Condivido in pieno. Torneremo indietro di 15 anni. Ora anche se si perde siamo in partita. Quando si perdeva con le Juniores di 80 punti non dimentichiamolo.

    • Unforgiven79 12 Luglio 2021, 10:04

      Attenzione! Traccio un parallelo tennistico: nel 2013 Gianluigi Quinzi trionfò a Wimbledon juniores e divenne n.1 mondiale di categoria: sembrava avessimo finalmente trovato il nostro campione per il futuro. Matteo Berrettini arrancava invece nelle retrovie giovanili (limiti tecnici).
      La settimana scorsa, a 25 anni, Quinzi ha annunciato il ritiro a causa della mancanza di risultati minimi. Berrettini, invece,… lo sappiamo. Un caso non fa certo statistica o metodo, ma la causa alla base dell’insuccesso di Quinzi l’ha citata lui stesso: pessima gestione del passaggio da junior a pro, accompagnata dal fallito ultimo miglio tecnico (il diritto macchinoso bastava per vincere uno Slam tra gli under, ma veniva fatto a pezzi dai senior).
      Conclusione: anch’io sono felice che la nostra U20 si faccia rispettare, è un passo irrinunciabile, ma occhio! L’ultimo step necessario è garantire che la loro maturazione in pro di livello sia efficace, ed un’accademia potrebbe essere troppo scollata dai campionati “veri”. Non vorremmo trovarci con degli U20 che regolarmente finiscono il 6N in posizioni 2a/3a, chiedendoci come mai diventino brocchi appena arrivano al cospetto dei giocatori veri.

  4. cammy 10 Luglio 2021, 19:04

    Quindi non ci sarà più la francescato in serie A?
    dal prossimo anno toglieranno giocatori di 18 anni dai club x mandarli nelle 2 franchigie ad essere testati?
    oppure saranno i soliti 10/12 giocatori che la benetton ha come permit?

  5. tony 10 Luglio 2021, 19:39

    Quindi Benetton e Zebre avranno i loro under da vedere dove giocheranno quest’anno, poi il prossimo ci dovrebbe essere il campionato apposito internazionale , mi suona che Marin andrà in rosa Benetton.

    • mamo 11 Luglio 2021, 08:39

      @Tony, Marin è di Mestre che fino a ieri faceva Comune con la Città natale di Garbisi e Padovani….

    • cammy 11 Luglio 2021, 09:30

      Non mi torna il discorso.. levano un accademia che fa un torneo regionale x le spese troppo elevate.. tra un anno ne fanno 2 internazionale.. qua qualcosa nn mi quadra x nulla..

  6. Interza 10 Luglio 2021, 23:12

    Marzio ti aspetto sulla creazione del Campionato che deve tornare ad essere il fulcro del nostro rugby. Bisogna tentare le potenzialità di crescere li. Trovare imprenditori, ritornare alla passione dei club, accogliere e ricercare tanti ragazzi da tutta Italia, costruire campi decenti, fare contratti televisivi, fare crescere tecnici italiani, ecc…
    Se non si segue questa medicina, prederemo il solito purgante e vai con un altro Presidente…

  7. Unforgiven79 12 Luglio 2021, 09:56

    Sarei curiosi di sentire cosa ne pensa Munari: il ritorno alla formazione nei club è sempre stato il suo pallino, in totale collisione con la linea di Gavazzi.

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