Irlandesi sempre in controllo al Lanfranchi
Rainbow Cup: Munster vince nettamente a Parma. Zebre sconfitte 54-11
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URC: la formazione delle Zebre per il match di Parma coi Glasgow Warriors
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L'avanti continuerà la sua lunga carriera con la franchigia emiliana
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Con lui anche Mattia Dolcetto, suo assistente con gli Azzurrini
URC: gli highlights di Connacht-Zebre
I ducali giocano un buon primo tempo, ma nella ripresa subiscono i colpi degli irlandesi
URC: A Galway le Zebre cedono 54-16 contro il Connacht
Secondi 40 minuti da dimenticare per i ducali. Connacht rilancia le proprie ambizioni di playoff
United Rugby Championship: la preview di Connacht-Zebre
Per i ducali torna Geronimo Prisciantelli, 200esimo cap per Bealham. Arbitra il direttore di gara Aimee Barrett-Theron
Un altro mondo
Nella stessa serata travolgiamo la Turchia (calcio) e veniamo travolti dagli irlandesi (rugby): ma come è possibile che lo sport italiano non riesca a trovare un po’ più di equilibrio!
Scusa ma…cosa c’entra?
E allora La Nuova Zelanda del calcio e del rugby, che sono completamente opposte come competitività?
Il rugby in Italia è uno sport poco praticato e che non piace, soprattutto perché e troppo duro e noi come Popolo non abbiamo una spirito guerriero come hanno altre nazioni.Molte mamme sono le prime che non mandano i propri figli piccoli a prendere botte nelle scuole rugby e non hanno tutti i torti.Meglio il tennis o il calcio dove siamo competitivi ma perché il bacino di utenza dei giovani calciatori e grande, la cultura calcistica è nel DNA dei nostri ragazzi, ti fai molto meno male e in più c è la speranza di molti giovani calciatori di sfondare e fare un sacco di soldi. Nel rugby non è così… prendi botte guadagni poco e a fine carriera ti devi cercare un lavoro…comunque secondo me facciamo quello che possiamo con quello che abbiamo…. Scozia Irlanda e Galles le battiamo bene bene nel calcio ma nel rugby ci sovrastano… La Francia è forte in tutti gli sport,ma che bacino di rugbisti ha? In Francia ai ragazzi piace giocare a rugby…secondo me più di così non si riesce a fare con quei pochi atleti competitivi che abbiamo ma siamo distanti anni luce dalle altre nazioni rugbisticamente parlando in primis perché abbiamo pochi atleti a disposizione rispetto ai numeri di altre nazioni…
Se questa franchigia deve dimostrare il livello del rugby italiano stiamo messi male, della squadra di ieri ce ne saranno si e no 4 o 5 che per il momento possono ritenersi competitivi gli altri è meglio che dimostrino qualcosa nel top 10 e poi eventualmente giocano nelle franchigie 2 nomi su tutti trulla e mori abbastanza sopravvalutati
Il problema di ieri sn stati trulla e mori?? Che partita hai visto??? Siamo stati piallati nei primi 8.. la cui metà nei primi 15 avevano caps x la nazionale italiana.. cmq si sta dimostrando il livello attuale del nostro rugby..
Io non sarei cosi troppo cattivo con le Zebre a fine stagione. E parlare sempre delle differenze tra rugby italiano e rugby anglo e francese, lo sappiamo benissimo il divario che c’è, lo ripetiamo continuamente e probabilmente nessuno dei presenti che scrivono (a meno che non hanno 18 anni e forse hanno qualche speranza) vedranno mai il nostro sport raggiungere quello di quei paesi per cultura, tradizione e scolarità piu avanti.
Ma cosa c’entrano le Zebre ? Si fa quel che si puo. Se dall’altra parte c’è una signor mediana di nemmeno 45 anni. Un tizio che a nemmeno 25 ti fa tre mete, due seconde linee di cui uno fa da istruttore all’altro ragazzino, un altra apertura in panchina che a 22 anni di nome Flannery sicuramente con un futuro radioso e potrei proseguire. Munster è una squadra che tutti amiamo, per organizzazione tra prima squadra, a ed accademy. Chiunque gioca ha voglia di spaccare il mondo e ieri c’erano tanti ragazzi che volevano mettersi in mostra. A Limerick e in tutto il Munster si respirano terre di eroi. Mica abbiamo incontrato una squadretta di periferia. Ma una corazzata ! Ah ovvio Forza Zebre !
Vero, siamo a fine stagione, vero, il divario c’è. Ma non ce l’ha detto il dottore di farlo. Io sinceramente penso che dopo tanti anni di “professionismo” più o meno artificiale, prendersi certe imbarcate sia poco accettabile (per quanto a fine stagione). Spiace per le Zebre, per i ragazzi che danno tutto, ma mi pare chiaro che serva una bella sterzata da qualche parte, perchè vivacchiare cosi e dirci che “il rugby non è per noi” o “gli altri sono anni luce avanti” allora non vale la candela. Secondo me.
Col mio modesto intervento proprio questo intendevo dire: siamo in grado di dare una bella sterzata? In fin dei conti l’Italia non è un paese di due gatti e la FIR qualche soldo lo incassa; ed allora o si riesce a cambiare qualcosa provando ad imitare perlomeno un po’ Francia ed Inghilterra o meglio farsi da parte. In Nuova Zelanda non sono ai vertici del calcio mondiale ma nemmeno pretendono di sedersi al tavolo dei migliori; se ne stanno da parte e tutto finisce lì.