Il centro dei Wasps rivela di essere stato contattato da Franco Smith e dallo staff azzurro, ma di volersi giocare le proprie carte in Inghilterra
Odogwu: “Onorato delle attenzioni dell’Italia, ma l’Inghilterra è il posto che fa per me”
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Qualcosa non torna con le dichiarazioni di Masi.Peccato perche’ qua faceva la differenza e se non lo ha fatto esordire neanche a fine torneo difficilmente giochera’ regolarmente con loro.
io credo alla versione Masi. Cmq Odogwu si sentire tranquillo sotto l’ala di Eddie Jones come lo era Pinocchio con Mangiafoco.
per ulteriori indicazioni chiedere da Alex Lozowski
quindi il diretto interessato è un bugiardo !
Ottimo e abbondante.
come molti prima di lui, paolo sarà per l’inghilterra un buon rincalzo nulla più.
quello che sorprende sono le sue chiare dichiarazioni.
ho voluto credere in me…, e quindi ci provo….
questo vuol dire che ha messo nel mirino la maglia con la rosa rossa, altresì ha fatto capire a chiare lettere che non viene in italia perché qui non trova stimoli, e solo perché gioca in un grande club inglese avrebbe avuto il posto assicurato!
di fatto rimaniamo ancorati ad essere i migliori di una ipotetica seconda fascia.
Almeno si è chiarito che Smith l ha contattato, poi ci sta che scelga l Inghilterra
si si matt82.
però rimane l’amaro in bocca che non siamo niente!
Lo so poteva essere un bell acquisto, non sempre ci può andare bene vedi polledri e varney
E’ vero siamo poco e poco possiamo offrire poi in quel periodo guidava le danze il Prof Ascione … ma credete che se la “chiamata” l’avessero fatta le altre 4 (WAL-IRL-SCO o FRA) Odogwu avrebbe cambiato idea? Oltre al blasone è il fortissimo legame con Oghenemaro Miles “Maro” Itoje che pesa
@Parvus
Ha fatto la trafila nelle giovanili Inglesi. Evidentemente si sente (giustamente) parte di quel sistema.
Più chiaro di cosi (e un’altra bella wake-up call come direbbero di là per il nostro movimento, non che abbia detto niente di nuovo, ma un “sono abbastanza forte per potermi giocare le mie carte con una nazionale più forte della vostra” è sempre un bel tarlo che ci ricorda come non siamo cresciuti).
Comunque anche a me allora non tornano del tutto le dichiarazioni di Masi, a meno che lo staff di Smith lo abbia contattato si prima del 6N ma dopo la Autumn Cup.
Quello sicuro, aggiungo : Odowugu andava convocato dopo la sua maxi squalifica di fine 2019, in quel periodo in Inghilterra godeva di scarso credito
…in quel periodo c’era O’Shea che il rugby inglese lo conosce alla perfezione. Che bluff!!!
Per mesi ci siamo martellati gli zebedei senza sapere che siamo stati banalmente cestinati nelle scelte di un giocatore che probabilmente si sopravvaluta e che non vedrà mai la maglia della nazionale inglese(fino a quando ci saranno gente come quelli attuali mi sa che Odogwu girerà con la pettorina Water per parecchio tempo).Fatta chiarezza,anima in pace.Con la constatazione che siamo snobbati persino da gente che al massimo può ambire ad essere una seconda o terza scelta altrove.Mi pare che non serva altro per dire che abbiamo toccato il punto più basso per il nostro movimento.Adesso non resta che cominciare a scavare.
E come ho già detto,Franco Smith poteva essere una buona scelta per noi a patto di dargli staff,tempo e condizioni per lavorare.Ma visto che siamo il paese delle perenni attese messianiche..
Secondo me non è che si sopravvaluti, ma l’Inghilterra è gestita in modo strano da Eddie Jones. Non hanno tre quarti centro di ruolo davvero devastanti, forse Slade a parte, e soprattutto ne hanno pochi. Ma Odogwu non è stato schierato nemmeno quando mancava Slade…quindi di che stiamo parlando? Potrebbe essere che cominci ad essere utilizzato quando in Albione decideranno di svecchiare un po’ la squadra, anche perché ne avrebbero bisogno, però potrebbero passare anni. Non mi pare però che sia il primo pensiero di Jones quando si sveglia al mattino, ahahahah!
Un vero peccato ma avrei voluto vedere se al posto della nazionale italiana ci fosse stata la Scozia o l’Irlanda…non so se avrebbe ancora creduto in se stesso e scelto di giocarsi le sue carte con l’Inghilterra. Il fatto è che di giocare per l’Italia non frega a nessuno, per gli oriundi è un’occasione solo se sanno di non avere alcuna possibilità con la propria nazione di nascita. Quindi possiamo racimolare giocatori buoni, a volte, ma niente più. Purtroppo questa è la amara verità.
Non riesce a vedere i costanti miglioramenti e il roseo futuro coi nostri giovani di cui parlano giocatori e allenatori Italiani….
Sembra che anche Minozzi non riesca a vederli…
Il problema non è che odogwu non viene. È che con le poche decine di club che abbiano in Italia non siano capaci di dotare giocatori di skills adeguate al livello internazionale.
Concludo dicendo che con tutti i bambini nigeriani nati in Italia che abbiamo ce ne saranno 10 tesserati fir. Gli altri o giocano a calcio, a basket, pochissimi atletica. Moltissimi non fanno sport per questioni socio economichee.
Se ti sentisse Ascione, ah no aspetta…
Comunque siamo anche un paese dove chi lo fa (sport, superando le ragioni socioeconomiche) a volte si trova anche un qualche impedimento burocratico per rappresentare il paese dove sono nati e/o cresciuti.
condivido, commento semplice e puntuale. MA i “dobloni” che arriveranno che si usino per facilitare certe situazioni socio economiche e non per “regalare” manti erbosi sintetici come qualcuno ha fatto in un recente passato
…fracasso, seguo sempre con interesse i tuoi commenti, a volte molto pungenti, sempre pertinenti, ma stavolta non concordo su questa visione che collega le condizioni socio-economiche e l’eventuale passione ovale: i nigeriani sono calciofili per natura, non gli interessa il rugby (o il tennis o la pallavolo) al limite il basket che permette ingaggi (anche all’estero) economicamente soddisfacenti… aggiungici a volte la remora religiosa: l’islam (ed i nigeriani in italia sono in prevalenza di religione islamica) e il rugby (con alcune meritevoli, individuali e notevoli eccezioni, vedi SBW) non quagliano più di tanto, anche in francia dove l’integrazione/assimilazione/colonizzazione multietnica è molto più rilevante che in italia, il numero di bambini di fede musulmana ( e di adulti poi) che praticano il rugby è in percentuale molto minore dei senza-fede dichiarata (maggioranza laica francese) o cristiani di pari età… il perchè lo ignoro, alcuni studiosi affermano che l’islam mette in guardia dai contatti che possano in qualche modo menomare l’integrità fisica dell’individuo (a me viene da sorridere pensando ai Cassius Clay/Muhamad Alì etc etc, per non parlare poi, passando ad un livello di riflessione ben più serio, degli estremisti suicidi) però questo mi risulta…
si ma in Italia ci sono tanti fortissimi e ben strutturati ragazzi nati qui di origine ghanese, Guinea (e cmq non tutti i nigeriani sono mussulmani e molto gira sulla accoglienza o la “ghettizzazione” dei giovani e delle loro famiglie.
e così anche le malelingue sono sistemate.
Non ti preoccupare, troveranno altre angolature e ipotesi per continuare a pensare male e a parlare male.
L’allenatore dei Wasps, sollecitando la dirigenza FIR ad interessarsi a Paolo, indirettamente consigliava al giocatore la soluzione Italia: personalmente, fra i consigli di Blackett e quelli di Eddie Jones, darei più importanza ai primi..
io non sono convinto che Blackett indicasse Italia perché convinto di farlo giocare in Azzurro ma ho l’impressione volesse mettere un po’ di peperoncino nel cu…bo di Jones che in questioni astruse si gongola e infatti si è buttato nella faccenda come Paperone nella piscina dei dobloni senza portarselo neanche in tribuna
come non sono convinto che Blackett non abbia avuto un ruolo nella questione Minozzi
È andata esattamente così. L’avevo anche ipotizzato e scritto quando è scoppiato il caso. E adesso qs dichiarazioni ne sono la prova. Triste vedere l’Italia buona solo per fare la comparsa in qs storie. A Paolo auguro ogni bene, ma a 24 anni, da come gli è girato qs 6N, lo vedo con pochissime chance.
Buona fortuna a Paolo, ma il tritacarne inglese non promette nulla di buono.
Re i nigeriani in Italia, i club di pallacanestro tesserano giovani del Mali che arrivano in Italia a quindici anni per giocare (vedi articolo Espresso settimana scorsa) e molti non riescono a sfondare. Un pensierino ce lo farei.