Seguendo i dettami del protocollo di sicurezza aggiornato lo scorso 23 marzo
La categoria Under 14 è ufficialmente di “interesse nazionale” e può riprendere l’attività con effetto immediato
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D’accordo, riconosce cat u14 di interesse nazionale, bella notizia. Ma ci mettiamo a fare tamponi a tutta questa categoria che sono a casa da scuola?… Il problema è sostenere le società economicamente su l’uso dei tamponi..
Tra l’altro con il ripristino della fascia arancione avrebbero comunque iniziato ad allenarsi con il distanziamento..
Come abbiamo scritto qualche giorno fa e come abbiamo ricordato anche nella parte centrale di questo articolo il sostegno c’è: https://www.onrugby.it/2021/03/30/la-fir-offre-alle-societa-che-ripartono-tamponi-a-prezzi-convenzionati/
Pesce d’aprile?😳
E cerchiamo di sbrigarci, anche, che i famosi 8 anni preventivati (un pò ottimisticamente, secondo me) partono da qui e da oggi.
queste sono le notizie da valorizzare…
troppi ragazzi l’anno prossimo saranno in U16 senza aver mai giocato in U14 (e così via…)
come non si può fare il macellaio in smart working non si può fare rugby in DAD…
Grazie redazione per la risposta.
Ma forse non avete capito bene il contenuto del mio post, per i tamponi rapidi fir ha fatto una semplice convenzione con un’azienda privata, tra l’altro la stessa azienda convenzionata per i tamponi pungidito fatti a ottobre, però il costo di acquisto è a carico delle società, dove si sommano ulteriori costi per il personale medico e paramedico che serve per processare i tamponi, quindi fare una convenzione con un’azienda privata a prezzi di mercato non risolve il problema, soprattutto per le piccole società, che invece vanno sostenute, vedrete che poche faranno fare contatto alla cat u14…..mi pare ancora una volta essere un po’ lontani dalla base….