Italia, Franco Smith: “Pronti alla sfida contro la Scozia. In attacco cerchiamo la linea del vantaggio e l’imprevedibilità”

Il ct degli Azzurri analizza le cose alla vigilia dell’ultima sfida del Sei Nazioni 2021

Italia Franco Smith

Italia, Franco Smith: “Pronti alla sfida contro la Scozia” (Ph. Sebastiano Pessina)

All’ultima verifica. L’Italia di Franco Smith è pronta a volare alla volta di Murrayfield per affrontare la Scozia, domani, nell’ultima partita del Sei Nazioni 2021, prima però il ct degli Azzurri è intervenuto in conferenza stampa rispondendo alle domande dei media nostrani e stranieri.

“Stuart Hogg all’apertura? Sicuramente – esordisce Smith – la scelta fatta da Townsend e dal suo staff non arriva da un’improvvisazione. Il giocatore poi lo conosciamo tutti: è pericoloso con la palla in mano e sa usare anche il piede. Inoltre, come capitano, essendo schierato all’apertura avrà maggiormente la possibilità di essere nel cuore del gioco. Questo spostamento di Hogg creerà sicuramente dell’imprevedibilità: non dimentichiamoci però che lo stesso Townsend da giocatore è stato anche un mediano d’apertura, quindi sa che cosa chiedere a un professionista serio e preparato come Hogg”.

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Sulla rimessa laterale scozzese che ha palesato qualche problema durante l’ultima sfida del torneo, vissuta contro l’Irlanda: “Sappiamo che per loro quella è una fonte e una fase di gioco importante. Sicuramente, dopo quello che è successo contro l’Irlanda, avranno lavorato su questo aspetto per evitare che la storia si ripeta: noi, dal canto nostro, dobbiamo arrivare ancor più preparati e attenti alle touche”.

Sull’attacco della sua Italia: “Vogliamo una fase offensiva che sia imprevedibile e che vada a mettere in difficoltà le difese avversarie. Il fatto che Ioane e Varney siano fra i migliori nelle classifiche relative ai metri percorsi con la palla in mano e ai passaggi fatti ci fa capire che abbiamo sviluppato qualcosa, che però va estesa a tutto il campo. Per vincere in queste partite non ci serve che vi siano solo due giocatori ad altissimo rating, ma tutta la squadra: altrimenti non riusciremo a raggiungere l’obiettivo. Dobbiamo trovare un sistema di gioco che vada bene per noi, così come – per esempio – ha fatto il Giappone nel pre Rugby World Cup 2019.
Al momento ci manca un po’ di esperienza nel effettuare le scelte giuste e la capacità di prenderci la linea del vantaggio, in difesa poi dobbiamo migliorare, in particolare negli ultimi venti metri; ma abbiamo identificato le componenti su cui intervenire e su cui lavorare”.

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E’ l’ultima settimana di lavoro: “Siamo carichi. La partita col Galles ci ha lasciato un brutto risultato, ma anche in questa circostanza abbiamo cercato di trovare quello che di buono è stato fatto. Sappiamo che questo non è stato un Sei Nazioni normale, ma i ragazzi hanno sempre lavorato per dare il massimo sotto tutti i punti di vista. Ora pensiamo ad arrivare preparati alla sfida contro la Scozia”.

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