Luke McLean ha dato molto alla Nazionale azzurra, ma forse non ce ne siamo resi conto
Tutta colpa di Luke
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Stai a vedere che adesso un tifoso non può neanche lamentarsi di una nazionale costantemente e irrimediabilmente sterile con l’attacco della 3/4. Tutto (o quasi) quello che di buono è stato fatto dalla nazionale della sua generazione è figlia dei grandissimi interpreti nella mischia, in particolar modo dei 3 davanti, non certo di questo ragazzo qua. In questi giorni vedo che va molto di moda citare vecchi giocatori che adesso per non si sa quale motivo dobbiamo far passare come adatti al 6 nazioni. Ma io mi chiedo, è mai possibile che i signori della FIR e anche la penna che ha scritto questo articolo non si rendono conto che la gente non è stupida? Molti saranno anche cinici, tanti anche incompetenti sicuramente per come si gestisce questa situazione (tra i quali posso essere smistato anche io), ma il punto principale rimane sempre e solo uno: i risultati. Nel mio lavoro posso continuare a dire quello che voglio, ma se mancano i risultati a lungo andare non posso pretendere di avere maggiore credibilità. Cosa non è chiaro di questo concetto? Cosa non è chiaro del fatto che Luke ha dato molto POCO alla nazionale, ma non per sua volontà, semplicemente perché in quel 6 nazioni questo giocatore non doveva trovare spazio se non come riserva fissa in una squadra senza ambizioni. Mi ricordo i suoi errori come fosse ieri, e mi ricordo quanti commenti negativi gli abbiamo rivolto con tutto il bene che volevamo a quella nazionale. Ora, ripeto la domanda alla penna, ma pensi che siamo stupidi? Basta prendere in giro le persone con questi articoli che devono rendere giustizia a qualcuno che si, merita rispetto, ma non certo di essere idolatrato.
Ciò che era prima è meglio. Un vecchio adagio.
Una mischia indistruttibile, una maul carroarmato, mediani da sogno, e trequarti rivalutati a luci spente.
Peccato che i risultati parlino chiaro.
Stando alle varie prosopopee, avremmo dovuto vincere cinque o sei 6N, e forse un Grand Slam.
@Rugby4ever
Se Luke ha dato POCO alla Nazionale…mah. A mio avviso ha sbagliato una partita in Nazionale, quella col SA a Udine. E basta.
Non era un fuoriclasse, ma in un periodo in cui di alternative tra i 3/4 ce n’erano veramente poche, ha fatto il suo. Pero’ si e’ preso dai tifosi molta piu’ merda di giocatori oggettivamente peggiori e/o dal rendimento meno costante. In un modo o nell’altro era sempre colpa sua. Ripeto, non un fuoriclasse, ma un giocatore solido, che e’ molto piu’ di quello che si possa dire della maggior parte dei 3/4 italiani dal 2000 a oggi (eslcusi i soliti pochi noti).
I risultati dipendono dalla squadra, non dal singolo giocatore: tirare merda addosso a uno perche’ la squadra perde vuol dire cercare un capro espiatorio e dare un “esci gratis di prigione” agli altri 14.
Ragazzi posso darvi ragione su tutto da un punto di vista morale, sul concetto di dare il massimo e via dicendo. Ma all’atto pratico Luke non era altro che un giocatore mediocre contro dei giganti, che dava il massimo SI, ma che non era abbastanza. Se ripenso a certe sue “giocate” nel 6N mi vengono i brividi, e le ho tutte stampate in testa perché seguivo con tanta passione quei ragazzi e ho cercato nel limite del possibile di difenderli tutti. Altro che partita sbagliata solo a Udine. Mi ricordo suoi errori personali su palle alte che neanche in serie c nostrana e la totale assenza in fase difesa quando doveva chiudere eventuali buchi nella difesa, un palo in pratica. Giocatore buono per fare panchina fissa in nazionale di scarse ambizioni alla vittoria, nessuno sta dicendo che era un bidone totale, ma il mio messaggio di prima è riferito alla necessità di analizzare le cose come stanno e di non lasciarsi andare al classico “ahh che giocatori che avevamo in passato”, le b*lle, per quanto riguarda la 3/4 inferiori forse anche a questi ragazzi, sopratutto come potenziale di crescita, salvati solo da una mischia imponente.
L’altro highlight (con la meta a Samoa) è la meta alla “sua” Australia a Torino nel 2013 (a far vedere che ogni tanto queste cose riescono anche a noi, ma una volta ogni 2-3 anni).
Non un fenomeno, ma sicuramente – almeno per me – un giocatore come ne abbiamo avuti troppo pochi, duttile, che a rugby sapeva giocare meglio di tanti “cresciuti qui da noi”, e che il suo lo faceva in tutti i ruoli in cui veniva schierato, e che si è portato (come altri prima e dopo di lui) il pesantissimo fardello da “salvatore della patria” che ogni straniero potenzialmente schierabile a 10 si è trovato ad avere dal mondiale 2003 in poi.
Diciamo che questa dialettica da “storia del grande sportivo maledetto” va parecchio di moda negli ultimi anni… Tra FB e blog vari chi sa scrivere con qualche a capo, qualche sospensione e una valanga di luoghi comuni e di affermazioni non giustificate, riesce a tirare fuori delle storielle sui vari personaggi. Queste degli anonimi piloni non si distinguono troppo, sono gradevoli da leggere, ma raccontano storie, qualche episodio ma non la realtà intera, e alla lunga questa retorica lascia la sensazione di “storie scritte tutte uguali”.
Ammetto che mi sento un po’ stronzo a criticare chi lavora (probabilmente gratis) per parlare del proprio sport, che ci mette passione e impegno. La mia opinione sul risultato è quella espressa prima.
Forse bisogna cambiare angolo di osservazione,se si continua a valutare il singolo fuori dal contesto si commette il solito errore di dare giudizi parziali e approssimati.Guardiamo pure in che squadra ha giocato,chi erano i suoi compagni in nazionale e vediamo se le colpe erano solo -o prevalentemente- sue.Era flemmatico,ma il suo lo faceva.Incostante?Nè più nè meno di tutti gli altri.Lomu sembrava un Titano ma lo era solo perchè aveva altri 14 che giocavano come e forse meglio di lui,io non ricordo di aver visto partite in cui vinceva da solo.Ma da noi se vieni dall’estero DEVI essere per forza un Dio sceso dall’Olimpo altrimenti aria e fare spazio?Oltre al nostro provincialismo è probabilmente anche frutto della disperazione a cui siamo arrivati,gli unici che da noi giocano a rugby in modo decente,tranne rari casi,ormai sono solo i naturalizzati ed è anche comprensibile che da loro ci si aspettino miracoli.
Lomu era un caso mediatico,fosse per meriti parleremmo sempre di Cullen quello si che faceva la differenza e pesava la metà.McLean e Canale spesso venivano criticati a prescindere!
Visto a TV decine di volte in partita e in allenamento.
Di quel TV superiore a lui solo B.Williams.
Ottimo giocatore e ottima persona, mai sopra le righe, ne preda di funesti ardori, o funerei umori.
Certo non un campionissimo, pesava sopratutto per lui una certa mancanza di “reckless” , fulminea incoscienza (o ignoranza, se vogliamo), ma per gli standard italiani un trequarti di inaudita solidità, innanzitutto nel bagaglio tecnico completo.
Non mi stancherò mai di ringraziarlo, lui e tutti i suoi compagni, per aver dato il proprio massimo all’Italia del periodo, non la migliore per gioco o risultati, ma che nel letame ha pescato parecchie perle, vedi le vittorie coi cugini transalpini.
PS: se poi ripenso che ci fu un periodo in cui si voleva in campo Odiete e non lui, il paragone tra Gesù e Barabba diventa fin troppo benevolo.
Non che mi preoccupi del benessere del palinsesto dei miti cristiani, ma si può dire “smadonnare”?
Non avevo proprio fatto caso, la routine dei fine settimana comincia a lasciare il segno… Pensa che poi durante la settimana frequento le vigne toscane! Ora et labora…
A me non importa ma, tra luoghi comuni e prosopopee di birre e rugby, c’è proprio scritto e mi chiedevo se fosse eticamente accettabile: “Perché capita a tutti, prima o poi, di smadonnare davanti all’ennesimo pallone perso in avanti”.
Magari eticamente no, ma statisticamente direi di si! ? farò la prova col prete, sono anni che cerca di entrare a benedirmi la casa, lo invito per una partita, vediamo se crolla anche lui! Tra l’altro sembra Bamba il pilone con la faccia di Tyson…
Non era lento, aveva quello che in inglese si dice “time on the ball”, ossia la classe di giocare a testa alta, come aveva Larkham (con altri risultati ok) o Henson, stando in Europa. Linee di corsa come le sue ce la aveva solo lui in Nazionale, si sono avvicendati tanti allenatori ma un posto x Luke c’era sempre. Come mai?
Larkham ok, ma Henson… maggior talento ed un picco di risultati più alto (Grande Slam), ma nel complesso… a fine carriera forse ne è uscito più a testa alta il nostro Luke Fresh’n’Clean. Ha fatto il suo ovunque sia andato, compreso agli Sale Sharks, fino all’ultimo giorno di carriera.
Di Gavin Henson ed il suo approccio al professionismo da calciatore, penso che dal 2005 non si sia più potuto dire lo stesso.
Scusami ma mi sanguinano gli occhi a leggere Larkham e Luke nella stessa frase. Non scherziamo dai. Quello che hai scritto tra parentesi dice tutto e giustifica ben poco. Gli allenatori lo sceglievano per la totale mancanza di alternative, in un periodo nel quale le franchigie non sfornavano assolutamente niente ed il campionato Italiano iniziava a vivere la sua involuzione. Sembriamo uno di quei personaggi innamorati che ricordano solo le cose belle di una relazione. Andate a vedervi certe partite nel 6 nazioni che perdevamo per la totale mancanza in fase difensiva della nostra 3/4 e per errori clamorosi (ivi compreso il signor Luke). Dai su, non facciamo paragoni assolutamente fuori luogo.
A me è sempre piaciuto Luke McLean. Il fatto che sia stato nominato man of the match nella nostra ultima vittoria al Sei Nazioni la dice lunga. Poi è vero che sembra sempre che i giocatori del passato siano migliori per forza…ma nel suo caso direi che è così. Almeno, in questo caso, non ci dobbiamo sorbire le morali di Castrogiovanni, Lo Cicero o Ghiraldini.
Comunque oggi sarebbe titolare fisso ad estremo. Non capisco il livore; mi è sempre apparso come un “safe pare of hands” con quattordici davanti che ne lasciavano passare tanti….