Martin Castrogiovanni: “C’è un ricambio generazionale in azzurro, ci vuole tempo”

Analisi esatta, a mio parere, il lavoro di Smith si dovrebbe cominciare ad intravedere in questo 6N, come la qualità della rosa (quindi avere qualche sensazione di come potrebbe, e sottolineo potrebbe, crescere la squadra e a che obbiettivi ambire, perché poi non è detto che le premesse si confermino nel bene e nel male, ultimo esempio COS con cui pareva, inizialmente, cominciato un lavoro di costruzione dei giocatori fisico e mentale, più che tecnico, che alla fine si è rivelato poco importante), ma il vero salto di qualità, se ci sarà, inizierà, probabilmente, dall’anno prossimo con tanti giovani che avranno esperienza sulle spalle, questo non esclude qualche soddisfazione prima, ma bisogna togliersi dalla testa di fare un salto subito. Una cosa è inserire un giovane, per quanto forte, in un gruppo vincente e rodato, dove può esprimersi al meglio competendo con gente anche migliore di lui, una cosa prendere una U20 campione del mondo e metterla in blocco a competere a livello superiore, ci vogliono almeno un paio d’anni di sberloni perché renda come ci si aspetta.
Ecco, noi non siamo né in una situazione, né nell’altra, abbiamo tanti buoni giovani, senza esperienza, buttati in una squadra superiore che non ha basi solide. Comunque vada sarà un successo ???