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Prima di tutto bisogna fare i complimenti alla difesa di Mogliano (molti placcaggi bassissimi fatti bene e buon lavoro nei punti d’incontro) che ha saputo ben contenere numerosi multifase del Petrarca, anche giocando spesso con un uomo in meno.
Il Petrarca ha avuto quasi sempre la palla in mano ed e’ stato nettamente superiore in mischia, ma in touche ha continuato ad avere i grossi problemi evidenziati dall’inizio della stagione. In touche c’e’ tantissimo da migliorare, a cominciare dal lancio, ma non solo.
Anche nelle sfide al piede alla lunga il Mogliano e’ stato superiore. Come calci dalla base, Panunzi un po’ da rivedere, e si e’ vista la differenza con Tebaldi.
Si e’ visto più gioco aperto delle scorse settimane, con Faiva che si e’ mosso più dello Zini visto finora, ma in generale il gioco e’ rimasto ancorato alla mischia, con tante penetrazioni dritto per dritto (pur non avendo portatori di palla eccezionali) e la palla che si sposta abbastanza poco.
Tebaldi ha “solo” migliorato il tempismo di uscita della palla dai raggruppamenti e la precisione dei calci dalla base, che sono diventati più contestabili, e l’equilibrio in campo e’ cambiato.
Concordo. La settimana scorsa chiedevo Panunzi per capire se provava di più ad andare verso i trequarti, ma il buon Tito, seppur senza strafare, ha cambiato la partita.
Bene la vittoria
Ma allora non è il Petrarca forte, ma il Rovigo non eccelso!
Bisogna dire che il Petrarca fa un gioco a basso rischio, piuttosto ordinato, ha una buona chiusa ed e’ piuttosto disciplinato, pero’ la touche non va bene cosi’.
Scherzi a parte, assolutamente da regolare, ottima la mischia, quest’anno, meno brillanti i tre quarti, è anche vero che è indietro di preparazione di un mesetto, speriamo carburi tutto con il tempo ed allora, davvero, può diventare una squadra protagonista
Con questo gioco, farebbero comodo dei portatori di palla che rompano il placcaggio (come era Sisa a suo tempo…), ma i portatori di palla che ci sono sono comunque determinati, prendono spesso l’avanzamento (pur senza rompere i placcaggi) e la palla esce spesso pulita. Buona anche la lotta sui punti d’incontro per la pulizia, cosa che permette dei multifase molto lunghi, per questo livello. Poi pero’, se gli avversari difendono disciplinatamente, senza concedere falli, bisogna trovare in qualche modo la via della meta.
I tre quarti e’ vero che hanno poche palle, ma sono anche un po’ poco intraprendenti quando le palle arrivano. Forse anche questo dipende dal concetto di giocare a basso rischio.
Ho anche l’impressione (che potrebbe essere sbagliatissima) che in prima linea ci sia poca profondità con i cambi.
Sulla prima linea non ti so dire, vero il gioco a basso rischio abbastanza “monotono” senza portatori straordinari, anche qui da capire se ci sarà un’evoluzione, quindi più varietà di soluzioni che sbilanci la difesa e consenta ai portatori di palla di fare più che prendere il vantaggio, cercare di scardinare una difesa ordinata e bilanciata, ad oggi, è un’impresa quasi impossibile a scanso di errori dei singoli
L’importante e’ mantenere un buon ritmo, per rendere più difficile il riposizionamento.
Grigolon quando era a Viadana i buchi li faceva, ma per ora non si e’ ancora visto. Non so se sia una scelta tecnica o se sia infortunato.