Nigel Owens si ritira dall’attività di arbitro internazionale

Il fischietto gallese continuerà a dirigere match dedicandosi solo all’attività di club

Nigel Owens

Nigel Owens dopo aver arbitrato la finale della Rugby World Cup 2015 (ph. Sebastiano Pessina)

Dopo aver toccato quota 100 caps a livello internazionale come arbitro, nel match di Autumn Nations Cup che ha viste coinvolte Francia e Italia, Nigel Owens ha deciso di ritirarsi dall’attività internazionale con effetto immediato.

A dare la notizia è lo stesso fischietto gallese che ha affermato: “Nessuno ha il diritto di andare avanti per sempre. Arriva un momento – per lui, classe 1971 – in cui proseguire vuol dire smettere e quindi la mia carriera internazionale si fermerà qui e ora: quella tra Francia e Italia è stato il mio ultimo Test Match. Dopo la 100 conduzione arbitrale, direi che questo è il momento giusto per fermarsi”.

L’arbitro Nigel Owens scrive la storia del rugby

Poi prosegue Nigel Owens: “Non sarò in giro in vista del 2023 – anno della Rugby World Cup, che si disputerà sul suolo transalpino – non voglio esserci. Spero di arbitrare ancora nel Pro14 e in Galles a livello domestico, sia per questa sia per la prossima stagione. Continuerò a dirigere dei match nella mia comunità: mi hanno dato tanto, ho ottenuto molto, ed è giusto che faccia qualcosa di importante per restituirlo”.

La carriera di Nigel Owens
Riconosciuto da tutti come il miglior arbitro del mondo, il gallese ha iniziato a livello internazionale nel lontano 2003 in una sfida dell’allora Sei Nazioni B fra Portogallo e Georgia.

Da lì in poi un crescendo, un fischietto per tutte le occasioni dai Test Match, Sei Nazioni e la Coppa del Mondo (in 4 edizioni), quella del 2015 in particolare, nella quale ha anche arbitrato la finalissima fra Nuova Zelanda e Australia.

Nigel Owens: “Richie McCaw? Il più duro da arbitrare”

A colpire del direttore di gara nato a Mynyddcerrig sono state, in tutti questi anni, molte sue espressioni nei confronti dei giocatori, fra cui la più famosa quel “This is not Soccer” diventato un po’ il manifesto del rispetto dei ruoli fra chi gioca e chi arbitra.

Fuori da campo Owens è inoltre famoso per aver sfatato diversi tabù, fra cui quello del coming out, avvenuto fra il 2007 e il 2008, e per aver superato diversi “demoni” nel corso della propria vita diventando un’ispirazione per tanti.

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