Gli ospiti si impongono 14-10, al termine di una partita ricca di errori
Sei Nazioni 2020: la Scozia torna a vincere in Galles dopo 18 anni
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Partita dal brutta al molto brutta. Ha vinto chi ha voluto vincere di più. Padroni di casa a livelli irriconoscibili.
#malascoziacosaporta
Parità a dir poco noiosa
Scozia che approfitta di un Galles quasi irriconoscibile per portarsi a casa il bottino.
Ora prepariamo per l’ennesimo sessantello…
Dedicata a Sean Connery, Alba gu brath!!!
Scotland…YES!!!
Ricapitolando, il Galles sta giocando il peggior rugby dai tempi della warrenball, che almeno però qualcosa vinceva.
Pivac purtroppo ancora non sta riuscendo a trovare il bandolo della matassa in questa squadra e propone il gioco sterile che facevano vedere gli Scarlets nel loro ultimo anno con il tecnico neozelandese. Gioco conservativo e tanti possessi calciati via.
Quello che Pivac in Galles, e nel mio piccolo Delaney negli Scarlets, non sta capendo è che non puoi snaturare il dna rugbistico di una nazione. Il Galles è la patria del running rugby, loro questo devono fare perchè in questo si esaltano e tirano fuori il meglio.
Lo avevo detto sin dalla sua nomina, per quanto sarò grato all infinito a Pivac per le gioie che mi ha dato, ma la sua nomina è stata fatta sull onda lunga dell entusiasmo di quelle due stagioni agli Scarlets. In quella squadra però c erano dei giocatori che al momento stavano vivendo il miglior rugby della loro carriera, James Davies, Aaron Shinghler, Barclay, Beirne, Parkes e altri ancora; era la chimica che si era creata in quella squadra a fare la differenza e non tanto il game plan proposto. Prova ne è che l ultimo anno di Pivac è stato tragico, rapporti incrinati negli spogliatoi, giocatori assolutamente ignorati o messi fuori ruolo. Lui molto più concentrato sul futuro in nazionale che sul presente nel club, insomma ci siamo lasciati con l amaro in bocca.
Per me Pivac è un ottimo selezionatore, un buon allenatore, ma non ai livelli per essere un guru in nazionale. Se vuole avere successo, doveva trovare collaboratori con uno spessore internazionale molto più solido dello staff attuale. Tecnici giovani e molto in gamba, ma che ancora pagano dazio a questi livelli…Oltre che lasciare andare Edwards è stato il suo più grande errore.
Da un altro punto di vista, purtroppo lui arriva in un momento che risulterebbe difficile per tutti, affrontare il ricambio generazionale di una squadra che ha contribuito a fare la storia del rugby gallese. AWJ, Faletau, Halfpenny, Owens, Tipuric, Warburton e tanti altri ancora non li sostituisci facilmente, nè al momento ci sono giovani che sono dei veri crack mondiali, forse Rees-Zammit.
Nel paese anche le franchigie soffrono tanto, più o meno sono tutte in ricostruzione. Gli Ospreys stavano scomparendo ma adesso sembrano puntare su un nuovo progetto, i Dragons ricevono soldi a sbafo dalla WRU ma i risultati non sono granchè, Cardiff alterna momenti buoni ad altri meno; infine gli Scarlets che sono quelli che stanno messi “meglio”, lottano perennemente contro infortuni di ogni genere e soprattutto cercano di costruire una profondità di squadra per poter competere con il resto d Europa. Per fare questo prendono stranieri che inevitabilmente tolgono posti ai giovani dell academy. Però se dobbiamo essere onesti, gli Scarlets sono una squadra che possono puntare se tutto va bene ai play off nelle coppe e la semifinale in Pro14, per fare di più serve una congiuntura come spiegato sopra.
Il contratto di Pivac è di due anni, non penso arriverà un rinnovo ha la fortuna di non essere andato in tour in Nuova Zelanda, ma deve darsi una mossa per salvarsi….
Anche la Scozia come nazionale non vive un momento fantastico, ieri entrambe sarebbero state massacrate dalle altre partecipanti al 6N, esclusa l Italia che però poteva anche non sfigurare. La Scozia ha bisogno di una maggiore solidità mentale e l uomo che potrebbe risolvere il problema lo hanno in casa, coach Cockerill.