Antonio Rizzi è il protagonista di una azione di improvvisa bellezza all’interno di un match altrimenti totalmente negativo per la franchigia italiana
Slow Motion #77: Zebre, un lampo nel buio
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Per quanto mi riguarda, la cosa migliore del week end ovale italiano (si, anche meglio della meta di Garbisi, perchè quello un pezzo di bravura individuale, qui alcuni fondamentali applicati come si deve da più giocatori per una meta di squadra quasi in coast-to-coast).
Dimostrazione evidente di quanto nel rugby moderno l’uso del piede (qui usato due volte) sia indispensabile per scardinare le difese. Bella azione collettiva e anche bella iniziativa di Rizzi.
vero…contro difese tanto asfissianti…solo piedi non di porco potranno salvarci!