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Il mio compianto professore di matematica di liceo aveva giocato a rugby da ragazzo (quindi parliamo degli anni ’70) e ci narrava come all’epoca la scorrettezza di un avversario non rilevata dall’arbitro non costituisse un problema: “Tanto – diceva – sapevamo tutti che, prima della fine della partita, ci sarebbe stata tranquillamente l’occasione di fargliela pagare con gli interessi!”.
Ciao Unforgiven71, purtroppo le prosopopee legate ai “vecchi tempi” si sprecano. Dovunque, in passato, c’erano scorrettezze, pugilato, calcio, hockey, e non significa che ciò sia più bello solo perchè più romantico.
Personalmente, la mia esperienza agonistica negli sport da combattimento mi ha insegnato tanto rispetto, e rispetto per me non vuol dire farla pagare a qualcuno che si è comportato male, ma lavorare afffinchè quel qualcuno possa in futuro non essere mai più ammesso su un ring. Comprendo la vena romantica, ma quando vedo video di Botha e Lavanini che prendono a calci in clou per il semplice gusto di farlo e ne leggo gli elogi mi viene lo sconforto.
McCaw giocava al limite, e spesso anche oltre, ma salvo episodi da ascrivere nei ranghi del tollerabile e fisiologico, come tanti altri, non si è mai comportato male.
Io non metterei nello stesso calderone chi magari ti tirava un pugno (mettendoci la faccia e non nascondendosi) quando commettevi una scorrettezza non rilevata dall’arbitro e chi ti tira un calcio in testa quando sei a terra e non puoi vedere chi lo ha fatto, e poi magari si nasconde.
McCaw non un bel esempio solo nell’ ambito regolamentare…ha insegnato a tutti come eludere la linea del fuorigioco, tra un arbitro con gli occhi fissi sulla ruck ed assistenti che hanno timore di intromettersi…linea vitale per questo sport che segna il passaggio tra un match incredibilmente bello ad uno di una brutta brutalità…
Credo tuttavia che gli AB in generale non siano per niente facili da arbitrare, talmente preparati da esplorare non solo tutti i limiti degli avversari quanto anche quelli dei regolamenti