Il terza linea azzurro è fiducioso che il lavoro fatto a livello fisico permetterà agli azzurri di crescere, evitando situazioni come quelle di Dublino
Italia, Abraham Steyn: “Contro l’Irlanda errori carissimi. Ora pensiamo all’Inghilterra”
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”
Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale
Autumn Nations Series: Italia-Argentina verso il Ferraris di Genova
La prima partita dei test autunnali degli Azzurri dovrebbe giocarsi nel capoluogo ligure
Tommaso Menoncello: “Sonny Bill Williams è sempre stato il mio idolo. Andrea Masi mi ha insegnato molto”
Il trequarti del Benetton è il più giovane giocatore a vincere il premio di "Best Player of Six Nations"
Tommaso Menoncello nominato “Miglior Giocatore” del Sei Nazioni 2024
Riconoscimento incredibile per l'Azzurro che diventa il secondo italiano a prendersi questo prestigioso premio
Sei Nazioni: la meta di Lorenzo Pani contro il Galles eletta come la “Migliore del Torneo”
Un'azione a tutta velocità conclusa dallo scatto e dallo slalom del trequarti azzurro
Italia, Juan Ignacio Brex: “Abbiamo fatto la storia ma non ci vogliamo fermare”
In una intervista a RugbyPass il centro torna sulla voglia di vincere degli Azzurri in vista del futuro
questa idea di puntare tutti i discorsi sulla fisicità non credo ci porti lontano contro una schiacciasassi come l’Inghilterra…spero che oltre alle dichiarazioni ufficiali fatte contro un maestro di pretattica qual è cinemaJones ci sia poi una strategia basata maggiormente sul gioco tattico ed un uso sapiente del piede che coinvolga molto di più i 3/4…per fare ciò ovviamente la mediana dovrà performare almeno al 90%
Parole di circostanza, infatti reputo Steyn una persona estremamente intelligente che sa benissimo che i “lunghi tratti” in cui si è difeso benissimo sono quelli nei quali l’Irlanda aveva scelto di non spingere.
Ripeto che finora le uniche frasi realistiche sono quelle di Garbisi: ho giocato male io ed ha giocato male la squadra, punto.
E mi auguro che questa schiettezza non gli venga mai a mancare.
Statistiche ed analisi vanno bene ma poi in campo devi tradurre tutto in punti, se guardo le statistiche di Benetton-Scarlets mi chiedo come diamine abbiamo fatto non tanto a perdere ma a nn fare punti oltre il piazzato.
La risposta che in campo ci sono anche gli avversari vale fino ad un certo punto.
Per quanto riguarda la partita con la Perfida io personalmente visti i chiari di luna mi accontento di vedere Primo un’atteggiamento diverso e Secondo placcaggi tosti e fatti bene e non tirate di maglie alla “te prego fermate”.
Non so cosa possano risolvere in una settimana, specialmente sapendo con chi si va a giocare. Alla prima mischia io comincerei a tossire, magari mantengono il distanziamento sociale, covidfox 2.0… Idiozie a parte, io spero che escano tutti interi, visto il lungo(?) autunno alle porte e ľinfermeria già piena all’inverosimile!
“E quando ci ripenso provo il terrore di quel pomeriggio di ottobre quando la Perfida, per la prima volta, ci scaraventò addosso le sue 15 bombarde”
Il Mario da sempre buoni spunti, pace all’anima sua.
Allora…I punti d’incontro da quando Smith è il capo allenatore sono la cosa più deficitaria…
Una cosa talmente evidente a partire da febbraio che non ci sono bisogno di grosse video analisi…Tutte le squadre contro di noi mettono pressione sul PI e andiamo nel panico. Sembra che il breakdown noi non lo alleniamo mai…
Sulla parte preparazione fisica Atkinson è andato via dalla nazionale con il suo staff per andare ai Wasps a febbraio e in qualche mese li ha ribaltati, portandoli alla finale di Premier dopo anni di campionati mediocri…Leggere gli articoli anche su questo sito per confermare la bontà del suo lavoro, confermata da più parti oltre che dai meri risultati…
Ha fatto bene ovunque sia andato, com’è che con la nostra nazionale sotto questo aspetto non abbiamo fatto mezzo passo avanti?
Franco giustamente si è portato una persona di fiducia per la preparazione, ma non mi ricordo performance mirabolanti a livello fisico da parte dei Cheetas…Anzi…
Boh, siamo talmente lontani dalle nazionali di riferimento che la vedo sempre più grigia…
I punti d’incontro sono la cosa più deficitaria a partire dal terzo anno di Brunel, purtroppo. 🙁
Probabilmente c’è qualcosa ai vertici federali, vedremo…
Io sabato scorso non ho retto fino alla fine e mi sa che anche il prossimo non arriverò all’intervallo.
@mic.vit giustamente cita l’uso sapiente del gioco al piede. Peccato che anche in quello siamo carenti.
Qui si tratta di fare un salto di livello su tutti gli aspetti, i ns up& under sono in gran parte sbagliati, in genere troppo lunghi, impedendo una pressione sul ricevitore, i grubber dell’Irlanda ce li sognamo e, più in generale, l’intelligenza dei ns calci è palesemente inferiore a quella delle tier 1.
Per il resto basterà cambiare due/tre cosette e saremo a posto: i nostri mm, prendere qualcuno che rompa i placcaggi e faccia dei deep break (seguito da adeguato sostegno), richiamare Mouniemnè, clonare Favero, arruolare Retallik e mettergli la maschera di “anonimous” spacciandolo per un italiano… scusate le facezie, ma dopo vent’anni di aspirazioni fruistrate ne ho piene le scatole.
se non riusciamo a dare velocità possiamo cercare almeno di rallentare il gioco con dei calci dalla base…non dimenticherò più la semifinale tra SA e Galles, dove i boks tanto fisici hanno calciato all’infinito…loro avevano il diavoletto biondo e 3/4 che salivano a mille, noi dobbiamo essere ottimi epigoni…perchè un’altra partita ostaggio dei grillotalpa albions, andando a sbattere tanto per… finisce che stacco anch’io!!!